Inferno

ROMA - Di spettacoli così se ne vedono davvero ben pochi, anche se Roma è abituata a danze acrobatiche e scenografie spettacolari, idee geniali e palchi affascinanti. "Inferno" però lascia davvero a bocca aperta: il lavoro di Emiliano Pellissari, artista romagnolo, per dare vita ad un balletto senza precedenti colpisce lo spettatore al punto di lasciarlo a bocca aperta.
La Divina Commedia di Dante diventa una cosa nuova, sotto un gioco di luci, corpi e coreografie che sollecitano tutti i sensi.
Sette sotto i ballerini in scena, che volteggiano nell’aria legati a corde elastiche e si lasciano colpire da effetti luminosi e scenografici prodigiosi. Corpi perfetti, acrobazie ai limiti del possibile e una perfetta sintonia dei sette, che insieme formano figure, immagini, rappresentazioni.
Quindici sono le scene tratte dall’Inferno dantesco, tutte caratterizzate da una forte sensualità e corporalità che permettono di sentire fino alle viscere il tormento dell’anima umana condannata al fuoco eterno.
Lo spettacolo si apre con il racconto scenico di Atlante, che tiene in mano un cubo trasparente con dentro un uomo. La voce fuori campo di tanto in tanto, con toni a volte chiari a volte gutturali, recita qualche passo della commedia dantesca, mentre la musica contestualizza ogni frammento dell’opera. Prendono così vita cerchi umani e stelle, nuoto nell’aria, contatti sensuali e voli acrobatici, camminate, corse, discese, salite, silenzi e pathos.
Appaiono uno dopo l’altro Minosse, il gigante Anteo, il conte Ugolino, Ulisse e tanti altri. Non sempre è facile comprendere la simbologia delle scene, senza prima aver letto qualche nota di regia, ma d’altra parte si è in grado di apprezzare lo spettacolo anche senza spiegazioni letterarie.
Tra le scene più toccanti, oltre ai disegni a sette corpi disegnati nell’aria, c’è ovviamente l’incontro tra Paolo e Francesca. La voce fuori campo legge i versi universalmente noti: "Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende" e ha inizio un’emozionante danza d’amore tra due ballerini in perfetta sintonia.
Lussuria, accidia, invidia, ira. I peccati capitali prendono forma uno dopo l’altro dalle creazioni corporee di "Inferno". Non si può non uscire dal teatro Olimpico estasiati e meravigliati.
(Inferno); Regia: Emiliano Pellissari; interpreti: Annalisa Ammendola, Mariana Porceddu, Giulia Consoli, Adriana Amato, Sebastiano Lo Casto, Gabriele Bruschi, Davide Marrone; musiche: Oscar Bonelli, Giuliano Lombardo, Mario Crocetta, Andrea Barbera; voci recitanti (registrate): Gianni Bonagura, Laura Amadei e Marco Bassetti; costumi: Noemi Wolfsdorf; teatro e date: Roma, Teatro Olimpico fino al 18 aprile
