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Roma 2016 - Tramps

Pubblicato il 17 ottobre 2016 da Stefano Colagiovanni

VOTO:

Roma 2016 - Tramps

L’amore, si sa, è nell’aria e spesso si diverte a giocare a rimpiattino con le circostanze della vita. Quello che accade a Danny ed Ellie (un dinoccolato e spontaneo Callum Turner, affiancato da una Grace Van Patten ruvida fuori, ma tenera dentro) nel nuovo film di Adam Leon: lui, giovane chef immigrato polacco, per aiutare il fratello in un “lavoretto pulito”, lei, ex cameriera in uno strip club, per guadagnare la somma necessaria per poter cambiare vita, finiscono per combinare un mezzo pasticcio e si vedono costretti a correre a destra e a manca per i lussuosi sobborghi di New York, alla ricerca della valigetta da prendere in custodia; entrambi sono insoddisfatti delle loro attuali vite e, al contempo, impossibilitati a voltare pagina (Danny intrappolato da una famiglia quasi allo sbando, Ellie priva di quella solidità economica necessaria per trasferirsi altrove). Fino a che il rapporto professionale tra i due non si trasforma in qualcosa di più profondo...

Adam Leon dirige una commedia degli equivoci sentimentale, decentrata in un contesto scenico anomalo per lo standard attuale: la metropoli viene messa in secondo piano (per ovvie necessità di trama), spostando l’attenzione su paesaggi verdeggianti e meno caotici; Tramps si trasforma in un road-movie spensierato e addolcito dai modi garbati e disillusi dei due protagonisti, che impreziosiscono una pellicola infondendo un lieve apporto di personalità scenica. Quel che preme al regista è mostrare una condizione giovanile precaria nella società odierna, che soffoca le flebili ambizioni di chi ancora non ha avuto modo di trovare un proprio posto nel tessuto sociale: in Tramps (traducibile in “vagabondi”, a indicare sia la meccanica narrativa, sia la precarietà individuale dei protagonisti), tuttavia, l’evoluzione sentimentale di Danny ed Ellie sovrasta in maniera netta e fuori luogo una riflessione più marcata sugli aspetti negativi e impastoianti della società, che trasmette ai più giovani una cupezza d’animo che grava come un macigno sulle loro ambizioni.

Da questa mancanza di spregiudicatezza, Tramps ne esce indebolito a livello concettuale, proponendosi come un passatempo per amanti del sentimentalismo imbellettato di eccessivo buonismo e clichè cari al genere. Ed è un vero peccato, considerata la brillante intuizione di Leon in merito al plot, nonché perdendo per strada la possibilità di esternare un personale punto di vista sull’argomento, limitandosi a una manciata di luoghi comuni iperinflazionati, sterili e, a volte, perfino irritanti (Ellie insulta un uomo solo perché guida un SUV...ma per quale motivo un possessore di un SUV dovrebbe essere un “coglione” senza appello?).
Troppo superficiale nella ricerca di una riflessione di fondo. L’amore, in questo caso, non basta.


CAST & CREDITS

(Tramps); Regia: Adam Leon; sceneggiatura: Adam Leon, Jamund Washington; fotografia: Ashley Connor; montaggio: Morgan Faust, Sara Shaw; musica: Nicholas Britell; interpreti: Callum Turner, Grace Van Patten, Michal Vondel, Mike Birbiglia, Louis Cancelmi, Margaret Colin, Mariola Mlekicki, Tashiana Washington, Rachel Zeiger-Haag; produzione: Animal Kingdom, Rooks Nest Entertainment; origine: U.S.A., 2016; origine: 83’


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