Bif&st 2011 - Premi e bilanci conclusivi

Si era aperto sabato 22 gennaio con il sindaco Michele Emiliano che gli consegnava le chiavi della città, è proseguito con la consegna del premio Fellini, è continuato con una rassegna completa della sua filmografia e si è concluso con un trionfo di riconoscimenti per i suoi film in competizione. Stiamo parlando del Bif&st 2011 e il personaggio in questione è Domenico Procacci, vero mattatore di questa seconda edizione (terza considerando la numero zero) del festival diretto da Felice Laudadio. Infatti, nella cerimonia di premiazione svoltasi al Teatro Petruzzelli, condotta con soddisfazione dallo stesso direttore artistico, Mine Vaganti, girato proprio in Puglia ed amatissimo nella regione, si è portato a casa ben 5 riconoscimenti, ai quali va aggiunto il premio a Giuseppe Battiston di La passione di Mazzacurati, anch’esso prodotto da Fandango. Insomma, Procacci mattatore in apertura, in chiusura e per tutta la durata della manifestazione, con un grandissimo successo di pubblico per i film della retrospettiva a lui dedicata. Ma il Bif&st 2011 non è stato solo Procacci, ovviamente. E’ stata soprattutto l’edizione della consacrazione, o comunque del forte consolidamento, di una manifestazione che si pensava ancora acerba e che invece si è saputa fare largo con le unghie tra le centinaia di festival cinematografici italiani. Lo ha fatto sicuramente con un finanziamento molto importante, visti i tempi che corrono (1 milione e 300 mila euro il totale sono bei soldi oggi come oggi per un’attività cultural-cinematografica), ma anche ed in particolare con tanta passione e cinefilia, una perfetta organizzazione, uno sguardo aperto ad ogni genere di cinema (dalle grandi produzioni italiane al cinema indipendente e alle opere prime, passando per cortometraggi e documentari), un forte radicamento al territorio e una totale attenzione per il pubblico, vero e proprio fulcro di questa manifestazione. A Bari quest’anno si sono succeduti personaggi del calibro di Giuseppe Tornatore (anche a lui è stata dedicata una retrospettiva, per la prima volta completa di ogni suo lavoro, dai film agli spot pubblicitari), Carlo Verdone, Claudia Cardinale, i fratelli Taviani, Checco Zalone (da ricordare lo spassoso duetto con il presidente della regione Nichi Vendola) ed infine Nicola Piovani, insignito del premio Fellini 8 ½, che ha concluso la manifestazione con l’emozionante suite EPTA, esibizione avvenuta proprio nella splendida cornice del Teatro Petruzzelli dopo la cerimonia di premiazione.
Il bilancio finale del festival va sopra le aspettative. Grande successo di pubblico e notevole attenzione della stampa. Laudadio, l’assessore alla cultura della regione Puglia Silvia Godelli e il presidente del Festival Ettore Scola parlano entusiasticamente del risultato di questi otto giorni. Nella conferenza stampa conclusiva il direttore artistico, tra l’altro anche direttore uscente della Casa del Cinema di Roma (lunedì 31 gennaio a Villa Borghese ci sarà un evento, ribattezzato "Laudaddio", per la fine del suo mandato), ha voluto ringraziare tutti i suoi collaboratori e tutti coloro che rendono possibile il festival, ricordando che questo è il risultato di 11 mesi di lavoro. Laudadio e Scola hanno poi voluto sottolineare il rapporto fortissimo che questa manifestazione ha con il territorio pugliese e ciò è stato confermato anche dalle parole dell’assessore Godelli, che ha ricordato che la Puglia è viva, l’attività culturale è viva sul territorio. Non so come sia da altre parti, ma in Puglia la cultura dà pane. Il Bif&st è ormai consolidato, le cifre di quest’anno sono importanti. Il festival è e continuerà ad essere un fattore di traino per l’intera Regione. E infatti subito dopo, ecco annunciate le date della terza edizione: il Bif&st 2012 non sarà più a gennaio. L’appuntamento sarà a Bari per l’ultima settimana di Marzo.
BIF&ST 2011 – TUTTI I PREMI
PREMI DELLA GIURIA INTERNAZIONALE PRESIEDUTA DA JEAN ROY E COMPOSTA DA GRETA SCACCHI, PETER SCHNEIDER, JEAN SOREL ED EMANUEL UNGARO
Premio Mario Monicelli per la migliore regia a Ferzan Ozpetek per Mine Vaganti
Premio Suso Cecchi D’Amico per la migliore sceneggiatura a Ferzan Ozpetek e Ivan Cotroneo per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek
Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto a Ferzan Ozpetek e Ivan Cotroneo per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek
Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Nicole Grimaudo per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista a Elio Germano per La nostra vita di Daniele Luchetti
Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche a Carlo Virzì per La prima cosa bella di Paolo Virzì
Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Marco Sgorbati, Gian Paolo Conti per Sorelle Mai di Marco Bellocchio
Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore a Benni Atria, Maurizio Grillo per Le Quattro Volte di Michelangelo Frammartino
Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo a Giuliano Pennuti per Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati
Premio Piero Tosi per il miglior costumista a Stefania Consaga, Maria Fassari Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati
PREMI DELLA GIURIA DEL PUBBLICO PRESIEDUTA DA MARIE DELPHINE BONADA
Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film ai produttori de Le Quattro Volte di Michelangelo Frammartino
Premio Alida Valli per migliore attrice non protagonista Ilaria Occhini per Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek
Premio Alberto Sordi per il migliore attore non protagonista Giuseppe Battiston per La Passione di Carlo Mazzacurati
PREMI DELLA GIURIA PER LA MIGLIOR OPERA PRIMA, PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO E PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
La Giuria Internazionale composta da Alin Tasciyan (Presidente), Erfan Rashid e Christian Viviani ha attribuito il Premio Miglior Film Opera Prima a 20 Sigarette di Aureliano Amadei
La Giuria del Pubblico, composta da 30 spettatori e presieduta dalla documentarista Maite Carpio ha attribuito il Premio Vittorio De Seta per il miglior regista di film documentario a Filippo Vendemmiati per E’ stato morto un ragazzo
Premio per miglior regista di cortometraggio a Germano Maccioni per Cose naturali
