63a edizione Festival del Cinema di Salerno
La seconda città della Campania ospita il secondo festival più longevo d’Italia che in sei decadi di vita ha visto l’alternarsi nel suo palmares nomi illustri quali Vittorio De Sica, Giuseppe Tornatore, Alessandro Blasetti, Fulvio Lucisano e Luigi Comencini. Dal 23 al 28 novembre la manifestazione ha portato nel centro cittadino numerose pellicole e vip senza però stravolge la quotidianità della città, il suo intenso traffico, lo struscio serale per il locali e gli altri appuntamenti culturali. La kermesse usualmente si muove quasi in sordina riservando i suoi clamori per l’ultima giornata in cui fanno il loro ingresso i premiati, le stelle italiane e straniere dello spettacolo.
In cifre, il Festival del Cinema di Salerno ha offerto quest’anno 160 pellicole in concorso divise in nove sezioni che hanno portato sullo schermo lungometraggi, medio e cortometraggi, documentari, fiction e prodotti per la televisione, con numerosi titoli esteri. Il premio di maggiore importanza, Il Gran Trofeo Golfo di Salerno intitolato ad Ignazio Rossi, padre storico del festival, è andato Baaria di Giuseppe Tornatore.
Il direttore artistico Mario De Cesare ha allestito un cartellone di eventi che ha catalizzato l’attenzione di numerosi appassionati, come la mattina del 24 novembre occasione per la proiezione di Mannaggia la miseria, l’ultima fatica di Lina Wermuller. La regista, presente al festival anche per ricevere il premio Apollo d’oro alla carriera, è stata accompagnata dal protagonista del suo film Tommaso Ramenghi che si è goduto un bagno di giovani entusiasti di incontrare l’attore già sullo schermo con Lavorare con lentezza. In serata, attesa anche per l’anteprima assoluta di Sleepless di Maddalena De Panfilis, film corale con numerosi volti noti e figli d’arte fra cui Violante Placido, Valentina Cervi e Stefano Benni. Inizialmente pensato per il cinema, per le strane traiettorie che spesso prendono le produzioni cinematografiche, il film è stato poi destinato al circuito televisivo ma mandato comunque ai festival del cinema.
Il 25, ha suscitato curiosità la presentazione del libro di Don Backy Storia di altre storie, apprezzato da un pubblico più maturo e composto. Il volume ha ripercorso i principali fatti accaduti negli anni di maggiore attività del cantante, rievocati al palazzo della giunta provinciale in un incontro pomeridiano.
Il 27 è stata protagonista un’altra giovane promessa Donatella Maiorca regista di Viola di mare con Valeria Solarino, Isabella Ragonese ed Ennio Fantastichini, storia ambientata nella Sicilia patriarcale alla vigilia dello sbarco dei mille, sfondo di un’intricata storia d’amore fra due donne. Non sono però mancate delle pellicole arrivate già con diversi riconoscimenti raccolti in altri concorsi, come Fortapàsc di Marco Risi (qui però fuori concorso), Vincere di Marco Bellocchio e l’onnipresente Baaria di Tornatore.
La serata di premiazione
Già presenti nelle scorse edizioni, Gaetano Stella e Maria Monsè hanno condotto la serata conclusiva del festival guidando il ritmo della premiazione sul palco del cinema Augusteo. Il galà è stato inaugurato con la consegna ufficiale dal Prefetto di Salerno della Medaglia del Presidente della Repubblica che ha così voluto sottolineare il suo apprezzamento per la manifestazione. Altro momento che ha caratterizzato la serata, la celebrazione dei 25 anni del gemellaggio fra il centro campano e la cittadina di Tonho nel nord-est del Giappone. Una delegazione dal paese del Sol Levante ha sfilato sul palco partecipando ad un particolare scambio di doni, ringraziamenti e ricordi dell’epoca, quando proprio il festival del cinema di Salerno fece da ponte fra le due città che poi vennero gemellate. L’anniversario è stato celebrato da due lettrici giapponesi che hanno rievocato la leggenda di Oshira-sama, una ragazza che per amore di un cavallo divenne dea della fertilità. La storia è tratta dai Tonho Monogatari, un famoso ciclo di racconti folkloristici giapponesi. Fra le personalità presenti alla serata, le bellissime Eva Henger ed Anna Falchi, quest’ultima in veste di produttrice cinematografica, e Santino Scarpa, studioso di musica popolare e autore di famosi temi musicali per film come la canzone Dune Buggy, che nella soiree salernitana ha riempito l’atmosfera con mistiche note del classico di Leonard Cohen Alleluia, volteggiando con canto accompagnato da un’arpa.
I vincitori
Numerosi i riconoscimenti attribuiti a protagonisti del cinema e della televisione. Due giurie, una tecnica ed una specializzata, coordinate da Mario De Cesare hanno distribuito i premi alle opere in concorso suddivise in due macrosezioni principali, Cinematografie Specializzate e Lungometraggi. Nella prima categoria sono rientrati tutti quei prodotti destinati a circuiti particolari quali audiovisivi per la scuola, cortometraggi, documentari, filmati informativi, religiosi, sportivi, mentre nella seconda sezione sono stati presentati dei formati cinematografici classici.
I titoli più ambiti per la Sezione Lungometraggi sono andati ai film Baaria, cui sono stati conferiti il Gran Trofeo Golfo di Salerno “Ignazio Rossi” ed il premio speciale 35mm.it, e a Oggi sposi di Luca Lucini, con un premio della Giuria Popolare per Torno a vivere da solo con Jerry Calà. Per quanto riguarda gli interpreti, Emilio Solfrizzi ha ricevuto il Celluloide d’oro per il ruolo ne Il piede di Dio mentre come migliori attori emergenti sono stati premiati Giorgia Wurth, Benedetta Vallanzano, Fabio Greco e Sara Tommasi. La Targa Festival di Salerno è andata a Jun Icikawa, attrice rivelazione per la serie Ris. Per la Sezione Mediometraggi ha vinto Arrivederci di Valeriu Jerenghi e per i corti Il re dell’Isola di Raimondo Della Calce. Nel settore televisivo, Carlo Bixio ha fatto incetta di premi nelle vesti di produttore cinetelevisivo dell’anno aggiudicandosi il premio Celluloide d’oro e vedendo consegnare l’Arechi d’oro per le fiction Un medico in famiglia e I Cesaroni da lui prodotte. Un riconoscimento del Festival anche all’attrice e produttrice Anna Falchi cui è stata consegnata la Medaglia d’oro della Provincia di Salerno.
Nella sezione Cinematografie Specializzate, per la Sezione Informativi la Targa del Festival è stata assegnata a La vita, le piazze, il sogno di Luigi Giuliano Ceccarelli, per la Sezione Religiosi invece il premio è andato a Matteo Ricci. Un gesuita nel regno del Drago di Gjon Kolndrekaj. Per la sezione Videoscuola , premio di categoria a Pescaturismo di Andrea Volpe prodotto dagli studenti dell’I.T.I.S. Focaccia di Salerno.
Spazio anche per i premi legati alla scrittura con la Targa Salernitani nel Mondo attribuita a Sandro Ravagnani, per essersi distinto nel campo giornalistico ed imprenditoriale oltre i confini della Nazione portando il nome della Città di Salerno oltre Oceano, I Riciclisti di Andrea Satta e I ladri di favole di Rosa Tiziana Bruno, vincitori per la sezione Un libro per il cinema. Il cinema per un libro. Per il concorso letterario Parole in Corsa, scrivi e scatta, organizzato in collaborazione con il consorzio di trasporti CSTP, la giuria ha premiato il racconto Africa di Valentina Borrelli e la fotografia La solitudine di Antonella Liccardo.
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