“Cattivi Ragazzi” di Veruska Rossi e Guido Governale

Roma, Teatro della Cometa. Il Libanese torna in galera, ma questa volta per una buona causa.
Al Cometa, infatti, Francesco Montanari, il Libanese del Romanzo Criminale diretto da Sollima, veste i panni di un professore che lavora in un carcere minorile. E’ Giuseppe Scianna, un insegnante siciliano che accetta l’incarico in un istituto penale perché sta cercando di metabolizzare la morte violenta del fratello. La malavita lo ha segnato; ora lui cerca di reagire e dare una speranza a chi nella malavita rischia di infognarsi. Il prof. Giuseppe si scontra con la strafottenza di sette adolescenti “spezzati”, ma soprattutto con qualcosa di più difficile da scardinare, la loro rassegnazione. Inizialmente respinto ferocemente dal branco, il giovane professore riuscirà a farsi ascoltare, diventando «leader, non capo» come sottolineerà ai ragazzi «perché un capo non ascolta». Giuseppe supererà anche il proprio smarrimento iniziale, perché quando la motivazione è alta, una strada la si trova, e, attraverso una sorta di “maieutica circondariale”, tirerà fuori da quei sette bulli sogni ed aspirazioni dimenticati o mai resi coscienti.
Ambientato in un carcere minorile, Cattivi Ragazzi è una scommessa vinta: dai due autori e registi, Veruska Rossi e Guido Governale, che hanno pensato e portato in scena una storia dura ma gravida di riscatto; dal protagonista Francesco Montanari, che smessi gli abiti dell’eroe cattivo di Romanzo Criminale, rende più credibile e forte il messaggio di un possibile riscatto totale; dalla Compagnia Omnes Artes, per i giovani attori che reggono il palco con notevole professionalità (due squadre da otto, con passaggio del testimone il primo novembre).
«Il testo vuole dare un messaggio positivo ma non banale - dicono gli autori e registi Veruska Rossi e Guido Governale - e cioè che la riscoperta della parte buona di ogni protagonista passa per l’accettazione del proprio errore, cosa che deve avvenire senza lasciarsi sopraffare dalla rassegnazione». Il romano, il milanese, il napoletano, il siciliano, il libico, il rumeno e il topo: i sette ragazzi sono armati di arroganza per nascondere paure e fragilità e per questo si finisce con l’empatizzare con loro.
Messaggio chiaro anche se pronunciato da Montanari in dialetto siculo: non è vero che chi nasce tondo non può morire quadrato.
(Cattivi ragazzi);
Drammaturgia e Regia: Veruska Rossi e Guido Governale;
Interpreti: Francesco Montanari, Andrea Amato, Veronica Benassi, Federico Bizzarri, Francesco Buccolieri, Giovanni Crisanti, Ileana D’Ambra, Manfredi Di Placido, Niccolò D’Ottavio, Gabriele Berti, Daniele Felici, Riccardo La Torre, Giovanni Nasta, Alessio Selli, Diego Tricarico, Lorenzo Vigevano e Lorenzo Zurzolo;
Musiche originali: Gemitaiz e Frenetik & Orange;
Scene: Lisa De Benedittis;
Luci: Luca Carnevale;
Costumi: Lisa Sorone;
Produzione: Formi4 in collaborazione con Omnes Artes;
Teatro dell Cometa fino all’8 novembre 2015
