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Donne e mafia

Pubblicato il 14 novembre 2014 da Valeria Gaveglia


Donne e mafia

Roma, Teatro Due. Donne e mafia è il titolo dell’ultima messinscena scritta e diretta da Simonetta De Nichilo, la quale si occupa di teatro sociale riguardo il tema della memoria e della legalità. Lo spettacolo ha conseguito il Premio del Festival Antimafie e Diritti Umani DIRITTINSCENA Roma 2013 per il suo alto valore sociale ed è semplice condividere la ragione di questo riconoscimento per chi ha avuto il piacere di assistere alle repliche.

Donne e mafia è rappresentativo di una forma di teatro che attraverso input sonori e visivi raggiunge direttamente la coscienza dello spettatore. L’atmosfera introduttiva della pièce è solenne e dal sapore tragico. Sembra quasi che stia per avere inizio un dramma antico e del resto l’ambientazione è coerente con questa suggestione dato che ci troviamo in Magna Grecia. La Sicilia è storicamente la terra natia della mafia e l’albero di limoni ne rappresenta il simbolo, sia perché fu proprio il commercio degli agrumi a dare inizio ai primi illeciti malavitosi sia in relazione a una simbologia che vede l’albero come metafora dell’uomo, legato alla proprie radici da una dipendenza a cui deve la sua stessa sopravvivenza. In che modo un albero può seguire una strada diversa da quella che le sue radici gli impongono? Solo generando un ramo diverso dall’ altro e rivelando che alcuni sono più forti e danno vita a frutti più sani.

Sette interpreti danno corpo e voce a figure femminili tra cui la vedova dell’agente Schifani, la giovane Rita Atria, Lucia Borsellino, Saveria Antiochia, madre di un poliziotto trucidato, e le testimoni di giustizia Michela Buscemi e Maria Concetta Cacciola. Le attrici consapevoli del peso di ciò che stanno portando in scena, recitano con evidente umiltà e sensibilità tanto da trasmettere alla platea grande commozione.

Le donne di cui parla quest’opera sono le rappresentanti di una scelta coraggiosa ovvero il rifiuto della vita alla quale erano state destinate. Madri, mogli, sorelle e figlie da reputare maestre di vita in quanto scegliendo la legalità hanno illuminato una strada che fa comodo fingere non esista. La morale è vincere la paura nella quale si è costretti e scoprire che “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” (Paolo Borsellino).


(Donne e mafia); Regia: Simonbetta De Nichilo; interpreti: Chiara Carpentieri, Simonetta De Nichilo, Anna Rita Gullaci, Tiziana Santercole, Silvia Scotto, Chiara Spoletini e Roberta Sciortino; teatro e date spettacolo: Teatro Due dal 4 al 9 Novembre


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