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La Vita al tempo della Morte

Pubblicato il 23 maggio 2011 da Annalaura Imperiali


La Vita al tempo della Morte

Cosa succede quando la crisalide di un bruco è soggetta a quella misteriosa e affascinante metamorfosi che la fa “risorgere” e diventare farfalla?

Cosa succede quando il rumore dirompente dell’acqua delle cascate naturali penetra nei timpani infondendo una sensazione visivo-uditiva del “Panta Rei” di eraclitea memoria?

Cosa succede quando un ragazzo si tuffa da una certa altezza, a picco sugli scogli, nel mare sottostante rischiando e fregandosene del pericolo e del labile confine tra la vita e ciò che c’è oltre quest’ultima?

Fondamentalmente nulla. O meglio…

Il nulla, condizione essenziale dell’esistenza umana e soprattutto della fine di quest’ultima, implica il tutto della vita e della pienezza. Il nulla è sia la rassicurante risposta che dà la natura di fronte ai propri meravigliosi e spontanei meccanismi, sia l’incolmabile paura radicata nell’essere umano, che si manifesta nella rassegnata accettazione, da parte di chi soffre, di ciò che capita per via di un disegno più alto e assolutamente insondabile che ci racchiude e ci trascende in maniera immensa.

La vita al tempo della morte, pellicola divisa in tre parti di cui la prima alla scoperta del selvaggio e del mondo naturale; la seconda alla ricerca di un senso nelle malattie terribili di chi è, quasi sicuramente, in fin di vita e di conseguenza al momento della resa dei conti; la terza alla ventura tra gli arnesi, metallici e non, da riordinare in un garage dall’aspetto comune.

“Astrazione, parole e cuore. Un viaggio estremo ai confini del linguaggio”. Così definito in modo tanto sintetico quanto calzante, questo film dalla patina velata e angosciante di Andrea Caccia, mette in risalto la distanza (incolmabile?) tra chi ha davanti agli occhi la vita e chi la morte. Nel limbo dei sospesi che meditano e soffrono, quello che più spaventa non è la fine ma il tratto di strada da percorrere che distanzia dalla fine.

Cosa c’è dopo ad aspettarci? Cosa ne sarà di noi? Cosa faranno quelli che rimangono e nei quali lasciamo un vuoto senza precedenti? Cosa vuol dire, in fondo, che vale la pena vivere la vita e viverla fino in fondo?

Interrogandosi sul senso profondo del suo stesso progetto, Andrea Caccia solo a distanza di parecchio tempo dalla realizzazione effettiva di questa pellicola comincia a darsi delle risposte: “La morte è esigente, richiede silenzio, pazienza, forza e meditazione. Una meditazione che a volte sconfina nella paura. Paura di svelarsi, di scoprirsi deboli, di chinarsi di fronte al destino. Più volte sono stato sul punto di abbandonare per paura. Poi ho compreso che nulla è come la morte… se non la vita stessa.”

E allora tutto quello che è necessario è non fermarsi. Perché finché si ha qualcosa da fare, come dice una delle donne intervistate nel documentario, la morte può aspettare e l’attaccamento alla bellezza della vita vince su tutto e continua a far viaggiare e a portare lontano.


Regia: Andrea Caccia; Soggetto: Andrea Caccia; Sceneggiatura: Andrea Caccia; Fotografia: Massimo Schiavon; Montaggio: Marco Duretti; Musica originale: Bruno Dorella; Operatore: Massimo Schiavon, Andrea Caccia, Cristian Dondi; Montaggio del suono: Fabio Coggiola; Colore e disegni animati: Marco Fantozzi; Interpreti (in ordine di apparizione) ATTO PRIMO: I ragazzi dei Laghi della Lavagnina, ATTO SECONDO: Margherita Bassoli, Silvia Boffelli, Cosima Brillante, Rossana Brioschi, Isabella Colajanno, Barbara Colson, Carlos Cornejo, Dario Manzoni, Angela Porcelli, Salvatore Sauro, Salvatore Telese, ATTO TERZO: Massimo Caccia, Andrea Caccia, Germana Rosina, Filippo Caccia; Produzione esecutiva: Erica Gianesini; Produzione: RoadMovie (Cesano Maderno - MI) | Andrea Caccia con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e della Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario - produzione aprile 2007 e post produzione settembre 2008) | con il supporto di Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano, Hospice Virginio Floriani, Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della carità Novara, Hospice di Galliate (NO)Distribuzione/DiffusioneRoadmovie srl - Via Fara 7 Milano (MI) T/F +39 0362 690081 roadmovie@roadmovie.it.


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