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COPPIE SVITATE. LA SCREWBALL COMEDY DI WILL & GRACE E DHARMA & GREG

Pubblicato il 13 marzo 2007 da Fabiana Proietti


COPPIE SVITATE. LA SCREWBALL COMEDY DI WILL & GRACE E DHARMA & GREG

Potrebbe sembrare pleonastico nel corso di questo excursus sui generi cinematografici prestati alla tv riproporre ancora una volta la commedia.
Eppure un distinguo è obbligatorio: perché, sebbene molte storie del cinema le trattino come un corpo unico, la commedia sentimentale, quella più propriamente sofisticata e la screwball sono sottogeneri con proprie peculiarità di cui sarebbe giusto tener conto.
Così, se per ambientazioni e personaggi la sophisticated comedy appare rappresentata al meglio da un serial come Sex and the City, la screwball – nel suo significato primario di “sbilanciata, irrazionale, anticonvenzionale, stravagante” – si addice molto di più a quelle sit com del nuovo millennio cui questi aggettivi calzano alla perfezione.
Show come Will & Grace o Dharma & Greg ripropongono l’umorismo e il ritmo trascinante di capolavori della commedia come Arsenico e vecchi merletti di Capra o Baciami stupido, deliziosa pellicola di Wilder, nonchè perfetto meccanismo a orologeria.
Dagli llustri predecessori cinematografici, ma anche da quelli televisivi come lo “storico” Mork & Mindy, queste sitcom riprendono un humor non-sense, imparano a puntare su una comicità astrusa e liberatoria con la costruzione di gag rapide, un susseguirsi di battute talmente veloce che uno spirito poco pronto potrebbe perderne la metà.
Nel mare magnum di sitcom – che per un minor costo rispetto ai serial veri e propri vengono prodotte in quantità maggiore – sono però poche ad avere un’autonomia e un’originalità tali da distinguersi dalla massa.
Dharma & Greg, pur non avendo goduto del successo eclatante di Will & Grace, che ha perfino inciso sui cambiamenti sociali, arrivando a sdoganare l’omosessualità più di pellicole impegnate come Philadelphia, convince facendo leva sul comico da sempre insito nel conflitto: quella fra i due protagonisti è una love story stravagante e i due, lui, Greg, giovane avvocato rampante, lei, Dharma, insegnante di yoga apparentemente svampita, non potrebbero essere più diversi.
Come del resto le loro famiglie che incarnano alla perfezione il dualismo tra un’America liberal , anzi decisamente hippy, e quella repubblicana.
La battaglia dei sessi, tema portante della commedia hollywoodiana, si allarga in Dharma & Greg fino a includere l’intero contesto familiare (e quindi l’intero Paese, anche quello che si ritrova in salotto a guardare lo show); ogni discussione della stramba e giovane coppia trova un’eco nelle rispettive famiglie e diventa motivo di scontro tra due modi di pensare radicalmente diversi.
In questo senso diventa essenziale per la riuscita dello show avere dei caratteristi di qualità, dei personaggi apparentemente secondari ma sulle cui spalle si regge in realtà l’intera impalcatura della sitcom.
Il dato è ancor più evidente in Will & Grace: nonostante i due protagonisti mostrino spesso lati infantili, ridicoli o grotteschi, c’è comunque nella loro amicizia amorosa – che sta a ribadire, e non è certo un discorso banale per uno show televisivo, quanto il sesso incida poco con il vero sentimento – un sottofondo malinconico, di amore incompiuto fra due anime gemelle separate da uno scherzo del destino; tocca ai due comprimari stemperare questa sottile amarezza con una comicità esagerata, accentuando e distorcendo i caratteri di Will e Grace, diventandone una copia esasperata.
Così la ricca Karen, assistente di Grace è una bruna mangiauomini strizzata in tubini che la contengono a fatica, mentre Jack è la controparte dell’omosessualità sobria di Will, tutto smorfie e mossettine.
Ai due spettano le gag più riuscite e le divagazioni più assurde e, non a caso, gli attori, Sean Hayes e Megan Mulally, sono diventati i più popolari tra il pubblico televisivo, i veri beniamini della serie.
Se l’essenza della screwball comedy risiede proprio nel suo carattere illogico e surreale ma per questo anche eversivo (e sovversivo!) appare evidente come Will & Grace e Dharma & Greg ne siano i più che degni eredi, riuscendo a ricreare alla perfezione tempi e meccanismi comici con uno sguardo costantemente rivolto all’oggi, alle complesse dinamiche che regolano i rapporti sociali, la sessualità e tutto quello di cui “non starebbe bene” parlare in televisione.


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