X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



VI RomaDocFest - Festival Internazionale del Documentario di Roma

Pubblicato il 20 maggio 2007 da Giulio Frafuso


VI RomaDocFest - Festival Internazionale del Documentario di Roma

La VI edizione del RomaDocFest – Festival internazionale del documentario di Roma

Prende il via il 25 maggio 2007 la VI edizione del RomaDocFest, Festival internazionale del documentario di Roma, uno dei rari festival italiani dedicati esclusivamente al genere documentario.
Come ogni anno il festival ha un tema e il tema del 2007 è la violenza. I ntorno a questo tema ruota tutto il festival, a cominciare dal concorso internazionale che riunisce 12 documentari da tutto il mondo, di cui molti inediti in Italia che affrontano in modo articolato il concetto di violenza. Dedicata specificatamente alla rappresentazione della violenza è invece la sezione Un altro mondo è impossibile dedicata ai cosidetti Mondo movie.
I mondo movie, documentari violenti, razzisti con pretese sociologiche quantomeno discutibili, sono stati un fenomeno d’esportazione importante per il cinema italiano. Qualcuno provocatoriamente ha detto che sono “gli unici documentari italiani conosciuti nel mondo”. Questo mix di cinema selvaggio, retaggi del colonialismo e pruderie ha i suoi epigoni nientemeno che in Europa di Notte (1959) di Alessandro Blasetti, anche se il capostipite è Mondo Cane (1961) di Prosperi, Cavara e Jacopetti. In un festival che vuole riflettere sulla violenza e sulla sua rappresentazione non poteva mancare l’analisi di un fenomeno tipicamente italiano che ha segnato la storia del cinema documentario o pseudo-documentario e la rappresentazione e la veicolazione della realtà. La presentazione della rassegna, il 25 maggio alle 18,30 sarà l’occasione per incontrare i fondatori del genere: Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi, per mezzo di una tavola rotonda moderata da Luca Martera (Eros & Thanatos in diretta: come i mondo movies hanno educato la televisione) a cui parteciperanno anche Renzo Arbore, Giovanni Minoli, Alberto Abruzzese e Gregorio Paolini e un incontro curato da Domenico Monetti (Il cinema nel Mondo con Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi, Benito Romano Frattari, Franco Grattarola, Antonio Bruschini, Antonio Tentori).
Prosperi e Jacopetti, infatti, si reincontrano 25 anni dopo i contrasti insanabili sorti durante la lavorazione di Mondo candido (1975). Giornalista col fiuto dello scoop e già autore di numerosi cinegiornali, Jacopetti, documentarista più tradizionale, ittiologo, più vicino ad un personaggio come Folco Quilici, Prosperi, i due cineasti diedero vita ad un sodalizio che si interruppe sul set del film prodotto dalla Perugina e da allora non si sono più incontrati. il RomaDocFest oltre ad essere l’occasione per rivederli insieme, è soprattutto un’enorme opportunità di vedere una rassegna più unica che rara, fatta di opere che, nel bene e nel male, hanno fatto la storia del nostro cinema. (La rassegna continuerà dal 3 al 10 maggio al Cineclub Detour con numerosissimi incontri e proiezioni e una mostra iconografica sul fenomeno “Mondo. Per info: www.cinedetour.it )
Completamente formata da anteprime è la sezione Il Cile attraverso il documentario che cerca di fare il punto sulla storia del paese segnato dall’altro 11 settembre, quello del golpe militare di Pinochet, appoggiato dai servizi segreti americani. Golpe che ebbe un contraccolpo psicologico molto importante anche in Italia, con l’affacciarsi nella sinistra italiana della consapevolezza che, in un mondo diviso in due blocchi, non sarebbe mai potuti andare al potere “democraticamente”. .
Il Cile contemporaneo e le conseguenze di 17 anni di dittatura soffocante sono il tema che attraversa i documentari della rassegna, tra cui un’anteprima mondiale “Salto al vacìo” di Pablo Lavin, sulla storia di un cittadino cileno che fuggì dalla dittatura nascondendosi dentro il carrello d’atterraggio di un aereo merci diretto in Perù.
Occasione per riflettere su un paese che per i suoi traguardi economici e per la sua repentina svolta ideologica è ormai un punto di riferimento obbligato per qualsiasi analista economico, è la sezione Cina con un focus su un importante autore independente: Zhao Liang La violenza è anche sottile e può essere perpetrata anche attraverso la riproposizione quotidiana di immagini che, a lungo andare, perdono di significato; questo il tema della sezione La violenza della Rimozione, dedicata agli sbarchi e ai viaggi infernali dei migranti che arrivano in Italia.
Completano il festival la sezione Rockumentary dedicata ai documentari musicali independenti più interessanti degli ultimi anni, il Focus su Luigi Perelli, un’occasione per scoprire la carriera di documentarista del regista che diventerà famoso con La piovra, il Focus Signes de Nuit che raccoglie i documentari più interessanti provenienti dal festival parigino specializzato in prodotti sperimentali e che tra le sue particolarità ha quella di svolgersi completamente durante la notte.
Fuori concorso sarà presentato il documentario di Mariangela Barbanente “La chiusura del bar di Vezio”. Appartenente al genere della docu-soap e lungo più di tre ore, è stato diviso in sei parti di 30’ che verranno proposte approssimativamente alla stessa ora (tra le 17 e le 18,30) ogni giorno, il documentario segue la fine del Bar di Vezio, situato nelle immediate vicinanze del “Bottegone”, la sede centrale del PCI e poi del PDS, luogo della memoria che visto passare, tra uno spuntino e un caffè, la storia del più grande partito della sinistra europea.

Dal 25 maggio al 2 giugno, dalle 14 alle 24,30– Cinema Trevi – Cineteca Nazionale, Vicolo del puttarello, 25

Dal 25 al 29 maggio dalle 11,30 alle 13,30 Incontri con autori, curatori e registi alla Libreria del Cinema, Via dei Fienaroli, 31/d . Tel:065817724, E-mail: info@libreriadelcinema.roma.it

La VI edizione del RomaDocFest, festival internazionale del Documentario di Roma è dedicata ad Alberto Grifi, grande maestro e amico. Per informazioni info@romadocfest.it – www.romadocfest.it

VI RomaDocFest – Festival Internazionale del documentario di Roma
25 maggio – 2 giugno 2007

Le sezioni del festival

Concorso Internazionale. Sezione competitiva dove verranno selezionati documentari da tutto il mondo che abbiano come tema la violenza. In questo modo si tenterà di costruire, attraverso il documentario, un’immagine articolata di che cos’è la violenza e di come viene rappresentata.

Rockumentary. Una vetrina su lavori presenti e passati legati al mondo del rock e alla musica in genere, con particolare attenzione a produzioni italiane. A cura di Anthony Ettorre.

Un altro mondo è impossibile. I mondo movie, documentari violenti, a volte razzisti, spesso con pretese sociologiche quantomeno discutibili, sono stati un fenomeno d’esportazione importante per il cinema italiano. Qualcuno provocatoriamente ha detto che sono “gli unici documentari italiani conosciuti nel mondo”. Questo “sguardo insolito, poi “evoluto” in un mix di cinema selvaggio, retaggi del colonialismo e pruderie, ha i suoi capostipiti nientemeno che in Europa di Notte (1959) di Alessandro Blasetti, e soprattutto in Mondo Cane (1961) di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi e Paolo Cavara. In un festival che vuole riflettere sulla violenza e sulla sua rappresentazione non poteva mancare l’analisi di questo fenomeno tipicamente italiano che ha segnato la storia del cinema documentario, con la rappresentazione spesso veicolata della realtà. A cura di Anthony Ettorre, Domenico Monetti e Luca Martera.

La Violenza della Rimozione. Rassegna di filmati e documenti sugli sbarchi dei clandestini in Italia, immagini tanto consuete da diventare invisibili. A cura di Giuliana Catamo della Mediateca Antimafia.

Il Cile attraverso il documentario. In collaborazione con l’ambasciata cilena d’Italia e l’associazione dei documentaristi cileni, una rassegna sui maggiori documentari cileni dall’inizio della dittatura di Pinochet alla conquista della democrazia, con l’aggiunta di alcuni tra i più recenti documentari cileni. A cura di Sergio Gorigoitía, in collaborazione con Luca Franco.

Cina contemporanea. Focus su Zhao Liang + Documentari di Hu Xinyu, Yu Guangyi, Zhong Hua.
Attraverso il documentario e alcuni video sperimentali si cerca di esplorare e fare il punto sullo sviluppo socio-economico del gigante orientale che sta conquistando tutti i mercati mondiali. Una serie di lavori che documentano la complessa realta’ cinese consentendoci forse di guardarla piu’ in profondita’. A cura di Monica Piccioni e Rosario Scarpato (offiCina) e Zhang Xianmin (Beijing Film Academy) da Pechino, in collaborazione con Sebastiano Bazzini.

Focus Luigi Perelli. Un’omaggio alle opere meno conosciute del regista divenuto famoso con la famosa serie TV de La piovra. A cura di Francesca Cantarutti e dell’AAMOD.

Focus Signes de Nuit. Un focus sul documentario sperimentale organizzato in collaborazione con il festival parigino, uno dei festival internazionali più importanti sulla sperimentazione nelle arti audiovisive. A cura di Dieter Wieczorek (signesdenuit.free.fr).

Fuori Concorso. Il documentario di Mariangela Barbanente, diviso in sei parti di trenta minuti, sulla chiusura dello storico Bar di Vezio di Roma, situato in via delle Botteghe oscure e storicamente frequentato dai dirigenti politici e semplici militanti del PCI e del PDS.


Enregistrer au format PDF