I quarti di finale come omaggio al cinema di genere
Se prima abbiamo letto le precedenti fasi del torneo RUSSIA 2018 come una sorta di immaginario festival del cinema colto e a tratti un po’ snob, adesso che la manifestazione entra nel vivo proviamo a giocarci una chiave pop per raccontare le partite del prossimo fine settimana.
FRANCIA – URUGUAY è una sfida da leggere prima di tutto come un omaggio a Sergio Martino, il grande artigiano del nostro cinema che ha anche diretto il cult anni ottanta dedicato al gioco del calcio: L’Allenatore nel Pallone. Martino infatti all’inizio degli anni settanta ha rinnovato il modello delle pellicole sexy noir proponendo come protagonisti del genere l’uruguagio George Hilton e la francese Edwige Fenech. Lo strano vizio della signora Wardh e Tutti i colori del buio (insieme a Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? di Giuliano Carmineo) sono le pellicole che vedono Hilton e la Fenech protagonisti ed attraverso questa trilogia vogliamo leggere ed omaggiare questo quarto di finale.
BRASILE- BELGIO lo abbiamo visto già una ventina di anni fa nel film La Prova, quando il belga Van Damme in una sorta di campionato mondiale in cui si confrontano le diverse tradizioni marziali si contende il titolo con il brasiliano campione di Capoeira. Continuando l’omaggio al cinema italiano mi piace vederlo come una sfida tra Adolfo Celi e Tiberio Murgia. Il grande attore messinese fu per anni un animatore del cinema e del teatro brasiliano mentre Tiberio Murgia, prima di diventare caratterista per un’intuizione felice di Mario Monicelli che lo scelse per I soliti ignoti, fu anche operaio nelle miniere del Belgio. Quindi sarà una sfida monicelliana tra il brasiliano Sassaroli e il belga Ferribotte.
CROAZIA – RUSSIA sarà invece una sfida tra due dei maggiori incassi della storia del cinema slavo in senso lato. Il confronto tra due pellicole best-seller che hanno raccontato e reso ancora più epiche due battaglie della Seconda Guerra Mondiale. Il classico La Battaglia di Neretva diretta dal croato Veljko Bulajic contro il più recente Stalingrad diretto in 3D dal russo Fedor Bondarchuk. Se invece di Marte volessimo leggere la sfida dal punto di vista di Venere la sfida vedrebbe contrapposta la croata Rita Rusic alla russa Xenia Rappoport. Meglio così?
INGHILTERRA – SVEZIA per concludere ci allontana leggermente dal cinema di genere per proporci una sfida dal sapore in bianco e nero tanto felliniana quanto rosselliniana. Felliniana perché vede sfidarsi “la Anitona” Anita Ekberg contro “Toby Dammit” Terence Stamp, che furono entrambi interpreti fondamentali per due opere centrali nell’opera del maestro riminese. Ma il confronto è ancora più forte nell’intreccio rosselliniano di Viaggio in Italia, quando i due protagonisti furono l’inglese George Sanders e la svedese Ingrid Bergman. Già proprio la Bergman deve tutta la sua fama internazionale tra l’altro ad alcune tra le più importanti pellicole dell’inglese Alfred Hitchcock. A questo punto per mantenere il gioco in bianco e nero se la Svezia dovesse passare il turno scomoderemo la Garbo. Specie se dovesse giocarsi la semifinale contro la Russia si preannuncia una citazione degna davvero di una semifinale mondiale.