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Libri - Pupi Avati

Pubblicato il 28 marzo 2008 da Antonio Spera


Libri - Pupi Avati

Non la solita monografia critica né un classico libro-intervista, ma un ritratto intimo e profondo di un autore attraverso le sue stesse parole e tramite analisi e saggi sul suo cinema. Il testo di Simone Isola su Pupi Avati si pone come obiettivo quello di fornire un quadro completo dell’attività cinematografica e della vita del regista di Il nascondiglio, lasciando l’intervista come l’elemento portante ma ritagliando per essa solo la prima parte del lavoro, tenendo lo spazio nella seconda per saggi critici che scavano dietro le storie e dentro lo stile dei film dell’autore emiliano.
La scommessa editoriale è quella, innanzitutto, di trattare nello specifico un personaggio che sì sforna ormai un film a stagione anche con buoni successi al botteghino ma che, nonostante lavori costantemente nel cinema da ormai quarant’anni, ancora non viene considerato un autore a tutto tondo. Avati infatti, sebbene sia un cineasta che sa spaziare tra tutti i generi senza alcuna difficoltà e che vanta svariate partecipazioni a festival internazionali, viene positivamente criticato non tanto per essere stato regista di capolavori quanto per il modo con il quale mette a disposizione dell’arte cinematografica il suo mestiere e la sua tecnica.
Dopo la lettura del libro ci si rende conto che la scommessa è stata vinta. Fondamentalmente per due motivi. Inizialmente perché dalle righe del testo traspare perfettamente l’anima del regista bolognese, soprattutto attraverso le sue stesse testimonianze ed i suoi racconti. In secondo luogo, perché essa risulta perfettamente giustapposta e confrontata con la sua immagine cinematografica. Questo risultato viene raggiunto grazie al modo con il quale è impostata l’intervista ad Avati - domande precise che spingono il cineasta a raccontarsi e che lo portano ad alternare racconti di aneddoti del passato a confessioni autoriali - e grazie all’acume critico ed analitico dei saggi della seconda parte del testo.
Abbiamo parlato di due parti, la prima costruita sull’intervista (oltre ai racconti di Avati è riportato anche un breve colloquio con Giovanni Bruzzi, noto pittore che ha collaborato alle sceneggiature dei film sul poker), la seconda composta da saggi di vari autori. E’ però improprio parlare di questa divisione. Infatti, il libro di Isola presenta comunque un suo percorso unitario, in cui le parole di Avati e lo studio critico sul suo cinema rappresentano due step complementari al fine di una comprensione completa della sua arte cinematografica.
La sensazione, a fine lettura, è quella di essersi trovati di fronte (inaspettatamente) ad un’analisi originale di un regista ed un cinema su cui di solito ci si interroga poco e del quale finalmente siamo riusciti a conoscere qualcosa in più.


Autore: Simone Isola
Titolo: Pupi Avati
Editore: Sovera
Collana: Ciak si scrive – I protagonisti
Dati: pp. 170
Anno: 2007
Prezzo: 14,00 €
webinfo: Sito Sovera edizioni


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