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Addii - Robin Williams

Pubblicato il 12 agosto 2014 da Alessandro Izzi


Addii - Robin Williams

Ve lo immaginate?
Il professore è appena uscito dalla classe. Ha messo le sue poche cose nella scatola che in America è sinonimo di licenziamento. Un paio di fotografie. Qualche progetto non realizzato e un bel po’ di film che hanno incantato grandi e piccini. Anche la statuetta di un Oscar, messa però di traverso visto che la si usava come fermacarte quando, aprendo la finestra, si faceva un bel circolo d’aria nella stanza usata come ufficio.

I ragazzi della classe hanno visto tutto standosene per lo più in silenzio. Non amano il fatto che il sistema metta da parte un talento così portentoso. Con le sue lezioni, quel professore ha insegnato tanto a tutti. Facendo ridere. Perché le cose viste dalla posizione “altra” della risata, dello sberleffo irriverente, ci rendono più consapevoli della nostra finitezza e della nostra piccolezza. Però non si ribellano, questi ragazzi della classe modello hollywoodiana, allo scempio del licenziamento. Hanno davanti un talento e accettano che venga messo da parte per far spazio a mode più redditizie. Non ci sono, lì in mezzo, sceneggiatori che pensino a una parte scritta apposta per lui, per le sue corde comiche eppure sempre limpidamente serie. I ruoli che gli sono stati offerti da ben più dell’ultima decade sono come quei libri di poesia per cui il valore di un testo si misura con un grafico: se ne dovrebbe strappare sempre almeno l’introduzione per buttarla nel cestino. Ruoli ben al di sotto del talento di chi doveva interpretarli. Ma si sa: il sistema è questo. Né buono, né cattivo. Solo un poco troppo insensibile nel suo oliato incedere da catena di montaggio in cui è caduto anche Chaplin avvitando i suoi bulloni. Ed è un sistema che non parla troppo in commedia e risate perché le considera cose di poco conto, che durano lo spazio di un applauso.

Il professore ha fatto tutto sotto l’occhio vigile del preside, mentre fuori la bella giornata scorre indifferente. Il cielo è sereno, gli uccelli cinguettano, il dramma di chi è messo da parte si perde un poco nel quotidiano sempre uguale che ci anestetizza sempre, anche se poco ce ne accorgiamo.
Poi il professore attraversa la sala con il mesto sorriso di quelli a cui non è concesso neanche il lusso di un addio come si deve. Con gli sguardi che dicono tante cose e le parole che se ne stanno mute, al loro posto in mezzo ai denti, dentro la gola annodata di pianto.

Il commiato era già nella scena del suo film più famoso e per chi è cresciuto con le immagini di Dead Poets Society dentro gli occhi la carriera di Robin Williams è sempre sembrata il sublime sopravvivere ad un addio già scritto nelle carte. Indipendentemente dal fatto che in mezzo c’erano state prove sublimi come Good morning Vietnam, La leggenda del re pescatore, Insomnia, Awakings, Mrs Doubtfire o, cominciando a scivolare verso il brutto cui comunque dava il miracolo di un senso, The bicentellian man.

Infine il professore esce dalla porta, gentile, silenzioso, quasi a chiedere scusa dell’invadenza durata appena lo spazio di un quadrimestre. Il suicidio del suo alunno è la croce che si mette sulle spalle e anche noi dovremmo imparare a fare altrettanto con quello dell’uomo Robin Williams. Sempre che il suo sia stato un suicidio, ma lasciamo le speculazioni al lato più morboso di chi, come noi, resta.
Ed è qui che, finalmente, un ragazzo si alza in piedi, sale su un banco e grida: “Capitano, mio capitano!”, subito seguito da un altro e un altro ancora mentre la musica a piena orchestra ci riempie orecchie e cuore nella consolazione delle facili certezze.
E poi…

Ve lo immaginate? Riuscite a immaginare uno di questi ragazzi, giovani e pieni di futuro che, issandosi su uno di questi banchi, inciampa a cade? Ve le immaginate le risate? Ve lo immaginate il mondo visto non più dalla prospettiva più alta della poesia, ma da quello a livello terra, destabilizzante e magnifico del comico?

Riuscite a immaginarlo?

Sarebbe questo, davvero, tra tutti i modi di ricordarlo, il più bello.


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