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Progetto Quid: brand di moda etica e sostenibile. Le interviste

Pubblicato il 24 febbraio 2021 da Redazione Close-up


Progetto Quid: brand di moda etica e sostenibile. Le interviste

Occupazione, formazione e crescita lavorativa nel settore dell’abbigliamento e degli accessori. Progetto Quid è il brand di moda etica e sostenibile dell’impresa sociale Quid, che crea capi di abbigliamento e accessori in edizione limitata. Le collezioni prendono vita da eccedenze di tessuti messe a disposizione dalle più prestigiose aziende di moda e del settore tessile. Ogni capo è reso unico grazie a persone, soprattutto donne, con trascorsi di fragilità, che trovano in Quid, attraverso il lavoro, un’occasione di riscatto.

Ecco le interviste a Anna Fiscale, fondatrice e presidente della cooperativa sociale Quid, e a Ivano Scolieri, fondatore di Inventrix, società specializzata in progetti di sviluppo manageriale e comunicazione creativa, che ha “abbracciato” con entusiasmo questa iniziativa che coltiva talenti “inesplorati”.

ANNA FISCALE

Gentile Presidente Anna Fiscale, qual è stato il motivo ispiratore della nascita di Progetto Quid?

Quid nasce da un’intuizione: valorizzare capi invenduti, modificandoli e dando vita a nuove collezioni in collaborazione con un’altra cooperativa. Da questa prima idea, che aveva iniziato a svilupparsi nel 2012, si è evoluto il progetto che sarebbe poi diventato l’Impresa Sociale Quid. Insieme a un gruppo di soci avevamo deciso di provare a portare cambiamento nel nostro stesso territorio: ci eravamo dunque concentrati sulle aziende locali, iniziando a contattarle per evitare che ingenti metrature di tessuti di rimanenza andassero al macero, solo perché non utilizzate o perché avanzate dalla stagione appena terminata. In concomitanza, desideravamo offrire opportunità di formazione e impiego a persone con trascorsi di fragilità, soprattutto donne, che difficilmente avrebbero trovato possibilità lavorative. Il nostro sogno, che ci motivava e che ancora oggi ci spinge verso strade nuove e innovative, era quello di provare a rivoluzionare il mondo della moda, un vestito alla volta.

Oggi, l’Impresa Sociale Quid conta 142 dipendenti (prevalentemente donne) provenienti da 16 nazioni differenti in vari continenti, e collabora con numerose aziende producendo accessori con doppia etichetta; attraverso il suo brand di moda etica — Progetto Quid — disegna e produce collezioni di moda donna in edizione limitata, partendo da tessuti di rimanenza o fine serie, caratterizzate da eleganza, bellezza e soprattutto qualità Made in Italy, e vende le proprie creazioni online su shop.progettoquid.com ed in 10 negozi diretti, oltre che in svariati negozi multibrand.

Ciò che caratterizza Quid è dunque il suo business model, in grado di intercettare due fragilità del sistema — un sistema moda tendente all’iperproduzione e al conseguente spreco, e un mercato del lavoro di difficile accesso per le categorie più vulnerabili — e di trasformarle invece in due punti di partenza, abbracciando il principio dell’economia circolare e dell’imprenditoria sociale.

Fare il bene, facendo bene — una filosofia, un modello, un metodo che vi hanno reso riconoscimenti e premi prestigiosi, per citarne solo alcuni dall’appello di Papa Francesco per promuovere e costruire business inclusivi e sostenibili all’Oscar ai Green Carpet Fashion Awards, fino all’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Cosa ha significato per Lei aver ricevuto questi riconoscimenti?

Questi importanti riconoscimenti per la nostra attività significano in primis maggiori possibilità ed una più ampia visibilità: ci consentono di amplificare notevolmente la portata del nostro messaggio e far conoscere ad ancora più persone il nostro modo diverso di intendere la moda e di fare impresa sociale, quindi un modo diverso di creare il bello, facendo bene.

E poi ovviamente, dietro a ognuno di questi encomi, c’è tantissima soddisfazione, perché possiamo percepire la ricompensa e l’apprezzamento per le difficoltà che hanno caratterizzato sia i nostri inizi che un anno particolarmente complesso come quello appena trascorso, e il riconoscimento per l’impegno dell’intero team che mi affianca, che riesce a rendere possibile l’impossibile!

E’ diventata di nuovo mamma da pochi giorni: a lei i nostri più straordinari auguri ed anche grazie! Condividiamo con lei il bellissimo evento della nascita, che nello scenario complesso che stiamo vivendo riteniamo essere un generoso dono per tutti. Come guarda al futuro la mamma ed il Presidente? Quali sono i principali obiettivi di Quid?

Sia come mamma che come presidente non posso che guardare con ancor più fiducia al futuro, con una fortissima voglia di nuovi inizi e con la consapevolezza che dovrò essere capace di costruirli — come mamma, anche riuscendo a guardare le mie bambine fare le prime scoperte e poi i primi passi da sole, e come imprenditrice sperimentando per il momento una gestione più a distanza, ma comunque restando pronta a tuffarmi in nuove avventure insieme al mio fidato team.

I prossimi obiettivi di Quid, nel corso dei mesi e degli anni a venire, convergono ovviamente sulla nostra forte intenzione di continuare a creare capi e collezioni di moda etica che possano avere un sempre minore impatto ambientale e, di converso, un sempre maggiore impatto sociale. Vorremmo riuscire a dar vita a una moda più leggera per il Pianeta e più significativa sia per chi la indossa, che per chi la crea.

Assicurare alle persone uno sviluppo ed una motivazione continui: qual è la ricetta di Quid? Come nasce il progetto con Inventrix?

La ricetta Quid per assicurare sviluppo e motivazione è, prima di tutto, comprendere le attitudini e le peculiarità delle persone e cercare di inserirle in un contesto lavorativo che le faccia fiorire e che le valorizzi. Poi, coinvolgere le persone verso Quid come progetto in evoluzione e in crescita perché attento a come cambiano le esigenze dei clienti, ma anche in relazione all’ambiente e al contesto sociale in cui ci troviamo. Infine, cercare di offrire al nostro pubblico una calda accoglienza, informazioni precise su di noi e sulle nostre creazioni, prodotti in grado di rappresentare i valori e il vissuto che portano con sé oltre ad essere funzionali e attraenti.

Proprio da qui nasce la collaborazione con Inventrix: dall’esigenza di fare una formazione non convenzionale, ma tale da lasciare emergere le potenzialità delle persone, che le stimoli a dare quel “Quid” in più nella relazione con il cliente e che faccia conoscere le leve per un’interazione profonda e preparata.

IVANO SCOLIERI

Ivano, quali sono i progetti significativi di Inventrix in questo periodo?

La pandemia ha caratterizzato la modalità ed i temi dei progetti di questo ultimo anno. La parola d’ordine di questo periodo è “visione”. Questa riflessione ci avvicina immediatamente al mondo fashion. Sono certamente il cuore dell’Italia e forse uno dei settori che è stato fortemente penalizzato dalle misure restrittive. Sappiamo però che saranno anche i settori che accoglieranno le migliori energie della ripresa. Abbiamo una visione positiva ed il mondo appena potrà tornerà a comunicare attraverso le forme ed i colori. I progetti ci vedono al fianco di interessanti realtà quali Kering, Chanel, Pinko e Quid e trovano nelle persone la loro missione centrale. Assistere, equipaggiare e rinnovare una serie di competenze utili per un riavvio di grande qualità.

Sarà un anno di investimenti sul fronte dello sviluppo delle competenze?

Possiamo trovare le innovazioni tecnologiche e alcune soluzioni web assolutamente utili. Possiamo altresì formulare l’assioma che senza le persone tutto ciò non avrebbe senso o meglio che il cuore di tutto rimane l’essere umano e le sue possibilità. Noi abbiamo un rapporto intimo e indissolubile con le energie potenziali dell’uomo. Il mondo organizzativo e politico dovrà assolutamente ideare un Dpcm permanente a fronte dello sviluppo delle competenze.

Ci potete dare qualche informazione del progetto che avete in coordinamento con Quid?

Progetto Quid è veramente una realtà particolare sia per il suo concept prodotto che per il suo valore etico e sociale. Abbiamo trovato nel presidente Anna Fiscale un ottimo esempio di sensibile leadership al femminile. Tutto il suo team è avvolto da una grande disponibilità e professionale attenzione. In questo anno saremo al loro fianco per far diventare i loro negozi il luogo della migliore esperienza d’acquisto.

Come garantite il buon esito delle cose che fate?

Questa è la domanda giusta. Un progetto ha valore quando determina qualcosa. Una misura qualitativa tangibile e concreta affianca sempre i nostri progetti. L’esito si misura e si osserva insieme. E’ una bella sensazione poter riconoscere con facilità la bellezza che prende forma dopo l’avvio di un progetto.



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