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Ischia Film Festival 2008

Pubblicato il 22 giugno 2008 da Matteo Botrugno


Ischia Film Festival 2008

Nato nel 2003 per volere del direttore artistico Michelangelo Messina, l’Ischia Film Festival è una rassegna che punta alla scoperta di realtà cinematografiche che hanno saputo valorizzare le diverse location in cui i film sono stati girati. Questa idea si sviluppa sulla base di una riflessione su paesaggi, territori, nazionali e non, e di un’attenta analisi delle diverse identità culturali che sono alle fondamenta di film di fiction e documentari.
Il programma di quest’anno è costruito in maniera tale da far sì che l’aspetto “location” possa essere visto da diverse angolazioni e analizzato in modi differenti: nelle diverse sezioni del festival, dal focus “Scenari Euromediterranei” a quello “Location Mare”, si ravvisa una scelta di corti e lungometraggi in cui il territorio diviene vero e proprio protagonista dell’opera cinematografica; interessante e quanto mai azzeccata in questo momento storico, è la scelta di una sezione dedicata alla “Location Negata”, con la presenza di lavori ambientati in territori (come l’Iraq ad esempio) teatro di guerre e carestie. Importante inoltre sarà la sezione “Product Placement”, in cui si proporrà di valutare, con gli operatori, le migliori strategie per assicurare un futuro proficuo e di qualità per Cinema, Aziende e Istituzioni.
L’Ischia Film Festival non propone solamente uno sguardo alle location cinematografiche, ma anche attesi dibattiti sul cinema con chi il cinema lo fa. Saranno presenti nell’arco della rassegna diversi nomi nuovi del cinema italiano contemporaneo, particolarmente attenti ad inserire le loro storie in un contesto territoriale e culturale ben definito, come Vincenzo Marra, Edoardo Winspeare e Francesco Munzi, che interverranno parlando dei loro lavori, cercando di analizzarne i diversi aspetti con il pubblico.
In un periodo particolarmente difficile per il cinema italiano, seppur rivitalizzato da boccate di aria fresca grazie ai recenti contributi dei “soliti” Garrone e Sorrentino, la rassegna di Ischia propone una ventata di novità e uno sguardo originale non solo sul territorio come set naturale, ma anche su un cinema nostrano bisognoso di ritrovare se stesso proprio partendo dalle sue radici. E non è un caso se la riscoperta della location come “protagonista” avvenisse proprio in Campania che mai come in questo periodo ha necessitato un’attenzione diversa da quella i media generalmente propongono. Ci auguriamo che la sesta edizione della rassegna sia solo il primo passo verso un percorso che torni a nobilitare il cinema italiano e l’attenzione sulle location naturali e sull’ambiente.


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