Libri: Concepts – Cinema

Le parole sono già immagini (e suoni), perché da queste nascono e perché verso queste tendono; ma le immagini sono restìe a raffigurarsi attraverso le parole, perché sono discorsi che sanno pronunciarsi anche andando al di là di quest’ultime.
Eppure sia il cinema che la letteratura rappresentano l’evasione nella visione, sia quando si raccontano attraverso la poesia che tramite la prosa. E così come il cinema può esistere grazie alla letteratura e al giovamento che ha trovato in essa, questa ha saputo incamminarsi lungo nuove strade, in seguito all’avvento dell’immagine in movimento e della successiva completa audiovisualità.
Tale rapporto simbiotico può anche toccare un culmine quando raggiunge la dinamicità dello scambio paritario e continuo, così come ci viene mostrato nell’iniziativa editoriale ‘CONCEPTS – Cinema’, organizzata dalla ARPANet e giunta ormai alla sua seconda edizione. La casa editrice milanese, attraverso la collana CONCEPTS (nelle sue diverse diramazioni fra Musica, Letteratura, Arte e Cinema) vuole ri-delineare i confini dell’ispirazione letteraria: si propone, infatti, di tracciare un panorama completo dei percorsi della creatività, concentrando l’attenzione sui motivi ispiratori dai quali un’opera prende vita e assume una propria dimensione autonoma e originale.
Per cui non tanto una stanca trasposizione su carta di materiali già noti, bensì il riaffiorare di un’opera che ha talmente impressionato la sensibilità dell’autore, da diventare presenza inestinguibile nella sua mente, tale da rendere necessaria una sua restituzione al mondo esterno, ma in una forma altra che, magari, potrà essere genesi di un’altra nuova forma. E così via, in un gioco di rimandi e trasmutazioni.
Ha destato un certo interesse la maggior parte dei racconti e delle poesie presenti nel volume: non si può, allora, non menzionare almeno alcune opere.
Perché le trasformazioni gen(et)iche nel cinema di Cronenberg sono basi per un lavoro assai stimolante da parte di Rita Ricucci in Ali di mandorle. Così come giunge a una piccola perfezione la meraviglia suscitata da Cronaca medioevale di un evento inatteso di Giovanni Nigro, ispiratosi a Old boy di Park Chan Wook. Mentre è segnato da una tragica ironia il ribaltamento dell’amore già visto in Casablanca, quando viene riletto da Euro Carello in La odio, la pioggia. Così come risultano essere assai partecipi, con un certo sentimento di tristezza, i racconti messi in atto da Antonio Pettierre sugli Angeli cadenti ne L’isola di Kim-Ki Duk e su un padre e una figlia persi nel Tokyo Sunshine alla ricerca di Una storia vera. Per finire con il nichilismo fanta(?)scientifico narratoci da Simone Giusti nell’intermezzo di Felicità sintetica, tratto dal suo romanzo Nowd: notte elettrica cyberpunk che vede un neo Jena/Snake Plissken cosciente e cinico membro di una distopìa, per evadere dalla quale non basterà fuggire da New York: perché il mondo intero è già New York.
ARPANet ha recentemente dato vita anche alla collana ‘miniCONCEPTS/Le dimensioni alternative dell’ispirazione’, ossia pubblicazioni in formato pocket legate alla collana madre, dal costo di 2€, nelle quali vengono riproposti i migliori racconti e romanzi brevi dalle varie ramificazioni di CONCEPTS.
Chi volesse cimentarsi con l’ardua arte del raccontare attraverso le parole, potrà indirizzare il suo browser verso il sito della Collana Concepts books per cercare di diventare un autore ARPANet ed essere pubblicato nelle prossime edizioni di CONCEPTS.
Autore: AA.VV.
Titolo: Concepts – Cinema
Editore: ARPANet
Pagine: 236
Prezzo: 14.00€
