I NOSTRI FAVORITI DEL DANNATO 2020
Riprendiamo qui, dopo tanti anni, la piacevole abitudine di fare le liste a fine anno delle opere audiovisive, cinque per la precisione, che più sono piaciute alla redazione di Close-Up in questo terribile 2020. Come potrete notare, le scelte non sono state univoche e alcuni titoli nominati sono forse inaspettati. Meglio così - è un invito involontario a tutti noi, magari, a recuperarli. Anche in attesa che le sale possano riaprire al più presto - come ci auguriamo.
Con molti cordiali auguri di buona lettura e a tutti buon 2021 - che sia migliore del precedente (ma ci vuole poco). (G.Sp.)
Giovanni Spagnoletti (Direttore senior)
I’m Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman (il film più originale visto quest’anno, non necessariamente il più bello ma Kaufman è veramente uno sceneggiatore titanico e imprevedibile)
There is no evil di Mohammad Rasoulof (primus inter pares tra tre eccellenti film iraniani che hanno spopolato i Festival internazionali, questo a Berlino e poi Khōrshīd di Majid Majidi a Venezia e Botox di Kaveh Mazaheri a Torino)
Sylvester (Classici, copia ricostruita vista al Cinema ritrovato di Bologna)
The Queen’s Gambit
The Night of (repechage dal 2016 di una serie straordinaria ideata da Richard Price, Steven Zaillian con John Turturro)
Ps.: la serie turca Ethos che ancora non ho finito di vedere e che quindi non ho nominato, mi sembra di una importanza estrema anche e non solo da un semplice punto di vista antropologico. Veramente notevole già a metà visione.
Alessandro Izzi (Codirettore)
La vita straordinaria di David Copperfield di Armando Iannucci (anche perché è l’ultimo film che ho visto in sala)
Camp de Maci di Eugen Jebeleanu (Festival di Torino)
Notturno di Gianfranco Rosi
I predatori di Pietro Castellitto
Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (tra i classici)
Giovanna Maria Branca (direttore responsabile)
First Cow di Kelly Reichardt
Hopper/Welles di Orson Welles
Roubaix una luce nell’ombra di Arnaud Desplechin
Notturno di Gianfranco Rosi
City Hall di Frederick Wiseman
REDATTORI E COLLABORATORI
Francesco Belia
Dark (serie tv Netflix): La fantascienza classica incontra il folle gioco delle pulsioni umane
Tenet : Da Nolan innovative rappresentazioni dello spazio-tempo cinematografico
Volevo nascondermi : l’irrefrenabile pulsione creativa del pittore Ligabue in un film italiano di grande impatto visivo ed emotivo
The Eddy (Serie tv Netflix): la musica è vita in questa serie tv dall’alta qualità musicale e dalla forte carica drammatica
Soul: nuovo capolavoro Pixar in cui si riflette sulla „scintilla“ che anima la vita degli esseri umani
Eleonora Anna Bove
Volevo nascondermi di Giorgio Diritti
Favolacce di Fabio e Damiano D’Innocenzo
Ema di Pablo Larraín
Soul di Pete Docter
The Queen’s Gambit
Nicola Calocero
Il Barbiere di Siviglia di Mario Martone dall’opera di roma
Undine di Christian Petzold
What did jack do di David Lynch
Homemade - episodio di Paolo Sorrentino
Gara 6 della finale NBA Los Angeles - Miami
Stefano Colagiovanni
The new pope di Paolo Sorrentino
Better call Saul (Stagione 5)
We Are Who We Are di Luca Guadagnino
Mank di David Fincher
I’m Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman
Gianmario Di Risio
I’m Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman
Mank di David Fincher
Tenet di Christoper Nolan
To The Lake serie tv
The Affair serie tv (ultima stagione)
Carlo Dutto
The Lighthouse di Robert Eggers. „Ti consiglio di vederlo appena possibile, un gran film” detto, questa estate, direttamente da Willem Dafoe!
Parasite di Bong Joon-ho. Nonostante l’alfabeto Morse, sdogana al grande pubblico un pò di sana crudeltà sud-coreana.
Roubaix una luce nell’ombra di Arnaud Desplechin. Un polar quasi metafisico declinato ai nostri tempi.
Tenet di Christoper Nolan Tempo? Cosa è il Tempo?
Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Grazie, Elio
Matteo Galli
There is no evil di Mohammad Rasoulof (film iraniano che ha vinto a Berlino)
Gunda di Viktor Kossakovsky (doc.)
Persona (classico)
due serie:
Ethos
The Queen’s Gambit
Monia Manzo
Volevo nascondermi di Giorgio Diritti
Favolacce di Fabio e Damiano D’Innocenzo
Tenet di Christoper Nolan (più che altro per la presenza attoriale di Robert Pattinson)
The Queen’s Gambit
The Crown
Supplenti:
Barbarians (recitazione in latino e rivelazione del nostro Gaetano Aronica, finora teatrante stimato ma non famoso)
Undine di Christian Petzold
Sabrina Mascellari
Parasite di Bong Joon-ho
Tenet di Christoper Nolan
The New Pope
The Crown (Stagione 4, ma anche le precedenti)
The Queen’s Gambit
Sarah Mataloni
I’m Thinking of Ending Things di Charlie Kaufman
Ethos
The Queen’s Gambit
The Kominsky method
Soul di Pete Docter
Mazzino Montinari
Ethos
The Boys
Tales from the Loop
per quanto riguarda i prodotti seriali;
City Hall di Frederick Wiseman
Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh
per quanto riguarda quelli cinematografici.
Anton Giulio Onofri
Richard Jewell di Clint Eastwood
We Are Who We Are di Luca Guadagnino
Guerra e pace , di D’anolfi e Parenti
Fireball di Werner Herzog
- Al capone di Josh Trank
Francesca Pistocchi
Assandira di Salvatore Mereu (Venezia 77)
Notturno di Gianfranco Rosi (Venezia 77)
Nomadland di Chloé Zhao (Venezia 77)
Botox di Kaveh Mazaheri (vincitore del Torino Film Festival)
Street Scene (per i classici restaurati, retrospettiva su King Vidor della Berlinale)
Fabiana Sargentini
Shtisel (Netflix)
Sex education (Netflix)
The Romanoffs (Amazon prime)
200 meters di Ameen Nayafeh (film Giornate degli autori Venezia)
Distant Thunder (1973) di Satyajit Ray (retrospettiva Festa del Cinema di Roma)
Edoardo Zaccagnini
Se succede qualcosa vi voglio bene (corto) di Michael Glovier e Will McCormack
Statio Orbis 27 marzo papa Francesco San Pietro
Unorthodox (serie tv)
Figli di Giuseppe Bonito
Parasite di Bong Joon-ho