Billions (Stagione 1) - Teste di Serie

"Io sono come Dio: tutto dipende da ciò che voglio!"
Bobby ’Axe’ Axelrod
Esistono serie tv che deflagrano nel panorama televisivo mondiale sin dal primo episodio, in escalation di stupore e rimandi a volte stiracchiati a pietre miliari della serializzazione. Poi ci sono serie tv come Billions, che avanzano in punta di piedi dalle retrovie, quasi senza farsi notare e, quando meno te lo aspetti, te le ritrovi già cresciute e pronte al grande balzo verso la notorietà, dopo solo una stagione di dodici episodi. Come ci riescono? Semplice: hanno dalla loro un cast ristretto pieno zeppo di mostri da palcoscenico, una trama solida e articolatissima, ma in grado di proporre costantemente nuovi spunti e racchiudono nel loro petto un cuore nero, che batte per raccontare storie depravate e tragiche, in quanto fin troppo reali e accurate nel saper raccontare il cannibalismo capitalistico che sta divorando il mercato finanziario del nuovo millennio.
Billions (i miliardi, per l’appunto, quelli che si guadagnano speculando sulle vite altrui) prende forma dalle penne di tre brillanti sceneggiatori, Brian Koppelman, David Levien e Andrew Ross Sorkin che, decisi a scoperchiare il vaso di Pandora dell’alta finanza, costruiscono una tragedia moderna contrapponendo due opposti prototipi di maschio alfa: da una parte l’affascinante e ingovernabile Bobby ’Axe’ Axelrod, proprietario della Axe Capital, compagnia finanziaria specializzata in fondi speculativi, che ha fondato dopo essersi arricchito a seguito delle morti dei suoi soci durante l’attacco terroristico dell’11 settembre e, nell’angolo opposto del ring, Chuck Rhoades, procuratore distrettuale del distretto sud di New York, paladino della giustizia, con qualche vizietto sessuale, giusto per ricordare al mondo intero che nessuno è perfetto tra le mura amiche di casa, anche se certe inclinazioni private non sono passabili come metro di giudizio in rapporto all’operato di un infaticabile difensore della giustizia (ma vien da sè immaginare quanto tutto ciò gli costerà caro in futuro).
Se a impersonare i due vengono scritturati Damian Lewis (Axelrod) e Paul Giamatti (Rhoades), entrambi perfetti nei rispettivi ruoli, sguardo magnetico e temperamento focoso il primo, ossessivo e machiavellico il secondo, i fuochi d’artificio sono assicurati: li confine tra bene e male viene valicato senza esitazioni e va in scena uno scontro senza alcuna esclusione di colpi (chi ha detto che si vince solo con le buone?) che pare l’ennesima diatriba tra bene e male, ma finisce presto col trasformarsi in una battaglia per il controllo del territorio, una guerra aperta tra due campioni infantili per decidere chi è meglio di chi. Non mancano gli intoppi, qualche retroscena scabroso, false piste e capricci da primedonne, ma Billions spinge lo spettatore a pensare che, quella annosa questione tanta cara all’universo supereroistico basata sulla certezza secondo la quale ognuno di noi possiede una nemesi da combattere, sia più veritiera di quanto si possa immaginare. E, accettando le regole del gioco (scorretto), si finisce con l’attendere a denti stretti la mossa successiva e quella ancora successiva, come spettatori ad assistere a un incontro tra gladiatori al colosseo.
C’è tutto un mondo marcio da scoprire li fuori, un mondo destinato al collasso, come le vite di chi gioca a guardia e ladri, accantonando ogni aspetto etico, sputando sui principi morali che la società moderna dovrebbe paventare, pensando, al netto dei fatti, esclusivamente al proprio ego personale. Perché basta veramente poco per trasformare il proprio lavoro in una crociata tracimante superbia. E le conseguenze saranno devastanti. Il primo atto termina qui. Ma ci sono almeno un miliardo di motivi per sperare in una seconda stagione apocalittica.
(Billions); genere: drammatico; sceneggiatura: Brian Koppelman, David Levien, Andrew Ross Sorkin; stagioni: 1 (in corso); episodi prima stagione: 12; interpreti: Damian Lewis, Paul Giamatti, Maggie Siff, Malin Åkerman, Toby Leonard Moore, David Costabile, Condola Rashād; musica: Eskmo; produzione: Best Available! TBTF Productions Inc.; network: Showtime (U.S.A., 17 gennaio-10 aprile 2016), Sky Atlantic (Italia, giugno 2016); origine: U.S.A., 2016; durata: 60’ per episodio; episodio cult prima stagione: 10x01 - Quality of life
