Prosegue al MAXXI la carrellata di incontri con le star del web, organizzata dalla rivista Wired. Prima Maccio Capatonda, poi i The Pills con Enrivo Vanzina e ora i The Jackal che incontrano Salvatore Esposito, il giovane attore di Gomorra-la serie, attore anche per i The Jackal nel secondo episodio della loro virale serie Gli effetti di Gomorra sulla gente.

A raccontare la genesi de Gli Effetti di Gomorra sulla gente è Ciro Priello, il volto noto dei The Jackal, “è stata colpa mia. Avevo visto la serie tre volte, poi sono entrato in ufficio e ho iniziato a recitare le battute di Gomorra”, lo incalza Francesco Ebbasta, uno dei registi, che racconta che ormai la sindrome di Gomorra si era impossessata dell’intero gruppo. Ognuno iniziava a parlare in Gomorrese, in ogni situazione, e la cosa metteva sistematicamente in difficoltà gli interlocutori di turno, e divertiva molto. Da lì poi l’idea strutturale della serie. Si parla molto di struttura e di organizzazione perché la cosa che colpisce di più di questi giovani video maker è la loro capacità organizzativa e il fatto che i loro prodotti, siano essi video per internet o commercials commissionati da aziende, organizzazioni ecc, nascano dopo un’attenta preparazione e costruzione narrativa. Salvatore Esposito sottolinea infatti che la grande capacità di questa serie web sia stata quella di togliere quella pesantezza tutta Italiana che viene messa addosso ad ogni cosa fatta bene, prendersi di meno sul serio e ridere semplicemente. Da qui si passa presto agli Effetti di Gomorra su una parte del pubblico italiano, quella più critica, e ad analizzare questi effetti è Salvatore Esposito. Le polemiche su Gomorra sono tutte sorte prima della messa in onda, dice Esposito, riferendosi soprattutto alle critiche che accusavano Gomorra di mitizzare la criminalità, come si fa a mitizzare personaggi che già esistono? si chiede Esposito, alla fine della serie Roberto Saviano mi ha scritto una bellissima mail, io gli ho risposto che per me lui è un eroe, il tipo di persona che la gente dovrebbe amare. Ci vuole coraggio a produrre una serie come Gomorra in Italia. La conversazione è molto vivace, le voci si sovrappongono, sembrano quattro amici che discutono al bar di argomenti seri. Sul coraggio intervengono tutti, è un tema che appassiona i giovani video maker, che auspicano un maggiore coraggio nelle produzioni televisive. Gomorra - la serie in effetti ha messo in evidenza i problemi della TV pubblica italiana, in cui si punta ancora troppo su prodotti come Don Matteo. “immaginate se noi domani andassimo alla Rai a proporre Breaking Bad” è la domanda provocatoria che pongono i The Jackal, “se in tv non c’è niente è normale che i giovani vadano sul web a guardare altre cose, in streaming”.

È evidente quindi che gli effetti di Gomorra si sentono un po’ su qualsiasi cosa, e invece, gli effetti di Gomorra su Salvtore Esposito? come prima cosa la perdita della privacy, all’inizio tutti pensavano che io veramente fossi figlio di qualche boss della camorra, vedevo quasi il timore nelle persone che volevano farsi una foto con me, poi i video dei Jackal hanno alleggerito anche questa tensione e allora continua Esposito, addirittura in autostrada vedevo le macchine che mi superavano e la gente mi urlava dal finestrino "Stai senza pensier... stai senza pensier..." e io urlavo "Statt accort... Statt accort.

E gli effetti di Gomorra sulla sua carriera? Dopo Gomorra mi hanno proposto di fare tutte cose uguali a Gomorra, ma che senso ha? Come diceva Robert De Niro, la carriera di un attore dipende dalle sue scelte, e io sono disposto ad aspettare il progetto giusto. Mentre cosa hanno in cantiere i The Jackal? Forse un film, anche noi abbiamo ricevuto solo proposte irricevibili, i produttori vogliono che noi riproponessimo sempre le stesse cose, anche qui, senza il coraggio di cambiare. Intanto domani esce il terzo episodio de Gli effetti di Gomorra sulla gente.