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Un Drink, Un Film: ’Lo chiamavano Jeeg Robot’ dal cinema alla forma alcolica

Pubblicato il 19 aprile 2019 da Carlo Dutto


Un Drink, Un Film: 'Lo chiamavano Jeeg Robot' dal cinema alla forma alcolica

E dopo il Marchese del Grillo, rimaniamo a Roma, con uno dei film italiani più innovativi, freschi, grintosi del decennio. Definito ’un trionfo di puro cinema’, osannato da critica e pubblico, parliamo dell’opera prima di Gabriele Mainetti (con cortometraggi geniali all’attivo come Basette e Tiger Boy) con oltre 5 milioni di euro di incassi e una stilettata di premi, dai David di Donatello, ai Nastri d’Argento, passando per Globo d’Oro, Ciak d’Oro e premi vari in festival di tutto il mondo. Lo chiamavano Jeeg Robot è stato uno dei fenomeni incontrastati del 2016 e oltre, regalando a Mainetti una vetrina importantissima e una attesa spasmodica per il nuovo, attesissimo Freaks Out . Sappiamo che Mainetti ha letto e apprezzato questa ricetta che vi proponiamo e sappiamo che appena sarà nei pressi dei lidi leccesi del mitico cocktail bar quanto basta, lo assaggerà. Frutto dell’estro e della cinefilia di Giovanni Maffeo, qui si miscela il gin italiano VII Hills con il Liquore Strega dall’inconfondibile colore giallo dello zafferano, il vin cotto e la Gosling Ginger Beer. Assolutamente da provare, pensando a Enzo Ceccotti e la sua Alessia, al derby Roma-Lazio, ma soprattutto al mefistofelico Fabio Cannizzaro, detto Lo Zingaro.

DRINK: LO ZINGARO
(ispirato al film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, di Gabriele Mainetti, 2016)

BARMAN: Giovanni Maffeo del quanto basta di Lecce

INGREDIENTI:
4 cl VII Hills Italian Dry Gin
2 cl Liquore Strega
1,5 cl aceto di vin cotto
1 cl succo di lime fresco
3 dash bitter al sedano
Gosling Ginger beer

Garnish: uno spicchio di lime
Bicchiere: Tumbler alto

PREPARAZIONE:
Con la tecnica dello shake&strain, versare tutti gli ingredienti esclusa la ginger beer all’interno dello shaker, shakerare con forza. Filtrare il tutto all’interno di un bicchiere tumbler alto raffreddato. Colmare il bicchiere di ghiaccio e aggiungere la Gosling Ginger Beer. Guarnire con uno spicchio di lime.

ISPIRAZIONE:
L’ispirazione viene dall’antagonista-rivelazione del film, da cui deriva il nome del drink, “Lo zingaro”, il “bastardo sofferente”. L’uso del romano VII Hills Italian Dry Gin è dovuto al fatto che la storia è ambientata tra i Sette Colli romani. Legandolo al Liquore Strega, evergreen come la musica in testa al personaggio. Al posto del cordial lime, l’aceto di vin cotto (la parola ’cotto’ stessa riporta a una scena del film). Quindi il bitter al sedano, ad esaltare una delle botaniche principali del VII Hills Italian Dry Gin, per poi chiudere con la Gosling Ginger Beer e uno spicchio di lime. Un drink fresco, come la ventata d’aria portata dal film nel panorama italiano.


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