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DON GIOVANNI ALL’OPERA DEI PUPI

Pubblicato il 22 gennaio 2005 da Alessandro Borri


DON GIOVANNI ALL'OPERA DEI PUPI

Nel buio un carro da processione traversa doloroso il palcoscenico, e il Lacrimosa del Requiem risuona, possiamo immaginare, per qualche assolata strada siciliana, nel mezzogiorno deserto evocato per effetto notte. Exit, per lascare il campo a una Vitti na crozza modulata su scale arabe, a un teatrino aperto su una scena di scirocco palermitano, adatto a un cunto da osteria. L’opera e l’opra si vanno a intersecare, vanno a cercarsi una sintesi meticcia. Mastru Ramunnu entra in scena a cuntare la morte del gigante Gattamugliere; ma da Napoli è arrivato col vapore l’emigrante Leporello, e tante ne ha da raccontare sulle avventure col padrone in quel di Spagna. Sicché a domani sono rimandate le gesta degli antichi paladini, e stasera si rievocano le imprese del più grande dei seduttori. Così, nel gioco di specchi tra il pubblico in sala e quello dei pupi (con gli avventori a corredare di sapidi commenti le gesta dell’amatore sfortunato), il dramma giocoso di Da Ponte e Mozart si veste di inediti colori. L’ascesa al cielo del Commendatore è data da una pittura stile ex voto e il suo ultimo ingresso è marcato da un rotear di diavoli. Sull’aria del catalogo le gesta di Orlando e quelle di Don Juan si sovrappongono. Nel Là ci darem la mano le coppie si moltiplicano, mentre Masetto cerca invano la mugliera. Finché il Tenorio se ne scende all’inferno gridando “viva la libertà”, e il servitore che non vuole più servir balla sulle note del “farfallone amoroso” dalle Nozze di Figaro. Un esperimento sulla tenitura strutturale del mito, dove lo scetticismo popolare tiene a bada le vertigini della carne, e l’incantesimo del novellare tiene banco incontrastato.

[gennaio 2005]

Cast & credits:

Dal libretto di Lorenzo Da Ponte Ideazione scenica, cunto e regia: Mimmo Cuticchio; musiche: Wolfgang Amadeus Mozart; pupari: Mimmo Cuticchio, Nino Cuticchio, Giacomo Cuticchio, Tiziana Cuticchio, Tania Giordano, Sara Cuticchio, Silvia Martorana; vestiti dei pupi, scene e cartelli: Pina Patti Cuticchio - Tania Giordano; produzione: Figli d’Arte Cuticchio; in scena: Teatro Valle, Roma, dal 25 al 30 gennaio.


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