Festival del Film di Roma 2014 - Ghadi
L’arte e la diversità costituiscono la finestra per l’integrazione, per cercare di guardare il mondo in nuovo modo e universale.
Ma è proprio la diversità, al giorno d’oggi, a costituire lo stigma più grande, ovvero quello stretto rapporto tra attributo e stereotipo, con cui per molto tempo ci siamo abituati a percepire la realtà.
Per raccontare questo, il libanese Amin Dora (proveniente dalla pubblicità e dalla grafica) sceglie un quartiere del suo paese per offrirci un fatto di cronaca ordinaria: l’integrazione della diversità in una comunità fortemente credente e cattolica.
Ghadi è figlio di Leba, insegnante di musica, e di Yara.
Ghadi ha la sindrome di down.
Come il padre è costretto a subire la discriminazione e la volontà di un quartiere arretrato, che vive di stereotipi e dicerie.
L’intero quartiere, disturbato dai suoi canti, è convinto che Ghadi sia un demone, il male giunto a sconvolgere la stabilità della comunità.
Per evitare che il figlio venga internato in un istituto, il padre Leba escogita una soluzione che abbatterà i segreti e le superstizioni degli abitanti del quartiere.
Fiaba sulla diversità, parabola sull’amore tra padre e figlio, Ghadi risulta una pellicola semplice, solare e divertente, capace di offrire una riflessione sia allo spettatore locale che a quello globale.
Non si sofferma sulla facile retorica del dramma famigliare, ma si inserisce sinteticamente nel paradosso della realtà libanese: le antiche credenze sono quelle che dominano la comunità, una comunità che è invece profondamente corrotta e superstiziosa.
Giocando con toni ironici e surreali, il regista dosa bene le sfumature della vicenda. Le musiche di Nadim Mishlawi poi contribuiscono a completare l’opera.
Dimostrazione che il cinema libanese continua ad offrire pellicole fresce e di qualità.
(Ghadi); regia: Amin Dora; sceneggiatura: Georges Khabbaz; fotografia: Karim Ghorayeb; montaggio: Rana Sabbagha; musica: Nadim Mishlawi; interpreti: Georges Khabbaz, Lara Rain, Emmanuel Khairallah, Camille Salameh, Rodrigue Sleiman, Samir Youssef, Caroline Labaki, Giselle Boueiz; produzione: The Talkies; distribuzione: Fortissimo Films; origine: Libano, Qatar 2014; durata: 100’