La Nouvelle Guerre des Boutons
Sorprende la nuova versione de La guerra dei bottoni, presentata come Evento Speciale al Festival di Roma. La trasposizione cinematografica firmata da Christophe Barratier mantiene intatta la magia spensierata, infantile ma profonda del noto romanzo francese, vera istituzione letteraria in patria, e allo stesso tempo la reinventa in un contesto storico differente, quello della Seconda Guerra Mondiale e dell’occupazione nazista. Sulla carta quest’ambientazione poteva risultare azzardata e di difficile realizzazione, ma l’autore, che già in passato aveva diretto ottimi film per ragazzi (Les Choristes), crea la giusta atmosfera equilibrando senza forzature la piccola e divertente guerra dei ragazzi in primo piano e la tragedia del conflitto e dell’Olocausto sullo sfondo. Non è così una microstoria circoscritta nella macrostoria, ma quest’ultima che fa irruzione nella finzione narrativa, metafora moraleggiante e favolistica.
Impossibile non lasciarsi trascinare dalle vicende e coinvolgere dalla dolcezza e simpatia dei protagonisti. La "guerra dei bottoni" è sempre la stessa, e se ben messa in scena come in questo caso, non può mai annoiare e può solo divertire. Ma il regista arriva anche più in alto. Sfrutta poeticamente i paesaggi francesi, dà maturità ai giovani personaggi, disegna anche un ottimo quadro storico e gioca splendidamente con la purezza dei sentimenti. Il risultato è un’opera piena di epica e di emozioni, costruita su dialoghi e situazioni veloci e divertenti, ricca di azione e pronta con semplicità a far riflettere sulle piccole cose della vita. Non manca una certa furbizia, con un uso smodato e mieloso della musica, a commento sia delle battaglie tra i ragazzi che dei momenti romantici, e tanti personaggi costruiti appositamente per ingraziarsi continuamente i favori dello spettatore (vedi il piccolo Gibus). Ma questo fa parte del gioco, soprattutto quando si tratta di un favolone come La guerra dei bottoni. Barratier reinterpreta con le idee ben chiare il romanzo, dirige con mano ferma e non si lascia scappare il racconto dalle mani. Tutto è al posto giusto in questa Nouvelle Guerre des Boutons: il regista dosa bene le emozioni, pone perfettamente in equilibrio le storie dei ragazzi con quelle degli adulti, alterna con abilità ironia infantile e riflessione più in profondità e si diverte spesso con esplicite citazioni. Ma soprattutto ogni attore è al posto giusto: i giovanissimi interpreti sono fiumi in piena, straripanti di vitalità sullo schermo, capaci anche di difficili sfumature; mentre gli “adulti” Laetitia Casta, Guillame Canet, Kad Merat appaiono convincenti e perfettamente inseriti nell’atmosfera divertita della favola, senza strafare e non rubando mai la scena ai loro piccoli colleghi.
La Nouvelle Guerre des Boutons è ottimo cinema per ragazzi che sa commuovere e appassionare anche i più grandi. Un film che lascia emozioni e sa di grande spettacolo.
(La Nouvelle Guerre des Boutons) Regia: Christophe Barratier; sceneggiatura: Christophe Barratier, Stéphane Keller (dal romanzo di Louis Pergaud); fotografia: Jean Poisson; musica: Philippe Rombi; montaggio: Anne-Sophie Bion,Yves Deschamps; interpreti: Jean Texier, Ilona Bachelier, Guillaume Canet, Laetitia Casta, Anthony Decadi, Kad Merad, Gérard Jugnot, François Morel; produzione: La Petite Reine; origine: Francia