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Il cortometraggio ISIS VS ZOMBIES

Pubblicato il 8 settembre 2020 da Carlo Dutto


Il cortometraggio ISIS VS ZOMBIES

Vi segnaliamo con piacere un cortometraggio horror, ecco il trailer: https://youtu.be/-Rseibv2iIQ

Isis vs Zombies

Regia: Fabio Giovinazzo; soggetto e sceneggiatura: Fabio Giovinazzo; interpreti: Khalil Zahrauoi, Elhadi Hassan, Aradia Fenrir, Fabio Taddi, Ornella Schneider; fotografia (hd, b/n, 16:9): Fabio Giovinazzo; montaggio: Ruben Esposito, Alberto Lupia; musica: Massimo Sannelli, Perseo Miranda; assistente alla regia: Nicoletta Tanghèri; audio: Stefano Agnini; effetti speciali: Fabio Taddi; illustrazioni: Niccolò Pizzorno; produzione: Nerofumo Prods & Actions; durata: 36’; anno: 2020

Immaginando una contaminazione tra quello stato di guerra assetato di sangue che vive dentro la realtà e quell’apocalisse affamata di carne umana che scuote la fantasia, Isis vs Zombies è un film che spinge alla visione di un’esperienza orrorifica con percussioni quotidiane.

Note del regista Fabio Giovinazzo

L’opera cinematografica può essere letta ed interpretata come un vivo esperimento immaginifico se una realtà di un certo tipo non viene presa troppo in considerazione. Come una fiaba o un sogno. Il film rispecchia la mia natura intima e rappresenta una dimensione in cui la gente, se lo desidera, può entrare. Attraverso quest’opera pongo in analisi lo stato di terrore sociale, la semplicità che può nascondersi dietro un abominio, quei valori pur apprezzabili (l’importanza dell’istruzione scolastica, ad esempio) che finiscono inevitabilmente per perdersi dietro logiche già programmate, e poi il gusto per un cinema che fa a botte e va di corsa (c’è Schwarzenegger!... nei pensieri degli assalitori...) quindi la cura del proprio corpo in chiave approfondita prima di macchiarsi la pelle di sangue: contraddizioni, strade da seguire. E poi lo sberleffo, la presa in giro abusando della carne infetta (e si gioca davanti alla Casa del Signore che nega e dà in consegna la pandemia) quindi la battaglia dove si mangia, si fa a brandelli e si cede all’assuefazione con il ballo. Lo spunto narrativo mette in luce componenti diversificati che fanno gioco di squadra. Mi spiego meglio: l’elemento che si perde nella fiction può trovare respiro in un episodio raccontato attraverso uno stile fumettistico, e giungere ad una fusione interessante con il linguaggio della video arte. L’imperfezione controllata fa il resto, accompagnata da una musica che profuma di senso elettronico e apre all’heavy metal. In definitiva, una libertà di espressione a dosi equilibrate, senza conflitti e lotte verso una prevaricazione. Avere fiducia in se stessi cercando di non oltrepassare una specie di frontiera morale. Così facendo le fantasie arrivano e si agganciano l’una all’altra. La storia nasce, prende forma e si sviluppa. Risulta vero, i miei film non di rado aprono alla violenza e alla provocazione ma è il compito di ogni forma d’arte: generare qualcosa.

Biografia regista

Nato a Genova, Fabio Giovinazzo è autore e regista cinematografico, artista e scrittore. Il suo cinema rappresenta figure e condizioni marginali quindi mondi fuori dall’ordinario, psicoanalitici ma non banalmente provocatori. Il suo primo lavoro è stato "Kinek ìrod ezt?" un mediometraggio dedicato alla figura del poeta Edoardo Sanguineti, quindi ha girato "Monologo di Palinuro" un documentario sulla casa di riposo per marinai di Camogli (Liguria). Il passaggio al lungometraggio è avvenuto con "L’arte del Fauno", documentario grottesco e drammatico su una vita che soffre divertendosi. Successivamente ha girato "BOB", un’opera sul musicista Roberto Quadrelli, leader dei Sensasciou, gruppo originario di Genova, e vincitore nel 1997 della Targa Tenco per il miglior album in dialetto. Tra le sue opere più recenti ci sono "12 cm di tacco", OPERA THRILLER SULLA MORTE SURREALE DI UN ATTORE SENZA NOME DOVE LE INDAGINI SEGUONO LINEE CAPRICCIOSE E BIZZARRE, "L’ANIMA NEL VENTRE", FILM D’ARTE CHE COGLIE ISPIRAZIONE DALLE POESIE DI CLAUDIO POZZANI E INSERITO NEL PERCORSO NEO-SPERIMENTALE DI FUORINORMA, IL PROGETTO IDEATO DAL CRITICO CINEMATOGRAFICO ADRIANO APRÀ, QUINDI "IL PONTE DELLA VERGOGNA", LUNGOMETRAGGIO TRA DOCUMENTARIO E FICTION SUI TRAGICI EVENTI CHE HANNO SCONVOLTO GENOVA SUCCESSIVAMENTE AL CROLLO DEL PONTE MORANDI. INFINE HA GIRATO "ISIS VS ZOMBIES", FILM DI GENERE CHE NON FA GENERE E CHE SPOSA UN LINGUAGGIO SFERZANTE PARTENDO DA UN’IRONIA PACATA E DISCORSIVA. ATTUALMENTE STA TERMINANDO IL MONTAGGIO DI DUE FILM SEMPRE DA LUI SCRITTI E DIRETTI: "VELENO BIONDO", DRAMMA FANTASY DOVE UNA SEDUCENTE NINFETTA SI MUOVE TRA BENE E MALE NON SI SA FINO A QUAL GRADO CONSAPEVOLE, E "IL MIO NOME È GESÙ", LUNGOMETRAGGIO SPERIMENTALE CHE APRE AD UNA VISIONE RIVOLUZIONARIA NON MENZIONATA DAL TESTO BIBLICO.

Filmografia regista

Kinek ìrod ezt? (2015, 57’); Monologo di Palinuro (2015, 40’); BOB (2017, 78’); L’arte del fauno (2018, 93’); 12 cm di tacco (2019, 33’); L’anima nel ventre (2019, 34’); Il ponte della vergogna (2019, 61’); Isis vs Zombies (2020, 36’).

www.sonnodeimostri.net


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