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À perdre la raison

Pubblicato il 24 maggio 2012 da Giovanni Spagnoletti


À perdre la raison

Asfissiati, oppressi, angosciati, attoniti. Son queste le sensazioni a cui conduce À perdre la raison di Joachim Lafosse, mettendo in scena la lenta discesa di Murielle verso la depressione. Attraverso il racconto dettagliato di una quotidianità straniante il regista infatti conduce, con straziante freddezza, in una malattia purtroppo assai diffusa.

È forse proprio nella banale descrizione di azioni comuni che si trasformano in drammi la forza di À perdre la raison. Gesti semplici, come pranzare a casa, accompagnar un figlio a scuola, cambiare un pannolino, assumono una carica di angoscia e tensione, così stridente da lasciare sconvolti. Non sono infatti le sedute di analisi, la normale routine di questa malattia, a sottolineare il lento ma costante aggravarsi della situazione, ma gli scoppi improvvisi di pianto, le crisi, la rabbia mal repressa che esplode nei momenti più sereni. L’empatia creata da questa minuziosa rappresentazione, in cui le figure maschili appaiono inadatte e incapaci anche solo di capire la tragedia che si sta materializzando intorno a loro, è il risultato di un sapiente lavoro di regia che regala momenti e quadri di mirabile intensità.

Anche la scelte di dichiarare, sin dalla prima sequenza, il tragico epilogo e di mantenere però fuori dalla campo visivo le immagini più crude e terribili sembrano rispondere alla stessa finalità. L’obiettivo di Lafosse è infatti proprio quello di creare una simbiosi emotiva fra il crescente malessere di Murielle e i propri spettatori. Per fare questo deve però necessariamente bilanciare la tensione evitando di sovraccaricare il pubblico o di soprenderlo. Un colpo di scena o un’immagine di troppo rovinerebbero proprio quella straordinaria empatia magicamente creata in due ore di film. È duplice dunque l’abilità di Lafosse nel creare questo quadro di tragica normalità senza mai cedere alla tentazione di scivolare verso inutili e dannosi patetismi.


CAST & CREDITS

(À perdre la raison) Regia : Joachim Lafosse; sceneggiatura: Joachim Lafosse, Thomas Bidegain, Matthieu Reynaert; fotografia: Jean-François Hensgens; montaggio: Sophie Vercruysse; interpreti: Niels Arestrup, Emilie Dequenne, Tahar Rahim; produzione: VERSUS PRODUCTION, SAMSA FILM, LES FILMS DU WORSO, BOX PRODUCTIONS, PRIME TIME; origine : Belgio, Lussemburgo, Francia, Svizzera; durata: 114’


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