Sacile School for Film Music (1-13 ottobre 2007)

Comune di Sacile
Le Giornate del Cinema Muto
Università degli Studi di Udine (DAMS di Gorizia)
SACILE SCHOOL FOR FILM MUSIC
1 – 13 ottobre 2007
«Non esiste un genere ‘musica da film’» ha affermato Nicola Piovani nel corso di una celebre intervista. Ogni pellicola, infatti, richiede una specifica componente sonora che rende impossibile definire cosa sia ‘la’ musica cinematografica. Un regista, pertanto, potrà utilizzare alcune pagine del sinfonismo di Mahler, le marcette circensi di Nino Rota, gli archi di Bernard Hermann oppure le sonorità di Miles Davis: tutto può essere fatto confluire all’interno di una colonna sonora, «ma a una sola condizione: – continua Piovani – musica e immagini devono amarsi, anche se il loro amore talvolta può esprimersi per contrasto».
_Queste parole, nella loro semplicità, contengono una ben precisa indicazione di poetica e mettono in risalto come la musica sia una componente di primaria importanza all’interno del linguaggio del cinema e degli audiovisivi in genere. Un linguaggio affascinante che mette il compositore in un continuo stato di ricerca affinché la musica e le immagini possano divenire una cosa sola. Non sempre, però, la musica da film ha avuto l’attenzione che meritava. Considerata da Stravinskij una “semplice tappezzeria sonora” ed evitata da molti compositori del secolo ventesimo, che molto snobisticamente l’hanno relegata ad essere fenomeno di second’ordine, nel corso del tempo ha poi acquisito sempre più importanza, costringendo anche la musicologia a confrontarsi con un fenomeno che sempre più sta divenendo di massa. Anche la musica da film, nel corso degli anni, è cambiata, emancipandosi dalla semplice funzione di “commento sonoro di tramonti marini e baci appassionati”, com’ebbe a dire ironicamente Massimo Mila, per divenire componente essenziale del linguaggio filmico.
Snobbata dalle istituzioni musicali accademiche e presa in scarsa considerazione da quelle cinematografiche, in realtà questa musica necessita di una riflessione teorica e di uno studio molto complessi. Sempre più urgente diviene, in particolar modo, la formazione di musicisti che si dedichino a questo particolare aspetto della scrittura e dell’improvvisazione. La figura del compositore che opera nell’universo delle immagini in movimento oggi appare ancora vaga e informe. La sua formazione è stata finora del tutto empirica e affidata esclusivamente alle proprie capacità innate che poi, con l’esperienza, vengono progressivamente perfezionate.
SACILE SCHOOL FOR FILM MUSIC
Per colmare questa lacuna nasce ora a Sacile, grazie al Comune di Sacile, alle Giornate del Cinema Muto in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine (DAMS di Gorizia) la SACILE SCHOOL FOR FILM MUSIC. Dedicata alla formazione della figura professionale del compositore, dell’interprete e dello studioso di musica per il cinema, vuole pertanto aprire dei percorsi che mirano alla formazione di questo genere di professionalità, inaugurando una nuova tipologia di musicista che esula da quella delle normali istituzioni scolastiche.
I corsi, che avranno carattere intensivo e residenziale, sono strutturati con finalità ben precise e saranno affiancati da un periodo di tirocinio alle Giornate del Cinema Muto (evento unico nel suo genere, dove la presenza della musica è determinante) e alle diverse manifestazioni organizzate in altre strutture operative sul territorio regionale come Cinemazero.
Il percorso formativo, che parte dalla conoscenza dei principali fenomeni cinematografici d’interesse musicale, vuole evidenziare le diverse prospettive semiologiche maturate nel corso del tempo e fornire gli strumenti per poter analizzare - e realizzare - la colonna sonora in tutte le sue componenti. Esso intende altresì indagare la presenza musicale in relazione con l’universo delle immagini in movimento, mettendo a fuoco le principali caratteristiche delle relazioni sinestetiche.
Particolare attenzione viene rivolta ai nuovi media, analizzando la specificità della musica televisiva e la sua inesorabile tendenza al livellamento espressivo dovuto alla standardizzazione dei procedimenti formali; infatti, l’analisi di diverse trasmissioni musicali e, in particolar modo, di spot pubblicitari e bumpers, da un lato mette in risalto la loro stringatezza temporale e la rinuncia ai temi di grande respiro, ma dall’altro ne evidenzia le caratteristiche per la loro efficacia a livello di percezione (slittamenti semantici, associazionismo musicale-visivo, semplificazione dei codici).
I moduli di esercitazioni pratiche vogliono portare al padroneggiamento delle diverse tecniche compositive, all’uso dei diversi linguaggi - al fine di trovare quelli maggiormente adeguati alla drammaturgia filmica - e alla consapevolezza nell’uso degli strumenti elettronici e di tutta la strumentazione necessaria per questo genere di operazioni musicali. Gli esecutori, in particolar modo, verranno progressivamente abituati ad improvvisare su moduli ritmici, melodici, sequenze armoniche per poi giungere alla libera improvvisazione su stimoli di natura extramusicale, come immagini visive in movimento. Tali capacità sono necessarie per accompagnare il cinema muto - che oggi sempre più richiede pianisti e musicisti d’ogni genere nei tanti festival organizzati in Italia e in Europa - e per poter svolgere le mansioni generiche richieste ad un musicista che lavora nel mondo del cinema, dove le capacità d’improvvisazione sono indispensabili.
In questo 2007, dopo aver a lungo ospitato LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO, il Comune di Sacile è lieto di ottenere in eredità una struttura didattica - con vocazione accademica - che va a riempire un vuoto nel panorama specifico dello studio e della professionalità di uno degli aspetti da sempre complementari nella creatività di un’opera cinematografica: la musica.
La Scuola, che inizia la sua fase sperimentale nella sede di Palazzo Ettoreo, ha durata quindicinale; la seconda settimana del corso si svolgerà in contemporanea con la XXVI edizione delle Giornate del Cinema Muto. Le giornate si articoleranno in due sessioni: al mattino sono previste lezioni di natura teorica sulla storia del cinema, in particolar modo sugli aspetti tecnici e di evoluzione linguistica e di storia della musica per film, durante le quali verranno privilegiate le questioni inerenti le tecniche compositive. Al corpo docente proveniente dal mondo accademico (Luciano De Giusti - Università di Trieste, Sergio Miceli - Università di Firenze e Roma La Sapienza, Carlo Montanaro - Accademia delle Belle Arti di Venezia, Università di Ca’ Foscari di Venezia, Roberto Calabretto e Leonardo Quaresima - Università di Udine) si affiancheranno il compositore Franco Piersanti e i musicisti ospiti delle Giornate del Cinema Muto. Le sessioni pomeridiane sono previste in forma di workshop, durante i quali i corsisti affronteranno, a seconda dell’indirizzo scelto, esercitazioni di accompagnamento di film muti, di scrittura musicale applicata all’immagine, di scrittura critica. Infine, nel corso delle serate, vi saranno alcune proiezioni che daranno la possibilità ai partecipanti di presentare i propri lavori.
Per l’ammissione alle lezioni non vi sono limiti di età, e la frequenza è gratuita. Il laboratorio prevede un numero massimo di 15 partecipanti attivi (5 per categoria).
Per informazioni e indicazioni riguardo le strutture di accoglienza convenzionate è attivo il seguente indirizzo mail:
info.ssffm@uniud.it
oppure è possibile contattare direttamente il prof. Calabretto (3487369510).

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