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Fassbinder e l’estetica masochista

Pubblicato il 4 febbraio 2014 da Arianna Pagliara


Fassbinder e l'estetica masochista

Regista prolifico e instancabile, autore di opere stilisticamente complesse e raffinate quanto tematicamente pregnanti e corpose, Rainer Werner Fassbinder pone da sempre al centro della sua riflessione le dinamiche che regolano i rapporti di potere, o la cosiddetta “dialettica dello sfruttamento” . All’interno di ciò, si inscrive anche, necessariamente, la sua tendenza a raccontare e descrivere personaggi segnati da un sentire che possiamo definire masochista. E’ su questo aspetto del cinema del grande, indimenticato regista tedesco che si sofferma con attenzione e partecipazione Simona Almerini, autrice del libro Fassbinder e l’estetica masochista,edito da Il Foglio Letterario.

Estrosa e interessante riflessione sulle coordinate, i contesti e le forme entro cui si sviluppa nel cinema di Fassbinder questa urgenza di raccontare il sentire masochista – attraverso una precisa estetica – il testo di Almerini (come scrive l’autrice nell’introduzione) prende le mosse dai seguenti saggi: Il freddo e il crudele di Gilles Deleuze, Menzogna romantica e verità romanzesca di Rebé Girard e In the Realm of Pleasure di Galylyn Studlar. Senza dimenticare, ovviamente, l’apporto imprescindibile e basilare di Freud - più volte richiamato nel corso del libro - e i necessari e indispensabili rimandi a Sacher Masoch, soprattutto a Venere in pelliccia, forse il più noto dei suoi romanzi erotici.
Tra i moltissimi film del regista, Almerini seleziona quattro titoli particolarmente calzanti e rappresentativi all’interno del proprio discorso: Le lacrime amare di Petra Von Kant, Martha, Un anno con tredici lune e Querelle de Brest. La sua analisi procede quindi dentro e fuori i film, ora sfiorando ora approfondendo scene, sequenze, personaggi, dinamiche narrative e scelte stilistiche.

E’ un libro, Fassbinder e l’estetica masochista, che entra subito nel vivo del cinema del regista, usando appunto la riflessione sul masochismo come un canale preferenziale che possa portare agevolmente il lettore, con immediatezza ed efficacia, di fronte al cuore pulsante della poetica fassbinderiana. Quel che ne viene fuori è un ritratto puntuale e affascinante dell’autore tedesco e della sua opera, all’interno della quale il desiderio figura coma la prima e la più potente forza sovvertitrice dell’ordine in senso lato: “Per il regista, come per Deleuze e Guattardi, il desiderio ha una natura sovversiva ed è lo strumento con cui raggiungere un nuovo modo di creare immagini”, afferma Almerini. E se il desiderio ha il compito di sconvolgere uno status quo – sia esso sociale, morale o etico - il triangolo amoroso (studiato e analizzato dall’autrice poiché strettamente collegato al concetto di masochismo secondo Fassbinder) “ha (…) lo scopo di destabilizzare il nucleo familiare e soprattutto abolire la sacralità dei suoi precetti”, scrive ancora Almerini.
Il testo mette insomma in luce tutta la complessità dell’approccio fassbinderiano ai temi di volta in volta trattati, stretti in un groviglio di simmetrie e richiami, in cui l’eros (indagato, come già accennato, soprattutto nei suoi aspetti più perturbanti) sembra essere il fulcro imprescindibile attorno a cui tutto ruota: desiderio e frustrazione, sadismo e masochismo, abuso e sottomissione. L’omosessualità - altro motivo che percorre trasversalmente e costantemente i concetti fino a ora puntualizzati - si configura come una delle tante forme dell’amore e della relazione sentimentale, ed in questo senso non sembra porre in atto dinamiche portatrici di una diversità, ma anzi appare del tutto assimilabile all’eterosessualità.

Efficace e ben strutturata, l’analisi di Almerini – seppure circoscritta a un tema specifico – riesce quindi a portare alla luce l’essenza profonda del cinema di Fassbinder, cinema che esprime appieno la concezione del regista secondo cui – per richiamare ancora le parole dell’autrice del libro – “l’amore è impossibile ma allo stesso tempo necessario”.


Autrice: Simona Almerini
Titolo: Fassbinder e l’estetica masochista
Editore: Il Foglio Letterario
Collana: Cinema
Dati: 120 pp, formato 19 x 12,5 cm
Prezzo: 12,00 €
Anno di pubblicazione: 2013
webinfo: Scheda libro sul sito Foglio Letterario


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