Dirk Gently’s holistic detective agency (Stagione 1) - Teste di Serie

"Tutto è collegato!"
- Dirk Gently
Nella suite di un lussuoso hotel si consuma un’efferata serie di omicidi: la stanza è distrutta, ci sono corpi smembrati a terra e un gattino nero che viene raccolto da mani misteriose. Todd è un facchino che lavora per l’hotel e mentre sale in ascensore verso la suite incrocia lo sguardo con un doppione di se stesso. Tornato a casa, durante una lite con il proprietario riguardo l’affitto da pagare, viene assalito da un gruppo di vandali che gli distruggono l’appartamento. Sua sorella soffre di una malattia che la induce a credere di provare dolore nei modi più atroci. Todd non ha un soldo, non gli piace la sua vita e nasconde un passato di cui non andar fieri. Nel frattempo un gruppo di individui misteriosi e dai loschi propositi è alla ricerca di un macchinario per scambiare le anime da un corpo all’altro, mentre tengono in ostaggio una ragazza che si comporta come un cane e il loro capo sembra aver perduto un cane che potrebbe nascondere l’anima della ragazza. E quando tutto sembra non avere un nesso logico, Todd incontra Dirk Gently, un detective olistico che lo assume come suo assistente, convinto che tutto sia collegato nell’apparente inestricabile matassa di destini aggrovigliata con l’universo. Ma una killer psicotica è sulle tracce di Dirk, convinta che il suo destino sia quello di uccidere il giovane detective...
Un intreccio assurdo, personaggi altrettanto assurdi e un mistero da risolvere per il bene dell’universo: tutto questo e molto (moltissimo!) altro ancora è racchiuso nella prima stagione di Dirk Gently’s holistic detective agency, nuovissima serie, che poi tanto nuova non è (i fan ricorderanno una precedente trasposizione del 2002), adattata per il piccolo schermo da Max Landis, tratta da una fortunata serie di romanzi del geniale Douglas Adams (si, l’autore di Guida galattica per autostoppisti). Al centro della storia ci sono Todd Brotzman (Elijah Wood) e l’istrionico detective Dirk Gently (un ipercinetico Samuel Barnett, autore di una performance brillante), assieme a un parco di comprimari improbabile, in perfetta sintonia con il dispiegarsi fluido ma caotico degli eventi.
Trasporre un’opera di Douglas Adams non è mai facile, sia per gli intricati intrecci congeniati dal brillante e satirico scrittore, sia per il rischio di perdere di vista il fine ultimo dei suoi lavori, che nascondono sempre un messaggio aulico e nobile da veicolare grazie alle fantasmagoriche stramberie in cui vengono coinvolti i protagonisti della storia. E Dirk Gently’s holistic detective agency non si discosta da tale approccio: Max Landis (figlio d’arte del sommo John Landis) è abile nel decostruire gli eventi, smontandoli fino a ridurli in frammenti apparentemente privi di alcun nesso logico, lasciando che siano i personaggi a ritrovare quel filo conduttore, come nei più classici dei gialli, seguendo l’istinto, con acume, spirito d’osservazione e intraprendenza. La dicotomia azioni-scelte/destino è la chiave di volta per azionare il complesso congegno narrativo riproposto da Max Landis: Dirk, Todd e gli altri protagonisti sono spinti dal destino a incontrarsi e rivoltare le loro vite da cima a fondo, ma non rischiano mai di caderne in balia, perchè il destino esiste solo a metà ed è semplicemente la somma delle nostre azioni, e quando il caos prevale schiacciando speranze e certezza, spetta ai volenterosi riportare ordine, aiutandosi a vicenda.
Tutti i personaggi messi in piedi da Max Landis nascondono un passato annebbiato da scelte sbagliate o da prepotenze altrui e tra un’intuizione e l’altra, tra uno scontro e l’altro, ognuno di loro avrà modo di espiare i propri peccati, migliorando loro stessi, andando avanti, aggiustando ciò che appartiene al passato (nel senso più stretto del termine). Certo, al termine di questa prima stagione rimangono in sospeso molti aspetti che meritano adeguati approfondimenti (Chi è in verità Dirk Gently? Chi è e da dove viene l’assassina Bart? Chi e cosa si nasconde dietro il progetto militare segreto, nel quale sembrano invischiati anche i quattro vandali succhia-spirito?), ma ci sarà tempo e modo nel corso della seconda stagione; tuttavia in questi primi otto episodi si è lasciato molto più spazio all’investigazione, rispetto allo sviluppo integrale di alcuni personaggi (Dirk su tutti), ma pare chiaro che si tratti di una scelta di scrittura congeniata per tenere sospeso a mezz’aria il piacere della scoperta e le rivelazioni sul background dei personaggi che questa comporta.
Dirk Gently’s holistic detective agency è comunque in grado di coinvolgere lo spettatore grazie a un ritmo dinamico, rafforzato dall’inesistenza di passaggi a vuoto: ogni episodio nasconde almeno una seuqenza ad alto contenuto adrenalinico, senza che questa incattivisca il tono umoristico dell’opera, in bilico tra la fantascienza classica (viaggi nel tempo, congegni dagli effetti straordinari) e la commedia macchiata di giallo. Un equilibrio che non si spezza mai. E’ un buon inizio per Dirk Gently e l’amico Todd. Chissà cosa ha in serbo il destino per i due detective olistici?
(Dirk Gently’s holistic detective agency); genere: fantascienza, commedia, giallo; sceneggiatura: Max Landis; stagioni: 1 (rinnovata); episodi prima stagione: 8; interpreti: Samuel Barnett, Elijah Wood, Hannah Marks, Fiona Dourif, Jade Eshete, Mpho Koaho, Michael Eklund, Dustin Milligan, Miguel Sandoval, Neil Brown Jr., Richard Schiff, Kaitlyn Dever; produzione: Wow! Max He Really Did It!!! UTMK, Ideate Media, IDW Entertainment, Circle of Confusion, AMC Studios; network: BBC America (U.S.A., 22 ottobre-10 dicembre 2016), Inedita (Italia); origine: U.S.A., 2016; durata: 60’ per episodio; episodio cult prima stagione: 1x07 – Weaponized soul
