Serata di Premiazione del 54° Festival dei Popoli:

La serata conclusiva del 54° Festival dei Popoli si è aperta con la cerimonia di premiazione, che ha visto trionfare Per Ulisse, il documentario di Giovanni Cioni (Italia/Francia, 2013). L’Odissea ai margini della società ritratta dal regista franco-toscano si è infatti aggiudicata sia il Premio per il Miglior Lungometraggio che il Premio Cinemaitaliano.info – CG Home Video, assicurandosi così la distribuzione in dvd nella collana “Popoli doc”. La Giuria Internazionale ha inoltre assegnato una Menzione Speciale a Costa da Morte di Lois Patiño (Spagna, 2013), che è stato anche il film più votato dal pubblico del Festival, ottenendo quindi il relativo riconoscimento (premio Mymovies.it – Il cinema dalla parte del pubblico).
Il Premio per il Miglior Mediometraggio è stato assegnato a ’A iucata di Michele Pennetta (Svizzera, 2013), istantanea del mondo delle corse di cavalli clandestine, sullo sfondo dei quartieri popolari di Catania; mentre quello per il Miglior Cortometraggio è stato conferito a Cha Fang (The Questioning), di Zhu Rikun (Cina, 2013): irripetibile saggio di cinema-verità che mette in scena un confronto diretto tra le forze di polizia e lo stesso regista. Dedicato, spiega Rikun, a tutti gli amici che in Cina lottano per la libertà.
La Targa “Gian Paolo Paoli” per il miglior film etno-antropologico è stata assegnata a Buenos días resistencia (Spagna, 2013), il documentario di Adrián Orr che, «tra realtà e invenzione» ritrae la difficile missione quotidiana di David, alle prese con tre bambini da mandare a scuola.
Una giuria di studenti dell’omonima università ha insignito del premio Syracuse University in Florence Lewa Polowa Twarzy (Left Side of the Face, Polonia 2013) di Marcin Bortkiewicz, progetto fotografico prima ancora che cinematografico che, sottolinea la giuria, «apre a riflessioni su temi universali come lo scorrere del tempo, l’invecchiamento e la solitudine».
Gli stessi giovani studenti americani, nell’imbarazzo della scelta di fronte alla ricca e valida offerta di questa edizione del Festival, hanno deciso di assegnare ben due menzioni speciali: a La Parka di Gabriel Serra (Messico, 2013), in cui la rappresentazione di un mattatoio si confonde con quella della coscienza di un padre di famiglia a confronto con un lavoro alienante, e a Quand passe le train (Francia, 2013) di Jérémie Reichenbach, ritratto di un gruppo di donne messicane che con coraggio sfidano la legge per offrire la propria solidarietà ai clandestini in arrivo da Honduras, Nicaragua e Guatemala.
Ha fatto da ottimo contrappunto all’altrimenti noioso rituale dei premi, il blues di Federico Riondino, segnando così un ideale trait d’union con le due proiezioni a seguire: The Blues Accordin’ To Lightnin’ Hopkins, breve ma coinvolgente documentario realizzato nel 1970 dall’americano Les Blank in omaggio al bluesman texano Sam John Hopkins e This Ain’t No Mouse Music (USA 2013), dedicato allo stesso Les Blank, regista scomparso quest’anno cui il Festival dei Popoli si sente legato. Il film di Chris Simon e Maureen Gosling è una puntuale – e un po’ ripetitiva – operazione di mash-up che, mescolando vecchi home movie, interviste e fotografie, ricostruisce le vicende che hanno fatto di Chris Strachwitz e della sua etichetta discografica (la Arhoolie Records) un’icona della musica folk e blues americana.
