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Dal filmico al teatro: The Women al Teatro dell’Angelo

Pubblicato il 3 maggio 2012 da Laura Khasiev


Dal filmico al teatro: The Women al Teatro dell'Angelo

Un salotto stile anni ’30, quattro donne ad un tavolo che giocano a bridge: si apre così lo spettacolo The Women, in scena al Teatro dell’Angelo di Roma, rifacimento teatrale di un film di quell’epoca. Claire Boothe Luce ha ricamato tutti i tipici comportamenti femminili, risaltando le sfumature di unicità caratterizzanti ognuna delle dodici protagoniste in scena. Tante tipologie di donne a cui corrispondono altrettanti tipi di uomini, non presenti fisicamente, ma concretizzati attraverso i racconti e le vicende vissute dalle signore di questa commedia. Tra i colori tenui, alternati tra il grigio e il biege, scelti appostamente per trascinare gli spettatori in quell’epoca di poco lontana dall’inizio del Ventesimo secolo, emblematici di un tempo in cui l’eleganza si alternava alla ricerca di femminilità, esplode il colore rosso giungla, l’ultima tendenza della cosmesi, che avrebbe regalato ad ogni donna quel tanto di femminilità necessaria a spezzare la monotonia delle nuances degli abiti. Un metaforico contrasto di colori che ben rispecchia la vita ritratta in questo cammeo teatrale, una distesa di eventi apparentemente ordinari, su cui si pone il “colore” acceso di sconvolgimenti amorosi ed amicali.

La trasposizione teatrale, si sa, è portatrice di rischi non piccoli, eppure la regista Carlotta Corradi ha voluto prendersi tale responsabilità. Probabilmente perché le tematiche, che vengono qui acutamente tracciate, sono tuttora portatrici di una riflessione sulle dinamiche dei rapporti interpersonali. In primo piano situazioni ruotanti attorno all’amore e all’amicizia, un circuito di eventi, apparentemente distaccati, che si scoprono esser collegati da un filo rosso, quello della vita. Tra risate amare e divertimento si insinua la riflessione sul proprio esistere, ci si sente coinvolti o per immedesimazione o per compassione nei confronti dell’uno piuttosto che dell’altro personaggio: questa la chiave che ha reso così coinvolgente una piéce accuratamente riprodotta per il palco e per i nostri tempi. Il lieto fine regala il ruolo da protagonista a colei che, dapprima sconfitta, con grande saggezza affronta le avversità a cui la vita di coppia e poi di separazione la sottopongono e ne esce risuscitata, più consapevole, probabilmente con una ferita in più, ma anche con la grande gioia di aver avuto la possibilità, attraverso quella ferita, di diventare migliore, una donna felice e fiera. Attorno a lei le microstorie di altre donne e l’amicizia, declinata in tutte le sue sfaccettature, intersecata a corde solide o più fragili, sgretolate in amarezza.

La vita, messa in scena come qualcosa da osservare, non si vive per un paio d’ore: si guarda ciò che potrebbe capitare a chiunque, ci si distrae ma si prende coscienza su quale ruolo assumere nella propria vita. E poi si esce, forse più disorientati di prima, ma con una certezza: seguire il proprio cuore in qualsiasi situazione, ascoltare sé stessi nel profondo, senza farsi deviare dalle opinioni altrui. Questa è l’unica via d’uscita dalla sofferenza e verso la vittoria personale, comunque vadano le cose.


(The Women); Regia: Carlotta Corradi; drammaturgia: Claire Boothe Luce; costumi Laura Distefano; scene: Silvia Nurzia; aiuto regia Tullia Raspini; direzione: Charis Goretti produzione Quattroquinte; interpreti: (Lydia Biondi), (Betta Cianchini), (Caterina Corsi), (Francesca Ferrazza), (Giada Fradeani), (Silvia Giuliano), (Ornella Lorenzano), (Claudia Mei Pastorelli), (Daph Mereu), (Aglaia Mora), (Giorgia Sinicorni), (Giorgia Trasselli); musiche: Radiosa Romani; costumi: Laura Distefano; teatro e date spettacolo: Teatro dell’Angelo 24-29 aprile 2012.


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