Festival del Film di Roma 2014 - Ato, atalho e vento
Immaginate di trovarvi innanzi a un enorme otre pieno di pellicole e che Eolo, in uno slancio di grande generosità, abbia la voglia si soffiarvi dentro per far uscir fuori il maggior numero di immagini. Ecco che allora emergeranno istantanee di tanti autori, per esempio avremo Michelangelo Antonioni, o Ingmar Bergam e andando avanti ci saranno Renè Claire, Woody Allen, David Fincher, Luc Besson, Clarence Brown, Krzysztof Kieślowski, Theo Angelopoulos e tanti altri ancora. In questo il montaggio, sorretto dalla musica, che fa da madre natura, proporrà piccole omeomerie di senso che vogliono trasportarci eccessivamente, puntando su sensualità e senso del ricordo.
Una serie di immagini di più di centocinquanta opere della storia del cinema, trasportate dalla musica e che puntano a legarsi didascalicamente soprattutto per registri tematici: l’innamoramento, il fotografare un altro soggetto, il bacio, la danza, l’essere bambini, il correre veloce verso un punto sconosciuto, una mano che sfiora una superfice solida o semplicemente lo scorrere di un treno. I volti di Marlo Brando, John Turturro, Takeshi Kitano, Monica Vitti, Jean-Pierre Léaud e via dicendo si legano alla musica e la relazione che si instaura con lo spettatore punta esclusivamente ad emozionare.
Un brainstorming estetico, una provocazione del visivo che il regista brasiliano Marcelo Masagão vorrebbe affiancare alla linea del cinema sperimentale di Glauber Rocha, con un continuo montaggio intellettuale che si formalizza in un “eterno” ritorno omaggiando, ovviamente, la settima arte. La narrazione tiene nella prima mezz’ora soprattutto grazie ai registri musicali classici, tuttavia, una volta che lo spettatore fa suo il tempo diegetico e il meccanismo del linguaggio, ecco che il filo d’oro perde di fascino, e il tutto risulta bello ma prevedibile. Il vento di Masagão vive di slanci emotivi pensati e onesti tuttavia la sua operazione, pur essendo un sincero omaggio al cinema, risulta essere poco originale e coraggiosa.
(Ato, Athalo e vento); Regia: Marcelo Masagão; sceneggiatura:Marcelo Masagão; origine: Brasile, 2014; durata: 72’;