X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Il terzo tempo

Pubblicato il 5 febbraio 2013 da Valeria Gaveglia


Il terzo tempo

Il terzo tempo in scena presso il Teatro Sala Uno a Roma fino al 3 febbraio è uno spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Moretti, interpretato da Maria Bighinati, Matteo Bolognese, Simon Grechi, Marco Martini e Laura Petroni.

Riconducibile al filone del teatro della quotidianità, di cui Giancarlo Moretti si fa rappresentante, pone lo spettatore dinanzi all’incontro-scontro tra due realtà sociali distanti: una coppia di coniugi schiava del sistema di apparenze imposto dalla società contemporanea e una coppia di amici, forse complici di una relazione omosessuale alla quale si può solo alludere, rappresentanti di un mondo sommerso, colpevoli di alloggiare in un umido e buio seminterrato.

La vicenda si svolge all’interno di un palazzo, correlativo oggettivo di una solida e stabile piramide sociale che vede i più abbienti, coloro che se lo sono meritato, vivere ai piani alti con l’aspirazione quasi patologica di poter migliorare la propria posizione e riuscire nella “scalata al piano superiore”. I nostri inquilini non si chiamano per nome, come se fossero rappresentanti di un prototipo, di un qualcuno-tutti all’interno di una realtà, la nostra, che non distingue e non da peso all’individualità e ad essa preferisce l’invadenza: una proprietaria di casa, frustrata donna abbandonata da marito e figli, ossessivamente presente e spregiudicatamente inopportuna, ne è il palese modello.

È il tema dell’amore carnale a unire i destini delle due coppie, i dialoghi ruotano attorno al continuo affermare e negare che ci sia stato o meno un tradimento senza tuttavia giungere a un compromesso che possa provarne l’effettività. L’imporsi di una verità che è solo relativa, proprio quella di cui analizza le dinamiche e scopre gli effetti Pirandello in Così è (se vi pare), da adito allo spettatore di entrare nella messinscena e addossarsi il fardello di scegliere la conclusione per questo finale aperto: Il terzo tempo diventa una nostra opera di fantasia.


(Il terzo tempo); Regia: Giancarlo Moretti; interpreti: Maria Bighinati, Matteo Bolognese, Simon Grechi, Marco Martini, Laura Petroni


Enregistrer au format PDF