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FESTIVAL OPERA PRIMA: Rovigo, 8/11 giugno 2006

Pubblicato il 29 maggio 2006 da Giulio Frafuso


FESTIVAL OPERA PRIMA: Rovigo, 8/11 giugno 2006

FESTIVAL OPERA PRIMA
Il TEATRO dello SPETTATORE
Rovigo, 8/11 giugno 2006
edizione X

Regione Veneto
Assessorato alla Cultura - Provincia di Rovigo
Ente Rovigo Festival
Teatro del Lemming

Il FESTIVAL OPERA PRIMA si è da sempre proposto come punto di riferimento essenziale per i gruppi della nuova generazione teatrale italiana. Il Festival ha svolto infatti, come testimonia l’assegnazione nel 1996 del Premio Giuseppe Bartolucci, un ruolo, per così dire, “storico”: favorendo l’emersione di una intera generazione teatrale negli anni novanta (Motus, Masque Teatro, Ascanio Celestini, Roberto Latini, Fanny e Alexander, ecc.) per la prima volta segnalatisi proprio al nostro Festival.

L’intento di OPERA PRIMA è sempre stato quello di evidenziare con forza la grave anomalìa esistente all’interno del panorama teatrale italiano, teso a penalizzare le giovani formazioni, tanto più quanto queste sono impegnate con merito nella sperimentazione di nuovi linguaggi. Questa “anomalìa”, in cui versa il sistema teatrale italiano, nell’attuale condizione politica rischia di diventare una costante cronica. Opera Prima torna così quest’anno, nonostante l’assenza di un sostegno da parte dell’Amministrazione cittadina - che con il taglio alla manifestazione aveva condotto il Festival a quattro anni di forzato silenzio - torna per dare un segnale in Italia di una vitalità che, imprevista, emerge dalla stagnazione dilagante.

Quattro anni di silenzio consentono al Festival di presentare oggi una edizione che fa il punto sulla condizione del giovane teatro italiano che conosce, nella cronica invisibilità, un nuovo fermento creativo. All’annuncio inviato da OPERA PRIMA a dicembre hanno risposto ben 150 gruppi italiani. La scelta, vista la ristrettezza economica, ha costretto il Festival a presentare un programma esiguo ma esaltante sul piano della qualità delle proposte.

IL TEATRO DELLO SPETTATORE

Opera Prima si afferma anche quest’anno come un Festival che ospita un teatro che sperimenta nuovi linguaggi e nuove forme di comunicazione, un teatro che ribalta le abitudini e le false sicurezze dello spettatore. Tema portante di questa edizione è appunto il TEATRO DELLO SPETTATORE, che deve intendersi come paradigma di un’Opera Prima, e cioè tutto quel teatro che continua ad interrogarsi sullo statuto teatrale rilevando oggi la sua necessità nel riformulare un nuovo patto e una nuova relazione con lo spettatore.

Se essere spettatori è divenuta metafora perfetta della nostra comune condizione di cittadini, qui si vuole pensare allo spettatore teatrale nella sua concreta apertura ad una diversa e attiva forma di partecipazione, poiché il teatro può proporsi, innanzitutto, nella sua natura di esperienza condivisa: in direzione di uno sguardo e di una presenza non più voyeuristica ma partecipata.

Gli spettacoli proposti sono molto diversi fra loro eppure tutti a loro modo coinvolgenti... E lo sono sia per i contesti inusuali nei quali vengono proposti (non solo i teatri ma la piazza, due appartamenti, una classe di una scuola, eccetera), ma soprattutto per la qualità diversa della partecipazione che di volta in volta viene richiesta allo spettatore.

Il teatro torna a proporsi così come un gioco, a volte anche perturbante, in cui lo spettatore torna ad essere finalmente protagonista.

GLI SPETTACOLI

Si comincia giovedì 8 giugno con il gruppo di Bergamo La voce delle cose con Macchina per il teatro incosciente (Piazza Vittorio Emanuele, dalle 11 alle 13 e dalle 18.30 alle 20.30). Si tratta di un piccolo quanto curioso evento spettacolare. La MTI è una pratica valigia che produce un evento per due persone: lo spettatore e il manovratore. Solo lo spettatore sa quale storia viene rappresentata. Lo spettatore/manovratore scopre solo alla fine che vicenda ha portato in scena. Oppure non lo scopre e semplicemente passa al ruolo di Spettatore.

Città di Ebla di Forlì porta in scena WUNDERKAMMER - azione scenica al servizio di un vedere (Spazio Lemming, ore 20.00 - 20.45 - 21.30 - 22.15). E’ ancora possibile vedere? Cosa significa fare parte di una comunità come quella occidentale che moltiplica e svuota progressivamente di significato l’immagine rendendola un cadavere? Ciò che accade all’interno della Wunderkammer è un approccio al vedere in due differenti e antitetiche condizioni. L’azione è “al servizio” di chi guarda ed è per questo che il numero di persone ammesse non può superare le 20 unità. Il vedere è, prima ancora che indubbio fatto politico, una sensazione invasiva che va al di là del titillamento del nervo ottico: si fa corpo.

Venerdì 9 giugno sono proposti tre spettacoli. Il gruppo ospite Teatro del Lemming presenta la sua nuova produzione: NEKYIA Inferno Purgatorio Paradiso (Spazio Lemming, ore 21.30 - in replica anche sabato 10). Dopo una lunga serie di studi preparatori questa lavoro conclude la ricerca del gruppo, durata quattro anni, sulla Divina Commedia. Il lavoro drammaturgico è diretto alla sintesi, nel tentativo di restituire la complessità di un percorso che abbraccia una riflessione sulla condizione psicologica, politica e morale dell’uomo e del mondo in cui vive. Si tratta per il gruppo, dopo la Tetralogia dello spettatore, di un nuovo passo alla ricerca di una ridefinizione della relazione con lo spettatore teatrale.

Trickster Teatro (Novazzano, Svizzera) presenta LA VITA: avvertenze e modalità d’uso (in due appartamenti della città, ore 17.00 e ore 21.00). Con questo lavoro il teatro recide il legame con l’edificio teatrale per essere accolto nelle case private. E’ uno spettacolo infatti che nasce esplicitamente per essere rappresentato per un piccolo gruppo di spettatori raccolti in una abitazione: le case diventano spazi pubblici che nutrono la dimensione dell’accoglienza e dell’incontro. L’attore, l’ospite per una sera, si sposta nelle case per parlare di spazi urbani condivisi: la dinamica teatro-casa, si riverbera in quella pubblico-privato, aperto-chiuso, appartenenza-esclusione.

Federica Festa (Roma) è in scena con TESTA O CROCE? L’ora dei perché di una terza B (una classe dell’Istituto Magistrale, ore 18.30 e ore 21.00). Il pubblico sarà seduto tra i banchi per rivivere un come eravamo e un come siamo durante una divertente lezione di pseudo italiano del prof Rosa Spinelli. Il suono della campanella. La paura delle interrogazioni mentre il dito della prof scorre lento sul registro. Le spiegazioni dell’ultima ora e i disegni sul diario. I banchi verdi, la cartina sbilenca dell’Italia, e una lavagna per stare in piedi. E un crocefisso. Anzi no, oggi qualcuno l’ha tolto. In terza B. L’ottanta per cento degli italiani vuole il crocefisso nelle aule scolastiche. Tu dove sei? Vieni a dirlo in terza B.

Sabato 10 giugno MM macchinamodulare (Perugia) presenta La società dello spettacolo (San Michele, ore 18.00 e ore 21.30) ispirato all’omonimo saggio di Guy Debord. Cominciamo dallo schermo che il pubblico attraversa per entrare. Grande. Semicircolare. Con una ferita centrale che ricorda i “tagli” di Fontana. Il pubblico una volta al di là trova un parallelepipedo tutto nero con delle righe verticali tutte bianche al cui interno si ricavano sei stanze. A gruppi di dieci gli spettatori occupano cinque delle sei stanze. Buio. Una voce. Un’altra voce: gli spettatori sono pregati di indossare delle cuffie. La società dello spettacolo comincia. Gli spettatori non avrebbero la possibilità di seguire tutto ciò che accade nelle altre stanze se non ci fossero dagli schermi dove viene trasmesso in tempo reale il resto della storia. Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso.

ALDES/ROBERTO CASTELLO presenta (Piazza Garibaldi, ore 19.30) STANZE. E’ una panoramica di piccole opere nate tra il 2003 e il 2005, lavori che partono da un’idea di coreografia come arte plastica, che quindi utilizzano i corpi per dare forma a idee senza mai costituire narrazioni e senza mai porsi come fine l’intrattenimento. Sono sculture mobili, spesso divertenti e assurde, che strapazzano la percezione del tempo e si propongono come se ognuna di esse dovesse durare all’infinito. E’ il pubblico a scegliere, durante la performance, il punto di vista da cui fruire l’opera.

IL LABORATORIO

Per la prima volta quest’anno il Festival ospita un laboratorio teatrale proposto dalla Scuola Ambulante di Teatro diretta da Simone Capula. Consiste in un percorso pedagogico, assolutamente originale, che coinvolge oltre al regista, 6 allievi attori di età compresa tra i 22 e i 27 anni, provenienti da diverse città d’Italia. In ogni tappa, oltre a svolgere la sua attività interna di formazione teatrale, i partecipanti lavorano ad uno spettacolo tratto da Zio Vania di Anton Cechov, ambientato nella Bosnia-Herzegovina.

La “Scuola ambulante di teatro” è un progetto completamente autofinanziato ed indipendente.

Il laboratorio si svolgerà dall’8 all’11 giugno in orari pomeridiani ed è aperto ad max di 20 iscritti.

IL CONVEGNO E LA FESTA

L’ultimo giorno - domenica 11 giugno - gli spettacoli lasceranno il posto ad un Convegno dal titolo: IL TEATRO DELLO SPETTATORE. Il Convegno (dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00) è pensato come approfondimento e confronto teorico a cui saranno presenti alcuni storici e critici di teatro e i gruppi presenti al Festival.

A conclusione - sempre domenica 11 giugno dalle ore 21.00 - una FESTA teatrale fra i gruppi e gli artisti presenti e gli spettatori del Festival.

Teatro del Lemming

Torre Pighin - Via Pighin 22
45100 Rovigo
tel. 0425.422465
fax 0425.421422

infolemming@teatrodellemming.com
www.teatrodellemming.com

P R O G R A M M A

Giovedì 8 giugno 2006

LA VOCE DELLE COSE (Bergamo)
“Macchina per il Teatro Incosciente”
dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 18.30 alle 20.30 in Piazza Vittorio Emanuele II

CITTA’ DI EBLA (Forlì)
“Wunderkammer” *
Spazio Lemming, ore 20.00, 20.45, 21.30, 22.15 (per 20 spettatori a replica)

Venerdì 9 giugno 2006

TRICKSTER TEATRO (Chiasso)
“La Vita: Avvertenze e modalità d’uso” *
due appartamenti, ore 17.00 e ore 21.00 (per 15 spettatori a replica)

FEDERICA FESTA (Roma)
“Testa o Croce? L’ora dei perché di una terza B” *
una classe dell’Istituto Magistrale, ore 18.30 e ore 21.00 (per 25 spettatori a replica)

TEATRO DEL LEMMING (Rovigo)
“NEKYIA: Inferno Purgatorio Paradiso” *
Spazio Lemming, ore 21.00 (per 17 spettatori)

Sabato 10 giugno 2006

MM macchinamodulare (Perugia)
“La Società dello Spettacolo” *
San Michele, ore 18.00 e ore 21.30 (per 50 spettatori a replica)

ALDES ROBERTO CASTELLO (Lucca)
“STANZE”
Piazza Vittorio Emanuele, ore 19.30

TEATRO DEL LEMMING (Rovigo)
“NEKYIA: Inferno Purgatorio Paradiso” *
Spazio Lemming, ore 21.30 (per 17 spettatori)

Domenica 11 giugno 2006

Museo dei Grandi Fiumi, Sala Fulmina, dalle ore 10,00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Convegno: Il Teatro dello Spettatore

Museo dei Grandi Fiumi, Chiostro degli Olivetani, dalle 20.00 alle 24.00
FESTA con gli artisti e gli spettatori

dall’8 all’11 giugno 2006

LABORATORO TEATRALE della Scuola Ambulante di Teatro diretta da Simone Capula

Prenotazioni e informazioni
Teatro del Lemming: 0425.422465

* spettacoli a prenotazione obbligatoria


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