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Invisible Film Festival: premiati con maggiore visibilità

Pubblicato il 1 ottobre 2007 da Mario Bove


Invisible Film Festival: premiati con maggiore visibilità

Undici i premi consegnati il 22 settembre dall’organizzazione di del primo Invisible Film Festival di Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno. Dei riconoscimenti intitolati all’attore e cantante Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello (originario della città campana), otto sono stati conferiti dalla giuria presieduta dalla sceneggiatrice Anna Pavignano e tre dagli studenti delle scuole superiori di Cava. 10 film italiani in concorso, scelti fra una rosa di cinquanta produzioni, selezionati per qualità e contraddistinti dal comune denominatore dell’“invisibilità”. Oltre alla classica inconsistenza materiale della celluloide, la sua trasparenza animata dalle immagini in movimento, le opere prescelte sono state spesso penalizzate dalla grande distribuzione cinematografica, vincolate ad un ingiusto oblio. Una seconda chance per vedere lavori di tutto rispetto, messi in secondo piano da pure questioni di marketing.

La rassegna ha impegnato gli spettatori dal 18 al 22 settembre, serata di gala dedicata alle celebrazioni dei vincitori. Il premio Farfariello per il miglior film è stato consegnato da Michele Placido a Pietro Reggiani, autore de “L’estate di mio fratello”, delicata opera sul rapporto conflittuale fra un bambino ed il suo fratellino prossimo alla nascita. Riconoscimenti anche per gli attori protagonisti Violante Placido ne “Il giorno più bello”, per il compassato Neri Marcorè in “Baciami Piccina”, per gli interpreti non protagonisti Rosaria De Cicco, accanto a Valeria Golino nell’intenso “La guerra di Mario” e per Vincenzo Salemme, l’istrionico teatrante e truffatore di “Baciami Piccina”. Premiato dagli studenti anche il piccolo protagonista de "La guerra di Mario" Marco Grieco, accompagnato sul palco dall’emozionatissima mamma.

La manifestazione ideata da Pasquale Falcone, noto animatore delle notti metelliane nonché regista di “Amore con la S maiuscola”, ha proposto un nuovo modo di vivere il centro cittadino. Le proiezioni si sono infatti tenute lungo il corso principale del centro storico cittadino, fra due file di antichi portici. Sono state allestite delle sale all’aperto che, nella loro semplicità ed evanescenza, hanno restituito l’emozione dei “cinematografari” pionieri che viaggiavano fra i paesi nel primo ‘900, portando nuove immagini e nuovi sogni agli occhi di chi ancora non conosceva l’invenzione dei Lumiere. Un furgone attrezzato con un proiettore ha illuminato i quattro schermi delle “sale” dedicate a Gassman, Pasolini, Troisi e Fellini. Visioni, ma anche dibattiti con gli esperti del settore sui temi della distribuzione, la produzione a basso costo e tecniche digitali, il ruolo dello sceneggiatore nel contesto italiano. Accanto al festival cinematografico, anche l’oscar della vetrina, competizione organizzata per coinvolgere anche i commercianti del centro. L’ottima regia delle serate, il grande richiamo di pubblico, la qualità degli incontri e delle opere in gara hanno salutato con favore la prima edizione di questo nuovo festival campano.


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