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Premio Sergio Leone

Pubblicato il 29 luglio 2007 da Gaetano Maiorino


Premio Sergio Leone

C’è un piccolo comune nell’avellinese che rende omaggio in questi giorni a uno dei più grandi cineasti italiani della storia. A Torella dei Lombardi è iniziato sabato 28 luglio il Premio Sergio Leone. Il regista dello spaghetti western ha le sue radici proprio in questo paesino, tranquillo e ospitale, che si anima per una settimana e fa sognare grazie al cinema.
Giunto alla sua quindicesima edizione, il Premio Sergio Leone è un’occasione per dare il giusto riconoscimento a un genere ormai tramontato ma che resta di culto per gran parte degli amanti del cinema. A organizzare l’evento è l’Associazione Sergio Leone che fino al 5 di agosto conferirà premi e omaggi ad attori e registi protagonisti del genere western, e in particolare della sua variante italiana. Sul palco allestito nel Castello Candriano, teatro dell’intera manifestazione, sono saliti nel corso già di quindici anni, personaggi del calibro di Aurelio de Laurentis, Carlo Verdone, Giuliano Gemma e Tonino Delli Colli.
Questa volta ad essere insigniti del premio saranno invece Terence Hill, protagonista di una fortunata serie di western negli anni ‘70 e ’80, i Wu ming gruppo di scrittori autore del recente successo editoriale Manituana e Carlo Lizzani, maestro del Neorealismo ma anche autore di Requescant, western con protagonista Pier Paolo Pasolini.
Il festival si è aperto con l’inaugurazione di una mostra dedicata a Sergio Leone: Il mondo del Leone, suggestivo cammino dietro le quinte di un film western che propone fotografie, collage e locandine dei più famosi film del genere.

Ma di non solo western vive questa kermesse. Con la direzione artistica di Gianni Minà e con il contributo di Giovanni Robbiano, è stata istituita anche quest’anno la rassegna Dieci film in cerca di pubblico. Il pubblico è quello italiano e le pellicole sono opere nazionali indipendenti e quasi tutte a basso budget che hanno avuto pochissima distribuzione sui nostri schermi. Il Premio Sergio Leone ha infatti come obiettivo quello di valorizzare la filmografia italiana troppo spesso bistrattata dai distributori in nome del mercato.
In concorso spiccano l’ultimo lavoro di Giuseppe Ferrara, Guido che sfidò le Brigate Rosse, L’uomo di vetro, opera prima di Stefano Incerti. Gli altri film in gara sono: Le ferie di Licu, di Vittorio Moroni; Shooting Silvio di Bernardo Carboni; Le cose che parlano di Tiziana Bosco; Basta un niente di Ivan Polidoro; Vedi Napoli e poi muori di Enrico Caria; Non son l’un per cento di Antonio Morabito; Cover Boy: l’ultima rivoluzione di Carmine Amoroso e Ma che ci faccio qui di Francesco Amato.

Parte importante del festival sono infine i workshop e i seminari che registi e docenti terranno durante il festival, agli studenti accreditati. Un’occasione per insegnare il cinema ai giovani con la speranza che nascano sempre nuovi artisti.

Info: www.associazionesergioleone.it


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