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Venezia 71- Binguan (Una bara da seppellire)

Pubblicato il 30 agosto 2014 da Filippo Baracchi

VOTO:

Venezia 71- Binguan (Una bara da seppellire)

Atmosfere surreali per questo noir che si svolge in un paesino sperduto tra le montagne cinesi.

L’oggetto misterioso è una bara gigantesca all’interno del quale non sappiamo chi sia stato sepolto.
Attorno a questa si sviluppano tre storie che hanno dei risvolti particolari: presunte sparizioni, morti e tentati omicidi.
La prima storia è quella del giovane Xiao Zongyao, che in lite con il proprio padre, fugge da casa. Però nella fuga uccide accidentalmente un teppistello locale.
La seconda storia è quella della giovane Huang Huan, che dopo aver subito una violenza domestica, decide assieme all’amante di pianificare l’omicidio del marito.
L’ultima vicenda, che fa da collante alle precedenti, è quella del capo villaggio del paesino: prossimo a ritirarsi in pensione, è convinto della scomparsa ormai certa del figlio, ma un evento straordinario lo farà ricredere.

Contaminando generi differenti, l’intento del film è principalmente quello di criticare il provincialismo della comunità cinese.
Purtroppo il risultato è scadente, dal momento che la regia risulta, proprio a livello di testo, assente.
Molte situazioni ridicole vengono proposte per dare una soluzione alla trama, che però a metà film risulta già prevedibile (basta citare la scena dell’amplesso della tra i due amanti a suon di cellulare).
Insomma vista la lunghezza della pellicola sicuramente un chiaro punto di vista del regista avrebbe giovato alla storia e agli stessi spettatori.

L’opera prima di Xin Yukun, che ha aperto la SIC-Settimana della Critica a Venezia 71, risulta un film che forse non c’entra nulla con questa sezione (come è già accaduto negli anni passati alla SIC, sempre con le pellicole orientali).
E in questo caso non c’entra la nazionalità della pellicola, ma semmai la conoscenza del linguaggio cinematografico (altra nota dolente è la musica che compare in modo accademico e sempre prevedibile).
Insomma registi come Johnnie To sono sicuramente un’altra cosa.
Il ritmo, per esempio, in quei film non manca...


CAST & CREDITS

(Binguan); regia: Xin Yukun; sceneggiatura: Xin Yukun; fotografia: He Shan; montaggio: Xin Yukun; musica: Zhang Lei; interpreti:Huo Weimin, Wang Xiaotian, Luo Yun, Yang Yuzen, Sun Li, Cao Xian, Jia Zhigang, Shao Shengjie, Zhu Ziqing, Wang Zichen; produzione: Ren Jiangzhou (Sea Level Production); origine: Cina, 2014; durata: 119’


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