Escapo [graphic novel]
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Da Chaplin a DeMille, da Fellini a Jodorowsky, da Chagall a Botero, il circo è sempre stato un’affascinante cornice per l’immaginario di pittori, registi e autori che ne hanno colto il suo duplice aspetto: ludico, ma anche altamente drammatico. Ludico il circo lo è per sua stessa natura, perché nasce per divertire, meravigliare e per distogliere l’attenzione del volgo dal potere (come recitava il famoso detto latino panem et circenses). Ma proprio questo meccanismo paradossalmente ne svela anche l’altro lato della medaglia, quello più nascosto ma anche più autentico, il suo essere profondamente drammatico. Tanti, infatti, dietro la maschera del clown hanno sempre colto il lato malinconico di un essere che in fondo è un borderline, una semplice pedina di qualcosa che va oltre lo spettacolo e che viene usato solo per essere strumentalizzato. Nessuno riconosce mai l’autorialità o il talento artistico del circense, nessuno ne individua il lato umano dietro la maschera, piuttosto ognuno brama e ride del suo essere fenomeno da baraccone. Il circense vive sulla sua pelle il senso tragico e lirico che risuona nelle note de La donna cannone di De Gregori o nel tratto di Picasso della Famiglia di acrobati con scimmia. E quello stesso senso, forse meno lirico ma ugualmente tragico, caratterizza Escapo, il graphic novel di esordio di Paul Pope, che a distanza di oltre venti anni arriva in Italia grazie alla pubblicazione della Bao Publishing che ne realizza un’edizione a colori molto accurata e ricca di contenuti extra.
Pubblicata originariamente in USA nel 1995 dall’etichetta dello stesso autore, la Horse Press, in bianco e nero, Escapo è la storia di un circense, solo e innamorato, che sfida la morte ogni giorno, ma non sa vincere la sfida che è più cara al suo cuore: l’amore per un’altra circense. In quell’amore, in quella risposta che Vic aspetta dalla sua amata ad ogni esibizione, Pope ritrae il filo del trapezio della nostra vita, quei piccoli momenti in cui l’incertezza pone l’esistenza a metà strada tra il paradiso e l’inferno. Basta poco, un semplice attimo, per cadere da quel filo e schiantarsi al suolo. E così Vic, l’escapista, gioca con l’amore e la morte ad ogni sua esibizione. Anzi al contrario, sono la morte e l’amore a prendersi gioco di lui, perché il circense è appunto una semplice pedina, un banale meccanismo nella ruota del destino. Vic è la rappresentazione del moderno Prometeo incatenato, una rappresentazione che il disegnatore americano ritrae al contrario. Come al contrario, a testa in giù il protagonista appare sulla copertina. Vic è incatenato fin dall’inizio della storia (come ogni circense è incatenato al suo habitat itinerante) e la sua sfida per liberarsi è una lotta per farsi beffe della morte, per rubarle il fuoco sacro che ci fa stare in vita. Una lotta di un uomo solo e tragico, che a differenza dell’immortale Prometeo, sa che
“la vita di un uomo non si può riguadagnare una volta esalato l’ultimo respiro. Nessun potere terreno può recuperarla… questa è la legge della morte… e allora le sue ossa non saranno più tenute insieme da morbidi tendini… e allora la sua anima non si agiterà nella sua bocca… ma lui ha spento e ha fatto esplodere l’accecante luce della morte…”
Paul Pope, conosciuto in Italia per Battling Boy, Funziona una volta sola (sempre pubblicati da Bao), oltre ad essere apprezzatissimo disegnatore per la Marvel e per Batman – lavoro che gli è anche valso il prestigioso Eisner Award grazie al Batman: Year 100 – è un autore che riesce come pochi a far emergere la sua duttilità artistica e a sintetizzare atmosfere e approcci apparentemente lontani. Pope infatti – che mentre lavorava ad Escapo, leggeva L’Iliade e l’Antigone e vedeva film muti e dell’Espressionismo tedesco, da Murnau a Lang – si rifà al mito dell’eroe, in un’opera che già venti anni fa delineava il potenziale di un autore assolutamente profondo e originale. L’opera inoltre si apprezza anche dal punto di vista grafico grazie alla cura del volume cartonato, edito nel formato 21 x 29 cm, e che rende appieno l’inquietudine del tratto e l’intensità dei colori bilanciati dalle sfumature che esaltano le luci notturne e claustrofobiche delle esibizioni tra la vita e la morte.
Autore: Paul Pope
Titolo: Escapo
Titolo originale: Escapo
Traduzione: Leonardo Favia
Editore: Bao Publishing
Dati: 160 pp, cartonato
Anno: 2016
Prezzo: 19,00 €
Isbn: 978-88-6543-481-9
webinfo: [Scheda libro sul sito http://www.baopublishing.it/shop/de...]
