Vincitori del Giffoni Experience 2009

In ogni manifestazione cinematografica dove sia previsto un premio, il momento della consegna degli attestati ai prescelti dalle giurie è sempre qualcosa che assume la priorità. I film vincitori del Grifone, premio tributato dal Giffoni Experience, sono invece solo uno dei tanti tasselli che compongono questo mosaico della rassegna di cinema per ragazzi. Emergono soprattutto le riflessioni degli organizzatori e, soprattutto quelle dei veri protagonisti di questa manifestazione: i più giovani.
La 39a edizione è stata la pietra miliare di un percorso che parte quest’anno e si spinge verso il 2013, anno in cui il progetto della Multimedia Valley dovrebbe vedere uno sviluppo concreto. Il Giffoni Experience cresce, vuole espandersi sempre di più e, per tanto, deve anche osare. Questo è il senso delle parole del direttore Claudio Gubitosi che insieme al suo staff ha impresso alcune modifiche nella struttura classica del festival. Durata di due settimane, giuria selezionata tramite community sul web, più spazio ai +18 con Sguardi Inquieti e, soprattutto, con il laboratorio di cortometraggi Masterclass, questi i punti forti dell’innovazione. Ma Gubitosi non si sbottona e non rivela nulla per l’edizione numero 40, tranne che non sarà una "celebrazione", perchè "odio questo termine", dice.
Nella conferenza stampa conclusiva lascia che a parlare siano i numeri: un incremento del 60% di presenze rispetto allo scorso anno, per un totale di oltre 140 mila persone stimate nelle due settimane. “All’inizio la paura è stata fortissima - dice. 14 giorni sono tanti ma sarebbero stati troppi se ce ne fosse stato uno inutile. Invece è un dolore lasciare quest’anno questo festival, domani ci mancherà qualcosa...". Unica cosa certa, le date saranno dal 12 al 24 luglio 2010 con la conferma del format a 14 giorni e la doppia sezione, con un maggior incremento della partecipazione di tutti i gruppi di giurati nelle due settimane, "in modo che tutti i ragazzi, di tutte le fasce di età - ha aggiunto-, possano partecipare sia alla prima che alla seconda settimana”. "Il 40ennale - prosegue Gubitosi - sarà un racconto fatto da persone che in questo Festival ci hanno creduto”, con la mente ad oltre venti anni fa quando "la gente si portava le sedie da casa, nel cinema non c’era l’aria condizionata, il paese cresceva pian piano assieme al Festival e si andava al bar con le star...". Il direttore ha infine annunciato che a novembre Giffoni organizzerà in Polonia il primo forum internazionale di cinema e tv per ragazzi mentre ad ottobre si terrà in Albania la quinta edizione del festival.
Alla fine delle due settimane parola ai giurati dunque, i veri critici di una manifestazione pensata per loro. Fra essi c’erano sia i novizi che quelli che sono tornati per l’ennesima volta al festival e che considerano Giffoni Valle Piana come una sorta di “tappa estiva” delle loro vacanze.
Cosa è piaciuto?
Come sempre la condivisione di un’esperienza che li pone al centro delle sane aspettative degli adulti. Ai ragazzi viene data l’opportunità di esprimere la loro creatività e, soprattutto, di dire la loro sui temi presentati nei film in concorso tramite i dibattiti e gli incontri con le star. E poi, la possibilità di trascorrere, spesso per la prima volta, un tempo così lungo lontani dai genitori, uno degli aspetti più eccitanti soprattutto per gli adolescenti. Altro ingrediente non secondario, l’incontro con ragazzi provenienti da nazioni diverse. Non è infrequente vedere durante le giornate dell’Experience bambini di ogni colore, cultura e idioma giocare e cercare di capirsi superando la difficoltà linguistica. A Giffoni nascono grandi amicizie, grandi amori (e pianti irrefrenabili), passioni per il cinema o per lo stare insieme, si conoscono tante persone e ci si lascia stupire dalla “normalità” dei personaggi famosi che qui incontrano i ragazzi senza troppe cerimonie. Accanto ai momenti “relazionali”, hanno riscosso un enorme successo di pubblico le presentazioni come la prima assoluta di Harry Potter 6, l’Era Glaciale 3, S Darko e Planet 51.
Cosa non è piaciuto?
Certo, non tutte le ciambelle riescono con il buco e a volte le novità hanno bisogno di un po’ di tempo per essere metabolizzate o comprese. Nelle parole dei giovani giurati, soprattutto quelli che avevano già partecipato alle scorse edizioni, la community sembra essersi rivelata un’arma a doppio taglio. Se è vero, infatti, che si è riusciti ad entrare in contatto con molti più coetanei che hanno interagito fra loro, i gruppi formatisi sulla rete si sono presentati al festival già precostituiti e non sempre sono stati disposti ad aprirsi alle nuove conoscenze. Questo fattore, accanto ad una segmentazione più spinta delle giurie ed alla eliminazione del “momento sul palco”, uno dei maggiori mezzi di aggregazione del passato in cui tutti i piccoli giurati partecipavano attivamente alle serate ufficiali, ha contribuito a scontentare alcuni degli affezionati del Giffoni.
And the winter is…
Tante le sezioni in concorso divise secondo le fasce d’età dei giurati e tanti, di conseguenza i vincitori premiati.
Il Grifone Award è andato a CARLITOS AND THE CHANCE OF A LIFETIME (Spagna) di Jesús Del Cerro per la sezione Elements +6, A TIME TO LOVE (Iran) di Ebrahim Forouzesh per Elements +10, BROKEN HILL (Australia/USA) di Andrew Lancaster per Generator +13, MY SUICIDE (USA) di David Lee Miller per Generator +16. Nelle categorie riservate ai cortometraggi, l’hanno spuntata FISHING WITH SAM (Norvegia) di Atle S. Blakseth per +6, IL MIO ULTIMO GIORNO DI GUERRA (Italia) di Matteo Tondini per +10, SEE YOU (Danimarca) di Jesper Waldvogel Rasmussen per +13 e THE GROUND BENEATH (Australia) di René Hernandez per +16, mentre per la giuria +18 di Sguardi Inquieti BISESTO (Italy) del regista napoletano Francesco Prisco.
Spazio anche per i Premi Speciali della giuria andati a ACCIDENTS HAPPEN (Australia/Gran Bretagna) di Andrew Lancaster e al già menzionato MY SUICIDE.
Riconoscimenti assegnati dal CIAL (Consorzio Imballaggio Alluminio) per THE MISSING LYNX (Spagna) di Raúl García, Manuela Sicilia e SKIN (Gran Bretagna/Sud Africa) di Anthony Fabian.
Premio CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) per NO HARD FEELINGS (Belgio/Francia) di Yves Hanchard e BROKEN HILL, mentre il Premio per la migliore colonna sonora, assegnato dal Conservatorio Musicale di Salerno è stato assegnato a THE GREATEST (USA) di Shana Feste.
Altro premio speciale, infine, consegnato da Amnesty International per SKIN.
GIFFONI 2009 – VENERDI’ 17: EVA MENDEZ E IL CAMBIO DELLA GUARDIA

NELLA STESSA RUBRICA
-
ARRIVA IL "NUOVO" CLOSE-UP!
-
Cinecittà si Mostra compie 10 anni!
-
TEATRO - Roma Fringe 2021: il 26 aprile il Teatro torna a Teatro. I tre spettacoli finalisti in scena al Teatro Vascello a partire dalle 18.00
-
Raiplay, 22 aprile - 51° Earth Day, Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite
-
FUMETTI - Da Star Comics, ’Le Sette Meraviglie: il Faro di Alessandria’
TUTTI GLI ARTICOLI
