Largo al factotum, di Elio (al netto delle Storie tese)

Roma. Siamo il frutto di quello che studiamo e/o di quello che apprendiamo - non necessariamente i due insiemi si sovrappongono.
Elio, nei registri di classe Stefano Belisari, ha studiato al conservatorio Verdi di Milano e si è laureato in ingegneria al Politecnico, con i suoi tempi. Quindi ha preso tutta la tecnica, i grafici, gli schemi e i tempi (suoi e dei Maestri) e li ha manipolati con “le storie tese”. Eppure lo studio classico c’è, si è sempre visto, in fondo. La classica è come la varicella: una volta preso il virus, ti resta nell’organismo, latente nei gangli delle radici nervose spinali. Poi un giorno, magari dopo il cinquantesimo genetliaco, il virus ricompare.
«Mi sono accorto che l’ambiente è vivo» ci ha detto in conferenza stampa, «i musicisti della classica son bravi e ci son cantanti liriche belle.» In vero, lo stesso Elio è più attivo che mai nel settore, tanto da aver debuttato con la Deustche Grammophon, l’etichetta-olimpo della classica, prestando la voce al Pierino di Prokof’ev. «La classica è molto più interessante del pop, solo che non ci si preoccupa di renderla interessante. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, sperando se ne innamorino, come è accaduto a me.»
Aiutante in scena, il pianista Roberto Prosseda, che ha in attivo una serie di incisioni con la stessa etichetta gold.
Il loro Largo al Factotum è un’incursione futurista nella musica classica di Mozart (un collega simpatico, morto – scherza sul proscenio Elio), Rossini (altro collega simpaticissimo, pure lui morto), canti tradizionali giapponesi e un Kurt Weill che nell’Opera da tre soldi ci andò giù caustico sulla schiavitù sessuale, «poi lo abbiamo fatto noi e ci hanno dato dei porci.» A chiudere la scaletta, un estratto dalla Minima Animalia, di Luca Lombardi (musica contemporanea, l’autore è vivo): una serie di odi ad animali diversamente nobili, quali il moscerino, il criceto e la zanzara.
Da seguire, per ricordarsi che c’è dell’armonia in tutte le cose. E scoprire che quando si è minuti val bene star coesi, ché la forza è nella massa, il moscerino insegna.
Largo al factotum; Regia e drammaturgia: Elio; musica: Roberto Prosseda (pianoforte); Teatro Ambra Jovinelli fino al 30 ottobre
