Roma, 17 ottobre: La Roma di Elio Petri. Spazio urbano, spazio architettonico e spazio civile

FORMA URBIS. LA FORMA DELLA CITTÀ VISTA ATTRAVERSO IL CINEMA.
La Roma di Elio Petri. Spazio urbano, spazio architettonico e spazio civile.
Giovedì 17 Ottobre, a partire dalle 20.30, la Casa dell’Architettura di Roma (P. Manfredo Fanti, 47) chiude la la rassegna "Forma urbis", un ciclo di incontri dedicati ad altrettanti maestri del cinema italiano con una serata imperdibile su Elio Petri, artista ed intellettuale eretico, maestro ammiratissimo ma mai del tutto consacrato, vittima oggi di una damnatio memoriae che stride fortemente con l’importanza della sua opera cinematografica. Romanissimo, di estrazione popolare, per anni cronista de L’Unità prima di darsi al cinema, Petri ci ha fornito una sua idea originalissima e sfaccettata della capitale che verrà riproposta in una serie di sequenze tratte dai suoi film e divise dal curatore della rassegna, Graziano Marraffa, in due blocchi: "Realismo esistenziale" e "Microfisica del potere" che documenteranno il passaggio graduale ma alla fine radicale dal neorealismo ad un cinema personalissimo ed inetichettabile, solitamente inquadrato nel filone del cinema civile ma ampiamento trasceso fino ad assumere spessore metaforico e stile innaturalistico. Dopo un saluto del presidente dell’Ordine degli architetti, Flavio Mangione, a discutere della complessa opera di Petri e del suo rapporto con Roma, scenario realista o trasfigurato di molti suoi film, saranno Ugo G. Caruso, storico del cinema che oltre a vari scritti, aveva dedicato due anni fa al regista una kermesse intitolata "Indagine su un cineasta al di sopra di ogni sospetto", Renato De Maria, noto regista cinematografico e televisivo e Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, già esponente romano del movimento studentesco di protesta nel 1968, autore di progetti realizzati in tutto il mondo. A loro si aggiungerà Paola Petri, vedova del regista che arricchirà la conversazione con una testimonianza sulla travagliata vicenda artistica del marito tra riconoscimenti prestigiosissimi e dimenticanze sconcertanti, successi clamorosi al box office e polemiche virulente. La conclusione più giusta per una rassegna originale e ricchissima di spunti sul versante strettamente cinematografico come su quello politico e su quello architettonico ed urbanistico.

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