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Romanzo famigliare - Fiction Italia

Pubblicato il 10 gennaio 2018 da Valentina Holtkamp


Romanzo famigliare - Fiction Italia

Romanzo famigliare, la prima fiction di Rai Uno del 2018, segna l’esordio di Francesca Archibugi nella serialità televisiva contemporanea. La regista aveva già lavorato per la televisione nel 2004 con Renzo e Lucia, ma qui si tratta di qualcosa di completamente diverso, come afferma lei stessa nell’affollata conferenza stampa di presentazione: “quello era un vero film TV di poco più di due ore, qui si parla di 600 minuti di storia”. Per l’Archibugi, regista di Mignon è partita e Gli sdraiati, è stata l’occasione per misurarsi con un pubblico più vasto ed eterogeneo attraverso una narrazione più popolare, ma soprattutto con un genere che negli ultimi anni ha rappresentato l’avanguardia del racconto per immagini. Il modello più immediato è quello delle grandi serie tv straniere, soprattutto americane, ma il riferimento fondamentale di questa operazione è la grande letteratura ottocentesca, a partire dal titolo che rappresenta un omaggio esplicito al Lessico famigliare di Natalia Ginzburg. La serie si rifà alla struttura dei grandi romanzi a puntate di Balzac, Dickens e Tolstoj e ha richiesto due anni di scrittura: “volevo fare una sorta di grande romanzo ottocentesco trasposto nell’epoca moderna, una specie di feuilleton”. Romanzo famigliare è una saga famigliare, un family drama che vede al centro del racconto la famiglia Liegi, una delle casate di origine ebraica più in vista di Livorno, impiegata in affari petroliferi e cantieri navali, in cui si confrontano una madre, Emma, interpretata da Vittoria Puccini, e la figlia Micol (la giovane Fotinì Peluso), che scopre di aspettare un bambino dal suo insegnante di clarinetto. Proprio Emma in passato aveva abbandonato la sua famiglia quando, rimasta incinta giovanissima, aveva deciso di seguire il marito Agostino (Guido Caprino), allora allievo dell’Accademia Navale e militare in carriera. Le cose cambiano proprio quando Agostino deciderà di accettare il trasferimento e fare ritorno a Livorno: Emma si confronterà con i fantasmi del passato nella città in cui è nata e dove vive il padre, Gian Pietro Liegi – interpretato da Giancarlo Giannini- con il quale non ha più rapporti da quando è fuggita sedici anni prima. Se è evidente la matrice letteraria del progetto, non si può negare lo sforzo da parte dell’Archibugi di rivitalizzare il racconto classico della fiction targata Rai con elementi più contemporanei; in questo senso ancora una volta il titolo ci può essere d’aiuto nel suo riecheggiare non solo il romanzo della Ginzburg ma anche un prodotto più vicino agli umori del pubblico giovane, quel Romanzo criminale targato Sky che ha segnato per la prima volta in Italia uno standard capace di competere con il mercato internazionale. Nella costruzione dell’impianto visivo è chiara la volontà di dare alla serie tv un respiro cinematografico e un’ambientazione fortemente realistica. Come sottolinea la regista nelle note di regia: “volevo che tutto fosse romanzesco, ma vero, per questo ho voluto inserire il mondo della Marina Militare, che con le sue regole, le divise, le navi, i piazzali, le albe in caserma e i tramonti sul mare, richiamasse allo spettatore quello che c’è di arcaico in ciascuno di noi”. Uno dei protagonisti della storia è senza dubbio Livorno, la città di Virzì certo, ma anche e soprattutto la sede dell’Accademia Navale, rappresentata dalla regista con un piglio quasi documentaristico, nella convinzione che “quando fai un racconto più veritiero e duro è più affascinante anche per i telespettatori avvicinarsi a quel mondo”. Le inquadrature eleganti donano un sapore di classicità ed esaltano la tradizione della vita della Marina Militare, la cui collaborazione, come ammette la stessa regista, è stata importante ma non esente da conflitti durante le riprese. Francesca Archibugi inoltre si dimostra ancora una volta maestra nel dirigere gli attori: da Giannini che da tempo cercava di lavorare con la regista romana a Vittoria Puccini che si è divertita a farsi trascinare “in questo mondo ’archibugesco’ fatto di conflitti, tradimenti, amori, legami indissolubili”. Un taglio fortemente cinematografico, dunque, che rappresenta uno scarto in avanti rispetto alla produzione media della fiction Rai e che può contare su facce credibili e ottime interpretazioni. Prodotta da Rai Cinema in collaborazione con Wildside. Romanzo famigliare andrà in onda su Rai Uno per 6 serate a partire dall’8 gennaio 2018. Come ha confermato alla presentazione il presidente della Rai, Monica Maggioni: "La fiction in questo momento è davvero uno dei punti chiave del racconto Rai"


(Romanzo famigliare – serie tv); genere: family drama; regia: Francesca Archibugi; sceneggiatura: Francesca Archibugi, Elena Bucaccio; episodi:12; interpreti: Vittoria Puccini, Guido Caprino, Fotinì Peluso, Giancarlo Giannini, Marco Messeri, Anita Kravos, Andrea Bosca, Anna Galiena; produzione: Rai Fiction, Wildside; network: Rai (Italia, 8 gennaio)


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