Il cestino delle Mele, storia di donne al tempo della guerra

Al teatro Duse prende vita la coinvolgente storia di donne schiacciate dalla durezza dei tempi della guerra e dalla prigione.
Lo spettacolo si pone l’obiettivo di ridestare nel pubblico valori che sembrano esser perduti, soggiocati da quel senso di apatia, che sta portando a sentire sempre meno la voglia di appartenenza e difesa della propria identità civile.
La storia narra di tre donne in un carcere: Margherita, ebrea divenuta fascista per emulazione del compagno amato, Rita, una donna del popolo, cattolica e in carcere per borsa nera, e Giovanna, studentessa partigiana, presa mentre partecipava alla manifestazione di Piazza del Vaticano.
Arriva una quarta donna nel carcere, si tratta di Vera, partigiana gappista, il cui ruolo è ignoto a Margherita e Rita, ma non a Giovanna che, però, è in carcere con una finta identità.
La convivenza tra le donne non è semplice. Tra una confidenza e l’altra sulle loro vicende amorose e sui sogni di quando saranno finalmente “libere”, non mancano discussioni che sfociano spesso in aggressioni verbali forti.
In questo esse sono emblema di una realtà fatta di mille sfaccettature e a noi storicamente lontana che pure ci riguarda da vicino visto che ha segnato il nostro paese e che oggi sembra quasi dimenticata.
I sogni di Vera, comunicati da quella luce negli occhi capace di illuminare una sala intera e da quella voce quasi sempre sommessa e tremolante, prendono lo spettatore alla gola e lo emozionano fortemente, lo sostengono in un “volo”, che anche se ha la durata dello spettacolo, è destinato a sostenerlo anche quando le luci si abbassano e si torna in strada.
Si va verso la strada di casa e quelle voci di donne risuonano nella mente, l’urlo invocante libertà ancora si mantiene in vita fra i mille pensieri. L’immagine di quello squarcio di vita bellica, dove forte era la solidarietà tra cittadini e in cui gli ideali brillavano ancora di luce vivida, è impresso nello sguardo di quei spettatori che mai potranno cancellare una messa in scena come questa.
Le 4 attrici Claudia Crisafio, Cecilia D’Amico, Federica Seddaiu, Maria Scorza, diplomate all’Accademia D’Aarte Drammatica Silvio D’Amico, sono tutte intense e credibili e Alessio Mosca, il regista, ha saputo dare vita a questa storia creando l’atmosfera di quel tempo passato con estrema semplicità.
Uno spettacolo come questo, insomma, si pone come vera e propria arma di difesa conto uno dei mali peggiori da cui si rischia di essere travolti: l’ignoranza.
(Il cestino delle mele); Regia: Alessio Mosca; drammaturgia:Claudia Crisafio, Cecilia D’Amico, Federica Seddaiu, Maria Scorza ; scenografie: Compagnia Ondine; costumi: Compagnia ondine; interpreti: (Claudia Crisafio), (Cecilia D’Amico), (Federica Seddaiu), ( Maria Scorza); teatro e date spettacolo:Teatro duse.
