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Al teatro Argentina il Cyrano interpretato da Popolizio

Pubblicato il 11 novembre 2009 da Laura Khasiev


Al teatro Argentina il Cyrano interpretato da Popolizio

Come un retore d’altri tempi, il Cyrano di Abbado si impone sulla scena. Massimo Popolizio, stavolta attore, in piedi su un tavolo sfodera parole come fossero spade aguzze che colpiscono i presenti al banchetto. Scambi di battute che preannunciano una delle storie d’amore più romantiche di tutti i tempi. Al teatro Argentina dal 7 ottobre all’8 novembre. L’amatore romantico, ma brutto, si rivela poderosamente. La sua presenza permette alla sua deformità di passare in secondo piano, assopita dalla capacità di attrarre attraverso altre doti e qualità come l’abilità oratoria e il carisma che, da subito, spingono lo spettatore a sentirsi complice con il protagonista.
Il testo di Rostand prende nuova vita ed è illuminato da una resa registica che permette al pubblico di entrare dentro la storia e immedesimarsi in colui che è sconfitto in amore a causa del suo aspetto fisico non piacevole. Popolizio, nell’interpretare il personaggio, è riuscito a donare nuovo vigore al suo Cyrano, mostrando un’inedita tenerezza e sottolineando la magnanimità di un uomo che, pur non potendo vivere il suo amore, fa di tutto per realizzare la gioia della sua amata, agevolando la passione tra lei e il bel Cristiano, suo cadetto, interpretato dal fascinoso Luca Bastianello, in scena non altrettanto intenso però quanto il suo "antagonista".
Abbado ha fuso assieme alla semplicità della scena, la scelta di un attore come Popolizio, la cui forza interpretativa ha reso viva la rappresentazione, tanto da creare un’atmosfera pregna di suggestione. La bellezza e la profondità del personaggio sono venute fuori attraverso il contrasto insito nel suo essere uomo saggio, giunto a maturità, che l’amore ha reso fragile come un adolescente, tanto da arrossire di fronte alla sua bella. Infatti, proprio l’imbarazzo di cui si “veste” quando parla con la donna che non lo corrisponde rende il personaggio un’icona di incanto e purezza a cui solo il teatro riesce a conferire degna realizzazione. La messa in scena, però, è stata dominata anche dal contrasto tra la meravigliosa interpretazione del protagonista, affiancata dalla debole resa del suo rivale in amore. Infatti Bastianello non ha tirato fuori tutte le sfaccettature del suo personaggio, il bello senz’anima, che avrebbe rischiesto forse un maggior puntiglio nella costruzione. Inoltre eccessiva ed inadeguata la resa del personaggio femminile di Rossana, interpretata dall’attrice Viola Pornaro. La donna, contesa dai due uomini opposti in aspetto, così come in interiorità, attraverso un percorso emotivo, affrontato saggiamente, giunge alla consapevolezza di quale sia il vero amore. Purtroppo l’interprete non ha saputo restituire l’estrema profondità che l’autore conferì alla nobile signora.
Lo spettacolo ha il merito di far conoscere uno dei testi più importanti della drammaturgia ad un ampio pubblico, lasciando dentro un grande insegnamento anche a distanza di tempo dalla visione della rappresentazione, grazie anche al senso di commozione che suscita.


(Cyrano); Regia:Daniele Abbado; drammaturgia: Edmond Rostand; scenografie:Graziano Gregori; costumi:Graziano Gregori e Carla Teti ; interpreti: Massimo Popolizio, Viola Pornaro, Luca Bastianello; Dario Cantarelli; Stefano Alessandroni; Giovanni Battaglia; Andrea Gherpelli; Marco Maccieri; Carlotta Viscovo; Elisabetta Piccolomini; Luca Campanella; Mauro Santopietro; Roberto Baldassari; Simone Ciampi; Flavio Francucci; Davide Lora ); teatro e date spettacolo: teatro Argentina 7 ottobre 8 novembre; info:;


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