Le star internazionali al Giffoni Experience

La volta celeste del GEx ‘09 ha fatto vedere le sue stelle in pieno giorno durante le due settimane di festival, dal 12 al 25 luglio. Anche in questa 39a edizione si è infatti ripetuta la passerella delle celebrità internazionali invitate per la giovane giuria nella cittadella del cinema di Giffoni Valle Piana. Una delle particolarità della manifestazione campana è quella di ospitare nomi illustri della settima arte che giungono qui espressamente per incontrare i ragazzi e rispondere direttamente alle loro curiosità, non per promuovere eventuali film in uscita.
Il carattere di una persona può essere a volte desunto più dal suo passo che dalle frasi di circostanza che riccamente addobbano questi momenti. E così nessuna delle celebrità è sfuggita all’occhio dei curiosi accorsi per la tradizionale incetta di firme e fotografie. Con delle movenze slanciate, Eva Mendez ha dato fuoco alle polveri il 17, calpestando il sentiero rosso che segnava lo spazio da percorrere fra il palco del photocall, la sala conferenze ed la grande sala Truffaut dove erano in fremente attesa i giurati. Dopo un rapido saluto ai ragazzi del Masterclass, laboratorio didattico di corti, divertita ed entusiasta per il calore degli oltre 1000 piccoli fan, l’attrice cubana ha parlato ai ragazzi del suo presente, incoraggiando tutti a lavorare sodo per realizzare i propri sogni e confessando di non avere tabù. Passo sensuale, svelto e compiaciuto.
Il 18 luglio è stata la volta di Baz Luhrmann, regista di Romeo + Giulietta, del musical Moulin Rouge e del kolossal Australia, dedicatosi soprattutto al workshop con i ragazzi di Masterclass. Non pochi attendevano una risposta su un eventuale remake di Barbarella (a dire il vero i più “grandicelli” fra i presenti), film di fantascienza del ’68 con Jane Fonda. “Il remake di Barbarella per ora rimane ancora un’idea –spiega - ne ho parlato con Dino De Laurentis”, mentre più concreto sembra essere la riedizione del Grande Gatsby, pellicola del ’74 che ha portato sul grande schermo l’accoppiata Redford-Farrow. Il regista ha spiegato che ne ha parlato “con Francis Ford Coppola, che è l’autore della sceneggiatura originale, ed è uno dei progetti che sto sviluppando insieme ad altri”. Passo sicuro e ben meditato.
Spazio il 20 per altri due nomi di Hollywood, Naomi Watts affiancata dal compagno Liev Schreiber e dai due figli. L’impegno al Giffoni Experience della bionda protagonista di Mullholand Drive di Lynch e dei due the Ring ha preceduto di qualche settimana il primo ciak per il prossimo film londinese di Woody Allen. L’attrice ha parlato non solo del suo impegno con il nevrotico regista newyorkese, ma anche della storica amicizia che la lega alla Kidman e del remake di Uccelli di Hitchcock, diretto questa volta da Michael Bay. Curiosità, l’attrice è riuscita appena a dissimulare il dolore alla schiena per uno strappo muscolare procuratosi poco prima di arrivare a Giffoni nell’atto di sollevare uno dei due figli. Nonostante questo lieve infortunio, non ha cambiato la tabella di marcia e si è mostrata più che disponibile di fronte a giornalisti e giurati. Schreiber, attore e regista, non ha sfigurato affatto accanto alla bellissima moglie, suscitando le grida di entusiasmo dei ragazzi che lo ricordano soprattutto per l’ultima prestazione al cinema nei panni di Sabretooth nel film X-Men le origini. Passo giustificatamene incerto lei, saldo e felino lui.
In scena il 22 luglio una delle più apprezzate “belle e tenebrose” del panorama cinematografico mondiale, la giovane Christina Ricci che, a dispetto della usuale immagine dark che l’ha portata alla ribalta con Casper, la Famiglia Addams o Buffalo 69, ha fatto sfoggio di una chioma color grano, ampi sorrisi ed una frangetta alla Cleopatra. Eterea sullo schermo, la Ricci si è mostrata sfuggente quando non telegrafica in numerose risposte. La 29enne ex enfant prodige ha parlato delle sue prossime apparizioni sui set di Born To Be A Star di Tom Brady, storia di un ragazzo figlio di registi porno incapace di seguire le orme dei genitori, e New York, I Love You con Orlando Bloom, Shia LeBouf, Natalie Portman e Ethan Hawke. La Ricci ha parlato anche del suo passato, partendo dal suo rapporto proprio con un’altra ospite del GEx: "Quando ho conosciuto Wynona Rider avevo 9 anni e lei 18. E’ stata come una sorella maggiore per me e mi ha insegnato molte cose, anche cose che non si insegnano a una ragazzina di 9 anni. Ora però ci siamo un po’ perse di vista”. Ha ricordato poi la sua esperienza ne La famiglia Addams, film che l’ha consacrata nell’Olimpo hollywoodiano: “E’ stata una delle più belle esperienze della mia vita”. Vorrebbe diventare una regista ma, al momento, non si tira indietro di fronte a ruoli anche fuori genere, come l’insolita storia della ragazza con il naso di maiale in Penelope. Non cammina ma scappa lesta, piacevolmente stressata.
Ed alla fine venne Wynona Ryder, la più attesa fra le celebrità. Arrivata a Giffoni il 25, il giorno dei saluti, la star si è dimostrata la più bizzosa dell’ edizione. Ha annullato interviste, imposto alla stampa domande che non si potevano fare come ad esempio sulle sue disavventure giudiziarie e sui tabù, ha chiesto un’organizzazione meticolosa degli appuntamenti che ha poi elegantemente disdetto all’ultimo momento. Ma, una volta arrivata, non si è tirata indietro ha risposto a molte domande. Fragile e fatale, la Ryder ha dispensato lacrime, a suo dire, incontenibili per l’emozione trasmessa dai ragazzi delle giurie. Ma l’attrice a sorpresa ha anche riservato alcune riflessioni sull’attuale situazione politica americana: “Ci sono periodi bui in cui c’è un’aria puritana anche nel cinema –dice- Spero che in questa nuova era, con Barack Obama si allontani questo clima che ha caratterizzato l’America di George Bush e soprattutto di Bush padre... Adesso –ha concluso- sento che qualcosa cambierà”. Le domande dei giovani spettatori sono state anche l’occasione per guardare al passato: “Quando avevo vent’anni ho iniziato a girare film ma a quell’età ci sono molti cambiamenti, spesso ero stanca e triste, mi sentivo anche sola, è stata dura confrontarmi con i miei amici che invece avevano problemi per pagare l’affitto. Il mio problema era scegliere che film fare. Spesso mi sono sentita in colpa per questo”. Infine, una piccola confessione a margine dell’incontro: Daniel Day Lewis è stato il partner che ha baciato con più piacere in un film. Piccoli passetti brevi come un passero spiumato che indossa scarpette di cristallo.
GIFFONI 2009 – VENERDI’ 17: EVA MENDEZ E IL CAMBIO DELLA GUARDIA

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