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SANGUE PARTENOPEO AL TEATRO PATOLOGICO: DA GIUFFRÈ A RUCCELLO

Pubblicato il 2 marzo 2017 da Valeria Gaveglia


SANGUE PARTENOPEO AL TEATRO PATOLOGICO: DA GIUFFRÈ A RUCCELLO

In scena venerdì 3 e sabato 4 marzo alle ore 21 Delitto e Castigo per la regia di Francesco Giuffrè, figlio dell’attore partenopeo Carlo Giuffrè, e attivo sulla scena romana dal 2006 con l’allestimento di opere teatrali tratte da scritti intramontabili della letteratura e del teatro tra cui: Il Profumo di Patrick Süskind, Cuore di cane di Mikhail Bulgakov, Othellow di William Shakespeare e Hell - un’altra storia del moro di Venezia insipirato all’Otello.
Pubblicato nel 1866 sul mensile russo Russkij vestnik (Il Messaggero Russo), Delitto e Castigo di Fëdor Dostoevskij resta uno dei romanzi più influenti della letteratura mondiale, mostrandosi come summa dei punti di vista religiosi ed esistenzialisti del celebre autore: _ Raskolnikov, il protagonista del romanzo, è un uomo "nudo" e vulnerabile, che vuole lottare contro quello che pare il suo fallimentare destino credendosi un uomo forte, superiore, un uomo che può arrogarsi il diritto di cambiare la sua vita e la sua sorte. Raskolnikov pensa di poter trascendere il limite morale comune uccidendo e derubando una vecchia usuraia, per aiutare se stesso e gli altri. La storia del fallimento, del castigo che segue al delitto, ma soprattutto del distruttivo senso di colpa che non può essere alleviato e neppure superato. E’ sostanzialmente il dramma che scaturisce dalla consapevolezza di essere soltanto uno dei tanti uomini che si affannano nel mondo per poi scomparire senza lasciare traccia. (Francesco Giuffrè)

Segue in data domenica 5 marzo ore 21 la pièce Anna Cappelli. A trent’anni dalla scomparsa del drammaturgo campano Annibale Ruccello, Anna Cappelli continua ad essere un personaggio estremamente attuale e con il quale, da subito, è facile entrare in empatia. Non è un’eroina e la sua è una storia come tante ma è proprio in questa semplicità che risiede la chiave del successo di questa pièce teatrale.

Anna è una donna che prova, attraverso rinunce e compromessi, ad essere felice. Dopo aver lasciato la famiglia per lavorare in una città che, invece, conserva tutte le dinamiche del piccolo paese fatto di superstizioni e pregiudizi, si lega sempre più al Ragionier Tonino Scarpa del quale si innamora “follemente” e che per lei rappresenta tutto il suo universo: sicurezza, protezione e stabilità, elementi ai quali la protagonista dell’opera non vuole affatto rinunciare.
La fragilità emotiva, l’incapacità di gestire il confronto con gli altri, i cambiamenti e una realtà che si dimostra essere totalmente diversa dalle aspettative, spingono Anna a compiere, nell’ultimo quadro visivo, il suo necessario quanto disperato “atto d’amore”.

Annamaria Troisi è regista, interprete e produttrice di questo frizzante monologo, in grado di catturare lo spettatore attraverso la nascita di un inevitabile sentimento di empatia. Lo spettacolo deve il suo successo non solo alla fama del suo autorevole padre, Annibale Ruccello, ma anche all’interpretazione di grandi attrici del teatro italiano tra cui ricordiamo Anna Marchesini e Maria Paiato.

SOTTOSCRIZIONE presso il Teatro Patologico (Via Cassia 472, dal lun al ven dalle h 11 alle h 19 e in occasione degli spettacoli) e presso il Caffè Ponte Milvio (Piazzale Ponte Milvio, 44/45, tutti i giorni, dalle h 8 alle h 23); costo del biglietto 10€

INFO E PRENOTAZIONI 06 31076259, 389 4290799, teatropatologico@gmail.com, www.teatropatologico.org, www.facebook.com/teatropatol...

FACILITIES possibilità di cenare e parcheggio gratuito


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