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Il cestino delle Mele, storia di donne al tempo della guerra

Pubblicato il 19 aprile 2010 da Laura Khasiev


Il cestino delle Mele, storia di donne al tempo della guerra

Al teatro Duse prende vita la coinvolgente storia di donne schiacciate dalla durezza dei tempi della guerra e dalla prigione.
Lo spettacolo si pone l’obiettivo di ridestare nel pubblico valori che sembrano esser perduti, soggiocati da quel senso di apatia, che sta portando a sentire sempre meno la voglia di appartenenza e difesa della propria identità civile.
La storia narra di tre donne in un carcere: Margherita, ebrea divenuta fascista per emulazione del compagno amato, Rita, una donna del popolo, cattolica e in carcere per borsa nera, e Giovanna, studentessa partigiana, presa mentre partecipava alla manifestazione di Piazza del Vaticano.
Arriva una quarta donna nel carcere, si tratta di Vera, partigiana gappista, il cui ruolo è ignoto a Margherita e Rita, ma non a Giovanna che, però, è in carcere con una finta identità.
La convivenza tra le donne non è semplice. Tra una confidenza e l’altra sulle loro vicende amorose e sui sogni di quando saranno finalmente “libere”, non mancano discussioni che sfociano spesso in aggressioni verbali forti.
In questo esse sono emblema di una realtà fatta di mille sfaccettature e a noi storicamente lontana che pure ci riguarda da vicino visto che ha segnato il nostro paese e che oggi sembra quasi dimenticata.
I sogni di Vera, comunicati da quella luce negli occhi capace di illuminare una sala intera e da quella voce quasi sempre sommessa e tremolante, prendono lo spettatore alla gola e lo emozionano fortemente, lo sostengono in un “volo”, che anche se ha la durata dello spettacolo, è destinato a sostenerlo anche quando le luci si abbassano e si torna in strada.
Si va verso la strada di casa e quelle voci di donne risuonano nella mente, l’urlo invocante libertà ancora si mantiene in vita fra i mille pensieri. L’immagine di quello squarcio di vita bellica, dove forte era la solidarietà tra cittadini e in cui gli ideali brillavano ancora di luce vivida, è impresso nello sguardo di quei spettatori che mai potranno cancellare una messa in scena come questa.
Le 4 attrici Claudia Crisafio, Cecilia D’Amico, Federica Seddaiu, Maria Scorza, diplomate all’Accademia D’Aarte Drammatica Silvio D’Amico, sono tutte intense e credibili e Alessio Mosca, il regista, ha saputo dare vita a questa storia creando l’atmosfera di quel tempo passato con estrema semplicità.
Uno spettacolo come questo, insomma, si pone come vera e propria arma di difesa conto uno dei mali peggiori da cui si rischia di essere travolti: l’ignoranza.


(Il cestino delle mele); Regia: Alessio Mosca; drammaturgia:Claudia Crisafio, Cecilia D’Amico, Federica Seddaiu, Maria Scorza ; scenografie: Compagnia Ondine; costumi: Compagnia ondine; interpreti: (Claudia Crisafio), (Cecilia D’Amico), (Federica Seddaiu), ( Maria Scorza); teatro e date spettacolo:Teatro duse.


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