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I gatti di "Cats" al Sistina

Pubblicato il 25 aprile 2010 da Chiara Giacobelli


I gatti di "Cats" al Sistina

ROMA – Al Sistina sono tornati in scena i gatti. “Cats”, il capolavoro tratto dal libro di T.S. Eliot “Old Possum Book’s of Practical Cats” e portato in Italia dalla Compagnia della Rancia, ha suscitato di nuovo incanto e meraviglia in una serie di serate partite lo scorso 14 aprile.
Davanti a una sala gremita, i gatti, diretti da Saverio Marconi con l’aiuto di Daniel Ezralow, si sono gettati come da tradizione in coreografie e canti coinvolgenti, seguendo la musica di Andrew Lloyd Webber, interpretata per noi dal maestro Vincenzo La Torre.
La storia è ancora quella dei Jellicle, i 25 gatti dai mille colori e dalle particolari virtù, che nella notte più speciale dell’anno si riuniscono per conoscere chi fra loro avrà il privilegio di salire verso il “Dolce Aldilà” e rinascere così a nuova vita.
Nella splendida scenografia notturna del quartiere felino prendono così vita gli incontri, gli scontri, le emozioni e le chiacchierate dei “Cats” che passano da momenti di gioia e condivisione, ad altri di estrema nostalgia e solitudine, dal divertimento alla paura, dall’assolo di alcuni alla sintonia del gruppo.
Bravissimi tutti gli attori in scena, fra i quali spicca per l’estremo talento canoro Giulia Ottonello nei panni di Grisabella, gatta che un tempo fu star e bellezza, ormai appassita dal tempo e dagli stenti. E’ proprio dalla figura di Grisabella che prende vita e prosegue per tutta la durata del musical una certa malinconia di fondo, pur tra luci di ribalta, giochi, feste e schiamazzi: un ricordo triste dei vecchi tempi, della gioventù andata, che trova la sua punta di massima espressione nella bellissima “Memory” – “Ricordi”, cantata magistralmente dalla Ottonello.
Un dieci meritano anche le scene di Gabriele Moreschi e i costumi firmati da Enrico Coveri. L’effetto finale che ne deriva, fondendo insieme musica e danza, colori, luci e parole, è quello di un immenso affresco in movimento, capace di interagire intensamente con la sala, specie attraverso momenti rubati fuori dalle scene, preziosi almeno quanto il resto dello spettacolo, più tradizionale. E’ infatti proprio quando i gatti sgattaiolano tra le poltrone del Sistina, quando appaiono all’improvviso alle spalle dello spettatore o quando si acciambellano durante l’intervallo giocando con i bambini, che il pubblico si sente maggiormente coinvolto e instaura con i ventidue bravissimi ragazzi della Compagnia della Rancia un rapporto del tutto speciale: fatto di fusa, sguardi ammiccanti e complicità.


(Cats); Regia: Saverio Marconi; coreografie e regia associata: Daniel Ezralo; drammaturgia: T.S. Eliot; traduzione: Michele Renzullo; luci: Valerio Tiberi; scene: Gabriele Moreschi; costumi: Enrico Coveri; direzione musicale: Enrico Arias; direzione d’orchestra: Vincenzo La Torre; produttore esecutivo: Michele Renzullo; intepreti: Compagnia della Rancia; teatro e date spettacolo: Teatro Sistina, dal 14 aprile.


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