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A Little Closer

Pubblicato il 3 dicembre 2011 da Cristina Canfora


A Little Closer

Un po’ più (da) vicino. Un suggerimento o forse una chiave di lettura per l’esordio di Matthew Petock nel lungometraggio. Il regista che si è formato alla Tisch School of the Arts di New York, ci spinge ad osservare così i suoi tre personaggi principali: Sheryl, mamma single di Marc, 16 anni, e Stephen, 11. Tre punti di vista diversi che s’intrecciano senza difficoltà nello sperimentare le dure leggi della vita e dell’amore. Una famiglia composta da individualità ben tratteggiate ma studiate separatamente e soprattutto in relazione al diverso rapporto con il sesso. Sheryl, rimasta sola a crescere due figli adolescenti, ricerca l’affetto di un uomo frequentando una triste sala da ballo dove i papabili pretendenti scarseggiano. Quando finalmente incontra Gabe che "coraggiosamente" la invita a ballare, proietta su di lui le speranze di trovare una figura paterna per i suoi figli. Speranze che si infrangono il mattino seguente al rapporto sessuale consumato in silenzio. Nella stanza accanto, nel frattempo, Marc ha appena perso la verginità, vivendo il momento come un traguardo verso la vita adulta e disinteressandosi subito dopo alla ragazza che gli ha concesso questa esperienza. Stephen, dal canto suo, cerca di nascondere ai compagni di scuola quello strano sentimento di attrazione che prova verso l’insegnate dei corsi estivi, la signora Moss, che scatena in lui reazioni fisiche ma anche un senso di protezione. Uno sguardo oggettivo, che dipinge il lato crudele dell’amore o dell’assenza di esso senza picchi ne sbavature. Buona la fotografia affidata a Daniel Patrick Carbone che ci aiuta a entrare nell’atmosfera tipica della provincia americana, interessante l’interpretazione di Sayra Player ottima nel rendere credibile il suo personaggio attraverso piccole sfumature gestuali. Il film di Petock, tuttavia, ha competitori ostici al Torino Film Festival, potrebbe vincere solo se la giuria restasse incantata, oltre ogni altro giudizio, dalla descrizione senza filtri di un quotidiano molto American way.


CAST & CREDITS

(id.); Regia, sceneggiatura, montaggio: Matthew Petock; fotografia: Daniel Patrick Carbone; scenografia: Holly Clarke; suono: Christopher Foster; interpreti e personaggi: Sayra Player (Sheryl), Parker Lutz (Marc), Eric Baskerville (Stephen), Chris Kies (Gabe), Catherine Andre (Joanna), Stephanie Parrot (la signora/Ms Moss), Natalie Racoosin (Anastasia), Rolland Colella (Don); produttori: Rachael Kliman, Matthew Petock; produzione: Armian Pictures, Flies; origine: (USA, 2011); durata: 72’


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