Alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nell’ambito della rassegna "Amo la Mole" è andato in scena l’Amleto di William Shakespeare, tradotto da Cesare Garboli per la regia di Valentina Rosati.
Protagonista del palcoscenico nella serata del 30 luglio in anteprima nazionale, con repliche fino al 4 agosto, la Compagnia Belteatro: undici giovanissimi attori per una produzione firmata dal Teatro Stabile delle Marche.
Il soggetto lo si conosce e, nonostante i secoli, non perde niente del suo originario fascino. Tanto meno quando il personaggio eponimo è rivisitato in chiave di eroe svogliato, alle prese con il neonato governo di Re Claudio e con la passione di sempre: il teatro, veicolo di arte, cultura, crescita e verità.
Pazzia ed eroismo, vita e morte, in una tragedia portata in scena egregiamente da Valentina Rosati e interpretata da Federico Brugnone, Silvia D’Amico, Davide Giordano, Luca Marinelli, Gabriele Portoghese, Barbara Ronchi. Gli attori sono anche, insieme alla Rosati, i soci fondatori della Compagnia Belteatro.
Per Valentina Rosati non si tratta né del primo lavoro teatrale né di un iniziale approccio a Shakespeare. Dopo una lunga gavetta, nel 2009 la Rosati è infatti stata assistente alla regia di Carlo Cecchi per "Sogno di una notte d’estate".
Amleto rappresenta quindi in un certo senso la prosecuzione del lavoro su Shakespeare da lei già iniziato insieme agli attori del suo gruppo: Belteatro. La Compagnia, nata nel 2007 per la presentazione di un progetto al Festival di Napoli nell’ambito di Nuove Sensibilità, è costituita da ex compagni di corso all’Accademia d’Arte Drammatica "Silvio D’Amico" di Roma.
Sostenuta dalla necessità e dalla volontà di fare un teatro di qualità, la compagnia mette in scena con impegno vari lavori, cercando di dare un ruolo di primo piano alla regione Marche. Gli appuntamenti della rassegna "Amo la Mole" proseguiranno fino al 5 settembre.
In particolare, l’11 agosto alle 21.30 arriverà alla Corte della Mole Vanvitelliana Marco Paolini, con il suo spettacolo "La Macchina del Capo": una serie di racconti teatrali costruiti lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984.
I biglietti sono acquistabili nelle sere di spettacolo mezzora prima dell’apertura direttamente alla biglietteria della Mole Vanvitelliana.