Sleeping around

Sleeping Around è la più che riuscita pellicola di Marco Carniti, il quale realizza un ritratto coraggiosamente realistico sul modo di vivere la sessualità nella società contemporanea. La disperata ricerca di se stessi, ancor prima che di qualcun’altro, anima i protagonisti delle dieci ministorie attaverso le quali prende vita l’essenza del film che vive tra il comico e il drammatico per sfociare in sequenze dal gusto surreale.
Carniti pone una lente d’ingrandimento sulla nostra società, assegnadosi il difficile compito di mostrare cosa succede quando l’amore, per se stessi e per gli altri, non trova spazio vitale in una contemporanità dove tutto si fa merce di consumo, compreso il proprio corpo, ma anche la propria dignità.
Nei dieci casi trattati si muovono personaggi tra i 20 ed i 45 anni di diversa estrazione sociale, nei quali il regista indaga il proprio modo di vivere la sessualità non nascondendosi dietro visioni borghesi limitative ed autocensurate, ma mostrando ogni singolo atto con gusto realistico privo di qualsiasi spettacolarizzazione che possa sfociare nella banale volgarità. L’incipit narrativo risiede nel summit che una prestigiosa agenzia di comunicazine internazionale sta tenendo per presentare l’ultima straordinaria innovazione importata dalla Cina che permetterà di proiettare direttamente sulla luna la pubblicità della celebre China Cola. In questo spazio si muovono Sara (una bravissima Anna Galiena) e Marcello (Dario Grandinetti) rispettivamente ambiziosa direttrice marketing e stimato sociologo nonchè professore universitario, i quali pirandellianamente sono portatori "forzati" di quelle maschere professionali con cui si muovono all’interno delle relazioni sociali che vengono però distrutte quando i due si trovano faccia a faccia: privi di qualsiasi sentimento hanno una visione cinica della vita dove tutto è concepito come merce di breve durata, cosa che giustifica la loro prostituzione fisica ed intellettuale.
Il profondo senso di solitudine accomuna tutti i protagonisti del film, dove lo stesso adulterio perde il suo significato primario di "tradimento" in un vortice fatto di sesso, profondo dolore, malattia e vagabondaggio psico-fisico in una metropoli che troppo spesso imprigiona. La scenografia risulta così sempre elemento portatore del disagio dei suoi personaggi, trovando nelle atmosfere cittadine surreali ed in una concretezza nell’arredamento degli interni dal gusto essenziale e futurista i migliori elementi espressivi dell’inesistente interiorità dei personaggi. Allo stesso modo le grigie atmosfere incorniciano perfettamente i nudi corpi pallidi, come fossero privi di vita in un gusto estetico che si avvicina all’estremo realismo corporeo pasoliniano di film come Porcile o Salò e le 120 giornate di Sodoma; questo è visibile in particolare per le sequenze che riguardano Paolo, il ragazzo malato di AIDS portatore dell’estrema conseguenza di una sessualità che distrugge.
Quando le luci si spengono non rimane che la propria immagine riflessa con cui si è costretti a confrontarsi; la speranza è nelle nuove generazioni che hanno ancora una possibilità di redenzione al contrario di chi è ormai prigioniero di se stesso.
(Sleeping Around); Regia: Marco Carniti; sceneggiatura: Marco Carniti, Carmen Giardina, Paolo Di Reda; fotografia: Paolo Ferrari; montaggio: Jacopo Quadri; scenografia: Emita Frigato; musica: David Brittoni, Giacomo De Caterini; interpreti: Anna Galiena (Sara), Dario Grandinetti (Marcello), Francesca Faiella (Beatrice), Jun Ichikawa (Elena), Danilo Nigrelli (Giovanni), Marco Foschi (Paolo), Carmen Giardina (Lory), Carolina Salvati (Sonia), Lorenzo De Angelis (Ricky), Jamil Hammoudi (Bed); produzione: Antonio Guadalupi, Roberto Bessi; distribuzione: Intramovies; origine: Italia, 2007; durata: 90’.
