Andrà in scena al Teatro Sala Uno di Roma, dal 14 al 19 dicembre, lo spettacolo "L’Inferno in testa e il Paradiso nel cuore", un progetto di Roberto Fornara, Fabrizio Raggi e Alessio Pierro, con canti tratti da “La Divina Commedia” di Dante Alighieri. Sul palco, accanto agli stessi Raggi e Fornara, anche Francesca Viscardi Leonetti, Mario Fedele, Matteo Spiazzi, Marta Meneghetti e Selene Gandini. La regia è curata da Fabrizio Raggi.

"L’Inferno in testa e il Paradiso nel cuore" parla di anime in viaggio. Esse attraversano la drammaticità dell’Inferno, passano per le tormentate melodie del Purgatorio, per giungere infine alle sinfonie del Paradiso. Ma si tratta anche di un viaggio nella modernità: il suo carattere ambivalente, il senso che ha avuto per l’umanità, il suo imprimersi nella cultura occidentale. E poi, ancora, l’individuo lasciato a se stesso, in completa balia delle forze dominanti. Viene presa in esame anche la relazione soggetto-ragione, ovvero l’individuo che esce da se stesso e che parla all’altro; solo allora egli diviene libertà, solo allora crea davvero se stesso.

Lo spettacolo "L’Inferno in testa e il Paradiso nel cuore" diventa allora un’occasione per trattare il tema della riaffermazione del proprio io dopo il passaggio dall’autodistruzione. Dall’Inferno al Purgatorio, fino al Paradiso, l’uomo passa attraverso una crescita interiore e una catarsi psichica. La Divina Commedia, come una macchina del tempo, ci accompagna tra i meandri della psiche e tra le pieghe dell’anima, sospesa tra ambizioni e contraddizioni.

L’uomo del XXI secolo, imprigionato tra le macerie di una quotidianità sempre diversa e sempre uguale a se stessa, trova attraverso questi versi la forza di comprendere e di comprendersi, la volontà del riscattarsi e la felicità del ritrovarsi, considerando la loro più approfondita interpretazione come uno strumento d’arricchimento culturale e di benessere psicologico, se è vero come è vero che la cultura non solo nutre la mente, ma si prende cura dell’anima.

Il Free Mistake Project è un ensemble di artisti che produce spettacoli, installazioni, workshops tra gli States e l’Italia. La struttura è libera, provocatoria, ma professionale. FMP è un training per sostenere la vulnerabilità, l’urgenza e il senso del rischio di un artista.