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"Che ci faccio qui": da lunedì 6 maggio, al via su Rai3 il nuovo programma di Domenico Iannacone

Pubblicato il 6 maggio 2019 da Stefano Colagiovanni


"Che ci faccio qui": da lunedì 6 maggio, al via su Rai3 il nuovo programma di Domenico Iannacone

Lunedì 6 maggio 2019 su Rai3 al via Che ci faccio qui.
Dopo il successo della settima stagione de I Dieci Comandamenti (RAI 3), Domenico Iannacone inizia una nuova avventura televisiva e, attraverso emozionanti film-verità condensati in 20 minuti, ci accompagna a scoprire autentici spaccati d’esistenza, storie di vita, di riscatto e d’ispirazione, scelte che testimoniano grandi atti di coraggio e visioni rivoluzionarie.

Con 25 appuntamenti, tra reportage e interviste realizzate per la prima volta in studio, la nuova trasmissione di Rai3 prodotta da Hangar TV di Gregorio Paolini, andrà in onda alle 20.20 da lunedì al venerdì per cinque settimane.

«In questo nostro percorso racconteremo storie molto variegate», precisa Iannacone. «A volte ci sono storie più importanti, a volte le storie possono essere legate a personaggi o a luoghi stessi. Racconterò la storia di chi vive e si estranea dalla realtà, incontrerò personaggi notissimi, storie che vengono da una dimensione umana molto umile. La cosa straordinaria è che ogni storia è un pezzo unico, è come un’opera d’arte». Prosegue il giornalista: «Il tesoro umano è disseminato ovunque. Raccontare le storie degli altri ha un valore alto perché trasmette emozioni. E più vengono abbassati i tabù, più il racconto è reale, non contaminato».

L’apertura lunedì 6 maggio è affidata a Jago, “scultore ribelle”: da bambino sognava di diventare come Michelangelo, la sua opera più importante, che ritrae Papa Benedetto XVI senza occhi, è diventata un caso nell’arte.
Martedì 7 entriamo nel mondo di Gregorio, un uomo fuori posto, non allineato, che ha trovato il suo modo di essere libero assieme al suo cane e alle sue pecore sul margine silenzioso della Capitale.
Mercoledì 8, uno dei più grandi scrittori viventi, Andrea Camilleri, si racconta in modo intimo e intenso: come si possa vedere oltre, oltre gli errori dell’uomo, oltre quelli della storia è l’insegnamento di un uomo che ha saputo immaginare il futuro.
Giovedì 9, il viaggio prosegue a bordo del mezzo a tre ruote di Antonio La Cava, maestro “di strada” in pensione che ogni settimana percorre centinaia di chilometri per portare gratuitamente libri a ragazzi e anziani quasi analfabeti che vivono nei paesi meno accessibili della Basilicata (il reportage sarà presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino la mattina dello stesso giorno, giovedì 9 maggio).
Venerdì 10 maggio la puntata sarà dedicata a una delle emergenze umanitarie più drammatiche dei nostri tempi, quella dei morti senza nome in mare. Sarà in studio Cristina Cattaneo, medico legale che, analizzando le poche tracce rimaste dei corpi, ha deciso di riconsegnare l’identità alle vittime per dare una risposta a centinaia di famiglie superstiti.

«Ognuna delle storie avrà il proprio ritmo, ognuna avrà il proprio respiro», assicura Domenico Iannacone. «E guardando questo programma forse scopriremo pezzi di noi stessi e avremo la possibilità di chiederci “che ci faccio qui»: una domanda che ci accompagna da sempre, guida le nostre scelte, e qualche volta ci porta su strade che mai avremmo pensato di percorrere.


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